Finì di lavorare e prima di uscire venni fermato dal datore di lavoro; il tipico trentenne che si era trovato nelle mani la caffetteria del padre defunto e per rendergli onore la portava avanti.« Zayn fermati e dammi un secondo per parlare » mi disse togliendosi il grembiule e mettendo a posto le ultime cose prima della chiusura.
« ma ti pare » dissi tra me e me. L'ultima cosa di cui avevo tempo e bisogno era trattenermi più del dovuto in questo posto. Fra qualche ora sarei dovuto andare alla festa di compleanno di Harry e dovevo ancora fare tutto.
« Certo capo, aspetto qua » risposi con finta cortesia sedendomi sulla poltrona a lato dell'uscita.
Dopo pochi istanti mi raggiunse.« Ascolta Zayn, tu sai con quanta stima e rispetto io ti considero, però quando sbagli credo sia mio dovere rimetterti al tuo posto.
Ho visto le acque un po' mosse prima fra te e Justin e non posso far finta che vada tutto bene. Alcune clienti si sono subito interessate a riguardo chiedendomi cosa fosse successo e questo bar non è di certo un luogo dove dar spettacoli » mi disse il mio capo toccandosi la barba imbarazzato.« Clienti che si sono lamentati? Addirittura? Non mi sembra sia successo niente di così scandaloso » risposi non curante delle mie azioni.
« Amico, io non so cos'è successo. Alcune ragazze insieme al caffè chiedevano informazioni a riguardo. Io sinceramente mi sentivo non a mio agio a tal cosa.
Ti chiedo semplicemente di lasciare i problemi tuoi personali fiori da questa porta. Sai quanto tengo a questa caffetteria e non voglio di certo finire sulla bocca di tutta la città. Oggi è stata una piccola lite. Domani potrebbe essere qualcosa di più grave.
Prevenire meglio che curare. » e con queste ultime parole il datore si alzò facendomi segno di saluto con la mano.Rimasi fermo seduto qualche istante prima di tornare alla macchina. Accesi il telefono e vidi tre chiamate perse da parte di Harry.
" Pronto dimmi " dissi non appena il mio amico mi rispose.
" Zayn grazie di avermi richiamato, ti chiedevo se puoi venire qua a casa mia un po' prima dell'inizio della festa. Ho bisogno di una mano per i preparativi "
Non ero molto un tipo da feste. Troppa gente, troppo caos, preferivo la calma e la quiete. Però i compleanni sono una volta l'anno e oggi mi toccava fare questo sforzo; tanto la gente comincia a non capirci già più un cazzo dopo massimo mezz'ora di comincio festa.
Siano benedetti l'alcool e i super alcolici.Mi cambiai in fretta e furia e mi diressi da Harry un'ora prima che ebbero inizio le danze.
« Ehi amico tutto bene? » mi chiese il riccio vedendomi un po' distratto.
« Giornata di merda al lavoro, ho avuto da dire con Bieber e sono stato ripreso dal mio capo »
« Justin? Perché? » mi chiese sorridendo. Probabilmente perché sapeva chi era Bieber e sapeva che era un ragazzo tranquillo, l'ultima persona al mondo con cui discutere.
« Stava proteggendo la sua amica, Madison mi pare mi avesse detto. Neanche so chi si » dissi ragionando sul nome della ragazza e rendendomi contro del tempo che avevo sprecato inutilmente per scontrarmi con quel biondo fuori di testa.
« Madison? Zayn ma come non sai chi sia » mi chiese Harry con faccia confuso.
Misi le mani sui fianchi ragionando. Pure lui si ricordava di questa ragazza.« Una delle solite ragazze che sono entrate in casa mia? Harry non so aiutami tu io non ci arrivo. »
« Ma cazzo fratello, la ragazza della scorsa sera. In macchina...polizia...? Ricordi? »
Si fece spazio nella mia memoria il volto della ragazza. Vita stessa e seno alto. Ora la ricordavo.
Come dimenticare quella sera dopotutto.
Non ero il tipico ragazzo però che si fermava a chiedere ad una ragazza il suo nome.Gli invitati cominciarono a suonare la porta e il discorso mio e di Harry si interruppe così.
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Prigione Mentale
ChickLitIl Piacere per il bel corpo, ma il Dolore per la bella Anima. Zayn Malik, il più cinico e con l'anima in fiamme di tutta Los Angeles, avrebbe mai potuto donare altro se non il suo corpo a lei, Madison?