5. Le Sfide di Apollo-La torre di Nerone

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"...una specie di palloncino a forma di animale in versione extralarge..."

"Era il momento in cui un dio del sole avrebbe dovuto concludere il suo lavoro, parcheggiare il carro nelle vecchie stalle e rilassarsi con i piedi sul divano, un calice di nettare, una decina di ninfe adoranti e una nuova stagione di Le vere dee dell'Olimpo da guardare fino allo sfinimento. Non per me, però. A me toccavano un sedile cigolante su un treno delle ferrovie nazionali e ore di Le scarpe puzzolenti di Meg da guardare fino allo sfinimento"

"Chiunque abbia inventato il sistema circolatorio umano ha fatto un pessimo lavoro"

"L'ordine sembrò confondere Gunther,...forse perché non ne vedeva il motivo, o forse perché non aveva idea di cosa fosse un infiltrato" "Poverino. Se ti tocca controllareil gabinetto di un treno a caccia di infiltrati, come minimo meriteresti di trovarne un paio da ammazzare" "...quanto fosse difficile trovare qualche buon nemico da decapitare"

"Accidenti a Dante e alla sua stupida idea di una struttura poetica infinita"

"Oh, perché mai avevo pensato al bagno? Ora mi scappava davvero."

"Incredibilmente, non c'era un interruttore ben segnalato che permettesse ai passeggeri di sganciare il vagone. Ma che razza di servizio offrono le ferrovie nazionali?"

"...'CONGRATULAZIONI PER IL DILPOMA PERCY!' Non domandai perché 'diploma' fosse scritto sbagliato..."

"Una parte molto testarda di me insisteva nel sostenere che Percy Jackson doveva essere lì, pronto a eseguire incarichi pericolosi per me. Era il suo compito! Ma no. Quella era la mentalità del vecchio dio Apollo...Percy aveva diritto a una vita sua"

"Estelle gorgogliò una risatina e sbavò, come se il suo nome fosse la battuta più divertente dell'universo." "...scoppiò in una nuova cascata di risatine. A quanto pareva, aveva appena scoperto che le dita del padre si muovevano, e considerava la cosa esilarante" "La piccola rimase sbigottita per un millisecondo. Poi scoppiò in una risata così gioiosa che temetti potesse soffocare con la sua stessa saliva"

"-Allora...Sbaglio o è profumo di lasagne?...Ah. Direi che possiamo restare per un pò- Le sorprese non finivano mai. Io e la guerriera gallica concordavamo su qualcosa."

"Cos'era questa faccenda della gentilezza?... Come potevo ripagarli per avermi offerto quel rifugio temporaneo? Mi sentivo in debito con loro come con il Campo Giove e il Campo Mezzosangue, la Waystation e la Cisterna, Piper e Frank e Hazel e Leo, e... Sì, specialmente con Jason Grace. Dovevo tutto a quelle persone...'Come non potrei?' "

"-Ma ora sei più...umano, credo- Ecco di nuovo quella parola..., che fino a non molto tempo prima avrei considerato un insulto terribile. Ormai, ogni volta che la sentivo, pensavo all'ammonimento di Jason Grace: "Ricorda cosa significa essere umani". Non si riferiva a tutte le cose terribili della condizione umana, che sono in abbondanza. Si riferiva alle cose migliori: la capacità di battersi per una giusta causa, di mettere gli altri al primo posto, la testarda convinzione di poter fare la differenza, perfino quando significa dare la vita...qualcosa a cui vale la pena aspirare."

" 'Non ti crederai mica migliore? Quante volte ti sei opposto a Zeus?' Va bene, vocina. Non hai tutti i torti. Non è facile opporsi o voltare le spalle ai tiranni..."

"Di nuovo, mi ritrovavo a concordare con Luguselwa. Il che cominciava a preoccuparmi."

"Gridai come uno dei tori sacri di Poseidone all'altare... il cuore mi dibatteva nel petto come una trota sul pavimento di legno di una barca (Bah. Continuavo ad avere in testa Poseidone.)"

𝐂𝐈𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 || 𝘃𝗶𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗶 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗮𝗿𝗶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora