Akio e Sakura

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Nel frattempo nella parte opposta della città...

<< Oh insomma Akio per colpa tua saremo in ritardo!>> urlò affannosamente Sakura.

<< Questa volta non è colpa mia! Sei tu che ci metti ore a sistemarti e poi incolpi me>> rispose. 

Sakura e Akio si conoscevano fin da piccoli, da un incontro casuale...

Inizio Flash Back

Era una bella giornata soleggiata, il piccolo Akio era appena uscito di casa con il suo migliore amico, erano così felici. Dopo tanto tempo Akio era riuscito a trovare un amico, era molto timido e non riusciva a socializzare, il suo quirk non si sarebbe ancora manifestato ma quel giorno qualcosa andò storto.

Era ormai una sorta di routine svegliarsi nei giorni festivi di quella calda estate e uscire insieme a Zuko, si ritrovavano sempre vicino al parco di casa.

Quel giorno però non erano solo in due, c'era anche Sakura nascosta dietro agli alberi, anche lei era abbastanza timida e faticava a farsi degli amici, però le piaceva stare lì e osservare Akio e Zuko giocare felici e spensierati.

Il loro gioco preferito era molto complicato: uno dei due stava al centro di un cerchio, si fasciava con una benda gli occhi e l'altro doveva correre attorno al cerchio; era un gioco per lo più nato dalla noia che popolava i pomeriggi.

Quella mattina l'aria era densa e pesante per Akio, ma volle comunque giocare con Zuko, così si preparò e aspettò con ansia l'amico.

In pochi minuti, eccolo lì, sorridente che correva verso la sua direzione.

<< Akio! Eccoti! Scusa il ritardo ma ho dovuto convincere mia madre a farmi uscire>> al temine della frase scoppiò in una fragorosa risata, interrotta spesso dal respiro affannato di quest'ultimo dovuto alla corsa.

<< Non c'è nessun problema tranquillo, anche io non sono arrivato presto>>.

E così si avviarono verso il verde giardino del parco cittadino, e con loro era presente anche una ragazza di nome Sakura, ma questa presenza rimase ignota.

<< Oggi è proprio una bella giornata eh? Non fa troppo caldo>>, Akio voleva dargli ragione ma per lui era l'opposto.

Arrivati alla lunga distesa d'erba preparano un cerchio per il gioco e dopo pochi minuti iniziarono a prepare il tutto.

Akio stava al centro e Zuko correva in torno, come sempre, come ormai ogni giorno.

Ma in un secondo tutta questa pace terminò con un sordo boato che mozzò a metà la risata allegra di Zuko.

Il quirk di Akio si era manifestato proprio mentre cercava di accappiare Zuko, già proprio in quel preciso momento.

Il boato era stato prodotto da una forte esplosione, ma non era una normale, no, aveva inglobato Zuko e compresso, fin quando il corpo del suo giovane amico cadde a terra, ormai privo di vita.

Zuko era rimasto paralizzato con le mani poste sulle orecchie, per non sentire più nulla, era sotto shock e non riusciva a realizzare cosa fosse appena successo.

Dopo qualche secondo si riprese e delle lacrime iniziarono a caratterizzare le sue rosee guance, Zuko non c'era più, era morto per colpa sua; con quale coraggio sarebbe tornato a casa ora? E soprattutto perché era accaduto proprio a lui?

Dio solo sapeva quanto bene voleva a quel ragazzo... perché avevano voluto portarlo così lontano da lui.

Il suo quirk... era così potente e incontrollabile, non sarebbe riuscito a domarlo ne era sicuro; e in quel silenzio quasi surreale comparve un'esile figura.

<< Hey stai bene? Ho visto una grande esplosione e sono corsa qu->> la sua frase si interruppe bruscamente e il suo sguardo si fermò sul cadavere steso a terra.

<< Lu-Lui è morto?!>>, la sua voce possedeva un timbro misto tra la paura e lo stupore, probabilmente turbata dalla vita orribile che le si parava davanti.

Ad Akio salì un groppo in gola che non riuscì a mandar giù, e scoppiò in un pianto disperato, dopotutto aveva a malapena quattro anni, era troppo dura questa scena per lui.

<<Che cosa ho fatto, cosa ho fatto, sono un MOSTRO VERO?!>> lo urlò così forte da far piangere anche Sakura che si sedette affianco a lui.

<<Perché mi stai vicina, vai via, lo sai cosa ho appena fatto vero? Lo sai? Ho ucciso il mio migliore amico, l'unico amico che mi voleva bene...>> continuava a singhiozzare.

D'un tratto Sakura gli afferrò la mano, quella mano.

<<Non toccarmi sono pericolo->> la sua voce si fermò appena vide prender fuoco un fiore di fianco alla ragazza.

<<ATTENTA SPOSTATI DA QUI>> la prese e la spostò.

<<Vedi io sono pericolosa come te>> sorrise.

<<Ho ucciso la mia cagnolina quando mi si è manifestato il mio quirk più di tre mesi fa... sai... la gente pensa che avere dei poteri sia una cosa incredibile, stupenda che avendolo sei superiore agli altri, in realtà.. per me... è tutt'altro>> il sorriso che aveva si tramutò in un profonda e malinconica smorfia.

<<Posso incendiare ogni cosa che voglia a parte le persone, ma posso comunque bruciare i loro vestiti e capelli quindi non penso sia tanto ridotto come potere>>.

Akio era lì fermo, ad ascoltare la voce di Sakura. Da quel giorno diventarono amici, crescendo vollero diventare supereroi e quindi  fecero l'esame per l'ammissione alla H.A.

Fine Flash Back

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