Prova A Scappare

Cap. 4| Concedimi la Pace

<<Scappa!>> mi urla qualcuno alle mie spalle. Senza pensarci attivo le gambe ed inizio a correre più velocemente che posso. Sento le gambe pesanti e non ho forze per corre ancora per molto.
Mi fermo alla soglia di un boschetto. Il mio resiro affannato cerca di riprendersi e tornare normale, ma non ha il tempo di farlo. Mi giro e vedo che qualcuno , con una vestaglia nera mi insegue.Distinto inizio a correre addentrarmi sempre di più nel bosco. Intorno a me è tutto buio, non so se è l'aria gelida o la paura che mi sta facendo venire la pelle d'oca. Non ho la più pallida idea di dove io stia andando, ma ad ogni mio passo faccio rumore attirando l'attenzione di tutto il bosco. Nel buio più totale mi fermo ed aspetto sperando di non vedere nessuno avvicinarsi. L'unico rumore che sento e il mio respiro ed il battito del cuore accellerato. Credo che non mi stia seguendo più nessuno, 'sono sola' ripeto a me stessa per tranquillizzarmi , ma più ci penso più credo che essere sola in un bosco non sia la cosa più astuta da fare.

<<Trovata Rosier!>> mi sento raggelare il sangue nelle vene, era lui, Akeros.

<<Immobilus!>> dice ripuntandomi la baccetta addosso. << Così non potrai più saccappare, cara>> dice avvicinandosi sempre di più.
Arrivato davanti a me riposa la sua bacchetta sotto il mantello. Mette la sua mano sulla mia spalla facendomi indietreggiare e sbattere contro un albero. E' terribile, mi sento debole, senza difese. Non molla la presa alla spalla , anzi inizia a stringere più forte. Sento che i miei occhi stanno scoppiando e le lacrime iniziano a scendare da sole senza il mio consenso.

<< Di già?>> dice lui mentre le mie lacrime toccano terra. Akeros inizia a cercare qualcosa sotto il suo mantello , e quando mi mostra cosa ha trovato rabbrividisco dalla paura. Si riggira nelle mani un coltello affilato e poco dopo inizia a puntarmelo sulla spalla dove prima poggiava la sua mano. Piano piano inizia a infilare la punta del coltello nella mia carne, ed al contatto con la mia pelle l'incantesimo che mi ha lanciato prima scompare ,ma il mio corpo non riesce a muoversi, ero paralizzata dalla mia stessa mente. Fa entrare talmente piano il coltello che così fa ancora più male. Inizio a urlare e singhiozzare quando un quarto di questo è dentro di me e continua a farsi spazio per arrivare alle ossa. Lui inizia a ridere divertito e io continuo a contorcermi dal dolore.

<< Adryana!>> qualcuno piuagnucola il mio nome ed inizia a scuotermi più persistentemente. Mi alzo e distinto porto una mano sulla spalla e controllo che non ci siano ferite. Merda. Era tutto un sogno, solo un fottutissimo sogno. Sento i miei occhi gonfi e il viso umido. Alzo lo sguardo e vedo i mie tre amici nel panico che iniziano a fissarmi preoccupati.

<<Stai bene?>> chiede Ron paonazzo e con una mano nella tasca del pigiama. Sto bene? Non lo so nemmeno io. No! No, che non sto bene guardami?! Qui per terra con le lacrime agli occhi. Ma mi costringo ad annuire per non farli preoccupare.

<< Non è vero!>> afferma Hermione. << Stavi urlando nel bel mezzo della notte! E poi io dovrei credere che tu stai bene?!>> strilla lei, inizia a farmi male la testa, ho ancora il ricordo bello che impresso nella mia testa . Ma annuisco di nuovo mentre Hermione si starttona leggermente i capelli spettinati ed Harry deglutisce porgendomi un bicchiere d'acqua, lo prendo e me lo scolo in un secondo. Scommetto che ho ancora gli occhi lucidi. Harry mi posa una mano sulla spalla e si siede accanto abbracciandomi, forse per consolarmi, oppure perchè in quello stato gli faccio pena.

<< Sto bene non preoccupatevi>> dico con un filino di voce quando mi stacco dall'abbraccio del mio amico. La verità è che sono ancora sotto shock. Il mio corpo è lucido ma la mia mente no, è totalmente altove.

<< Chi è Akeros?>> alle parole di Hermione trasalisco ,non so cosa rispondergli. Preferirei evitare l'argomento, ma odio mentire alle persone a cui dò fiducia. Forse dovrei aprirmi a loro come loro fanno con me. Insomma raccontare tutto. Inizio ad aprir bocca ,ma vengo interrotta da Ginny.