Prova A Scappare

Cap. 1 | A un solo Metro

<<Colpisci>> disse mio fratello riferendosi al sacco da box che mi penzolava davanti agli occhi.

<<Con tutta la forza che hai! Su Adryana colpisci con quelle braccine>> sollecitò Liam.

Si era fissato che dovevo imparare a difendermi, e magari non era una cosa così male, perché a me piace imparare cose nuove, magari un giorno potrebbe servirmi. Guardo il mio guantone rosso acceso e accumulo tutta la forza che avevo per colpire il sacco. Non sono mai stata tanto forte o men che meno avevo tanti muscoli, ma seguire un po' la routine di mio fratello era interessante. Di solito di svegliava presto, intorno alle 7:30 o 8:00 e si preparava per andare a correre. Non capivo mai bene con la quale voglia lui si alzasse sempre presto di mattina, per me era un tormento; non sono mai stata molto mattiniera, preferisco dormire fino agli ultimi tre secondi che mi rimangono prima della sveglia. In questa ultima settimana che sto passando con Liam in Norvegia, nel suo piccolo appartamento in affitto in un quartiere di studenti della Durmstrong, mi sto divertendo parecchio. Con mio fratello abbimo fatto di tutto, persino, con un gruppo di amici sui amici, siamo andati al castello di Akershus. Kari un'amica di mio fratello, che tra l'altro frequentava la maggior parte dei corsi scolastici con lui, mi raccontò che quello era uno dei posti più misteriosi della Norvegia. Spesso di notte si sentivano delle urla del protettore di quella casa. Kari mi disse che una volta ha sentito uno sparo di pistola. Ero molto incuriosita, quindi decisi di fare le mie ricerche e trovai delle informazioni andando a chiedere in giro agli abitanti di quella zona cosa ne sapessero in merito. Chiesi a tutti, alcuni babbani e altri maghi ,tutti con teorie diverse ma tutti che ripetevano una sola cosa:
'' non andare lì''. Ma ormai la curiosità aveva peso il sopravvento e io avevo già deciso di passare la notte lì, in un vecchio covo per nazisti. Prima di andare mio fratello mi insegnò a smaterializzarmi, il che mi veniva molto facile non avevo problemi a farlo, è come se lo avessi già nel sangue. Ci organizzammo e in meno di una settimana riuscimmo a trovare tende, accumulare un po' di risorse e decidere una data. Andammo ovviamente insieme a Kari, che era bravissima nella difesa contro le arti oscure nonostante avesse solo due anni in più a me. Il loro programma di difesa contro le arti oscure era molto più avanzato rispetto a quello di Hogwarts del settimo anno. Venne anche Krum , che scoprì successivamente essere un grande amico di mio fratello. Ci ritrovammo tutti e quattro sotto il castello alle 5:00 del pomeriggio, così per avere il tempo di sistemarci per la notte. Valicammo le soglie dell'immenso portone grigio arrugginito. Il solo pensiero che qualcuno quarant'anni prima si fosse nascosto in questo castello, per colpa delle guerre di potere dei babbani, mi faceva rabbrividire. Entrammo nel castello e decidemmo di sistemarci nel cuore della casa. Si sentiva un odore di muffa e polvere, i muri erano sgretolati dalla vecchiaia. Notai subito dei dipinti, non conoscevo le persone raffigurate nei quadri, ma il loro sottosorriso era spaventoso e gli occhi vividi che mi seguirono con lo sguardo mi fecero sobbalzare, ma forse era solo l'immaginazione. Mio fratello e Krum iniziarono a montare la tenda e Kari invece mi prese per mano e andammo a fare il giro per il castello. Era troppo grande per farsi il giro completo. Ad un certo punto ci siamo imbattute in una specie di soggiorno, trovando delle divise militari dei anni '40 con dell'odore di putrefatto nell'aria. Io e Kari tornnammo da mio fratello che aveva finito di montare la tenda con Krum. Il tempo volava tra il divertimento e la compagnia. Per ora non c'era nulla di strano, ogni tanto qualche soffio di vento o dei rumori di battiti d'ali che mi facevano rabbrividire. Alla fine si fece tardi e decidemmo di andare a dormire. Io e Kari nel letto a castello. Io presi la parte di sotto. Liam e Krum presero il letto matrimoniale. Mi infilai sotto le coperte ed iniziai a sperare che non sarebbe successo davvero nulla quella notte.

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<<Ahhhh>> mi svegliò l'urlo di Kari.