Inverse || Justin Bieber

The heart wants what it wants

Justin's pov

Siamo pronti, non possiamo avere pietà; i ruoli sono stati assegnati, abbiamo recuperato pistole e bombe, ci sarà una probabile strage nell'Harlem sta sera.

Charlotte's pov

Bene, così io ora sarei sola perchè la mia amabile sorellina mi lascia per il suo moroso? fantastico!

Che viva la sua pallosa vita, che diventi un granello di sabbia nell'immensa spiaggia, io continuerò ad essere me stessa, non ho nessuna intenzione di cambiare.

From: Anthony

'Inverse, tra 10 minuti vieni da me per la riunione, ci raggrupperemo con gli altri ragazzi'

Sospirai e guardai l'orologio, 10 minuti bastavano per mangiare qualcosa.

Aprii il frigo e tirai fuori degli avanzi di giorni precendenti, li riscaldai e incominciai a mangiare.

Di certo non avevano nulla a che fare con il panino che justin mi aveva portata a mangiare quella mattina.

Mi imbestialivo se solo pensavo a lui, avevamo passato una splendida giornata, eppure alla fine avevamo trovato il modo di mandare tutto a rotoli con quel nostro essere 'misteriosi'.

Rialzai lo sguardo e guardai nuovamente l'orologio: era ora che partissi.

**

Bussai tre volte alla porta quando poi finalemnteAanthony arrivò ad aprirmi.Eera a petto nudo , con i capelli ancora bagnati e un'asciugamano bianco attorno la vita, era sicuramente appena uscito dalla doccia.

'Tranquillo, non mi scandalizzo a vederti così, ti ho visto anche senza quel misero asciugamano che porti alla vita'

Rise e mi fece spazio per entrare.

'Mi dispiace Inverse, sei arrivata troppo tardi per unirti a me nella doccia'

Mi guardò con uno sguardo malizioso e ricambiai anch'io.

'Accidenti, peccato..'

Dissi.

Era bello scherzare e flirtare con lui in quel modo, mi era mancato, anche se non era passato molto. Flirtare con Anthony era divertente, faceva capire che legame profondo avessimo.

Aspettai che finisse di vestirsi e con la mia macchina ci dirigemmo verso il magazzino dove i ragazzi ci avrebbero raggiunti al più presto.

Quando tutti ci fummo riuniti Anthony prese la parola.

'Bobbiamo tornare all'ordine ragazzi, mi sono arrivati i nuovi pacchi da vendere, la vacanza è finita e bisogna tornare già da sta sera al lavoro...'

Sentii un rumore, qualcuno si stava spostando nell'erba.

Non eravamo in tanti nel magazzino e anche se Anthony stava parlando ad alta voce c'era qualche rumore di troppo in un quartiere dove poche macchine passavano e poca gente aveva la bella idea di fare passeggiate.

'Anhony, c'è qualcuno'

Calò il silenzio.

Ancora quel rumore d'erba.

'Inverse io non sento nulla'

Intervenne Austin.

C'era qualcuno, lo sentivo, qualcuno ci stava spiando.

Corsi verso la portra della grande fabbrica, ma mi girai subito quando sentii i grandi vetri cadere in frantumi per terra e in seguito una serie di spari ruppero il silenzio di una fredda giornata d'inverno.