Cap.2 | Ripartendo

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Passa una settimana da quando ho passato la notte nel castello abbandonato. Ricordavo tutto perfettamente, quelle emozioni di paura infrenabile, l'adrenalina che saliva e il panico che si insediava nella mia testa.  Avevo paura di non poter rivedere più mio fratello o i miei amici. Avevo paura perchè pensavo che io non gli sarei bastata ,da morta, ma avrebbe continuato con le persone che mi stavano più care. Ero tormentata dai miei pensieri e ricordi, l'incertezza del non sapere che fine avrei fatto se non sapessi smaterializzarmi o difendermi -per quel poco che ho imparato mi è bastato fortunatamente-. Mi ricordavo perfettamente della botta che ho preso conto il muro quando il tizio con la maschera mi ci ha fatto sbattere, teneva la sua mano sudicia sulla mia spalla che mi faceva ancora un male cane, avevo la spalla completamente rossa e con ancora il segno della mano di quel uomo. Mi tormentavano le mille domande che ormai avevano preso spazio in tutte le ore del giorno. Chi fosse? Cosa volesse? Perchè lo facesse? E queste erano solo alcune delle domande che mi perseguitavano. Ne avevo parlato con mio fratello, dopo quella fuga così veloce aveva bisogno di spiegazioni.

" Mio fratello intitolò l'uomo con la machera - lui amava dare nomi alle cose o alle persone- Lord Akeros, o semplicemente Akeros per abbreviare".

Non sapevo più come difendermi da Akeros sembrava che la mia bacchetta non riuscisse più a darmi quella sensazione di protezione o magari ero io che iniziavo ad allontanarmi da questo mondo. Sentivo che la mia magia , da dopo il mio incontro con Akeros scompariva, non riuscivo a lanciare bene nemmeno gli incantesimi più banali. Mi sentivo debole per la prima volta.

Stavo in silenzio a perdermi nei miei pensieri sul letto quando arriva mio fratello spalancando la porta della camera.

<<Adrya c'è della posta per te>> disse sventolando per aria tre lettere che teneva nella mano sinistra. Mi tirai su dal letto controvoglia e mi diressi verso Liam , cercai di afferrare le mie lettere ma lui decise di iniziare a giocarci tirando su le bracci e usando a suo vantaggio la sua altezza.

<<Dai Liam!>> dissi stanca ,non avevo più voglia di stare sulle punte dei piedi per afferrare delle lettere. Mio fratello di tutta risposta rise ma mi restitui' le lettere. Mentre Liam si faceva strada in quella che era la mia stanza delle vacanze, io inizia a guardare le lettere che avevo in mano. La prima era da parte di Hermione, avevo riconosciuto subito la sua scrittura stretta e ordinata. Io ed Hermione ci scrivevamo sempre, per sapere come stavamo cosa avevamo fatto per le vacanze e cose di questo genere, nell'ultima lettera che ci siamo scritte io le raccontavo della mia permanenza con mio fratello in Norvegia ,ma ho evitato di raccontarle di Akershus. Lei invece mi raccontò delle tranquille vacanze con i suoi genitori. Mi piaceva parlare con Hermione posso dire che è l'unica amica che ho con cui mi confido. La seconda lettera era da parte della mia scuola ,Ilvermony, io ero sbiancata mantenevo la lettera giallastra con lo stemma della scuola che rappresentava le quattro case -Serpecorno, Magicospino, Tuono Alato e Wampus- su uno sfondo blu . Io facevo parte dei Tuono Alato l'anima delle quattro case favoriva gli avventurosi. Mi ricordo ancora quando si era celebrato il mio smistamento. A Ilvermony uno studente viene scelto dalla casa stessa si basava maggiormente su quale parte di te ti rappresentasse. Poteva essere maggiormente anima, corpo , mente ,o il cuore. Dopo la grande apertura del preside io e i miei compagni del primo anno eravamo stati messi in ordine uno dietro l'altro difronte a tutta la scuola che ci osservava da un balconata. Eravamo tutti attaccati alle pareti della Sala nell'attesa che avessero chiamato i nostri nomi per poi andare al centro della grande sala e fermarci sul grande simbolo del nodo gordiano incastrato sul grande pavimento fatto di pietre. Tutta la scuola restava in silenzio nell'attesa del sapere chi dove sarebbe stato smistato. Se era il Serpecorno a volere uno studente si illuminava un cristallo incastonato sulla sua fronte , per i Wampus partiva un ruggito che faceva eco nella grande sala, per il Magicospino si innalzava nell'aria una freccia e per i Tuono Alato si manifestava la sua approvazione, per far entrare uno studente nella sua casa, con un battito d'ali. Quando fu chiamato il mio nome avevo i brividi e l'ansia di essere smistata in una casa che non mi apparteneva ma andai anche io al centro della stanza. Allora non sapevo perchè, ma tutte le quattro case si manifestarono a loro modo. Ero imbarazzata come non mai, ricordo ancora come mi bruciavano le guance, la preside si avvicinò al mio orecchio e disse che quella volta avrei dovuto scegliere io la mia futura casa. Io scelsi quella in cui andava mio fratello così per lo mono lo avrei avuto sempre accanto. Il fatto sta che io non ho mai passato dei bei tempi in quella scuola non volevo tornarci per il semplice fatto che non avevo amici li'. In tre anni due li ho passati tra la biblioteca e la mia camera e il terzo anno lo passavo tra l'infermeria e le lezioni. Continuavo a rigirare la lettera tra le mani senza aprirla già cosi' mi dava troppe emozioni negative, mi faceva ricordare mio padre. Evitai di aprirla passai al l'ultima lettera, nella speranza che fosse da parte di Hogwarts, ma invece era da parte di Harry. Ero combattuto sembrava che Hogwarts non mi volesse più dal momento che Ilvermony era stata riparata.

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