The end, The start

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Justin's pov

Lo lessi sui giornali, lo sentii ai telegiornali, lo riuscii perfino a decifrare sulle labbra dei passanti.

Tutti lo sapevano, ma io, io per primo avrei dovuto saperlo e invece niente, era notizia anche per me.

Non sapevo cosa dire, se crederci, se non crederci, era tutto troppo strano, contorto.. tanto malsano da farti venire il mal di testa.

Pensavo negli ultimi giorni, solo a quello.

Cosa significava quello che era successo? Non poteva solo signifacare fine, morte, non poteva essere.

Perché lo aveva fatto? Cosa c'era che non andava? Cosa l'aveva spinta ad uccidersi così?

Non avrei avuto risposta a nessuna di queste domande perchè lei non c'era piu.

Sarei potuto andare nell'harlem ma a che cosa sarebbe servito? A nulla! lei non poteva piu rispondermi.. lei non c'era! non esisteva piu!

Stavo impazzendo, pensavo, parlavo da solo, pensavo di nuovo, non avevo freni.

Non me ne capacitavo, non volevo crederci.

Cosa significava tutto questo?

Entrai piu frustrato che mai nel mio appartamento. Non era tardi, avevo assegnato i vari lavori, che senza di lei parevano piu ordinari del solito.

Non c'era piu quel brivido in piu, mancava e lo sentivo parecchio.

Aprii le tende della grossa finestra del salotto e le luci di new york, lontane e sfocate, riuscirono a riempire quell'ambiente.

Se solo fossero riuscite a riempire anche il vuoto che io avevo dentro.

Mi sedetti sul divano, poi scossi la testa.

Non era li dove mi volevo sedere.

Mi sedetti per terra, esattamente dove quella mattina che ormai pareva parecchio lontana mi svegliai con lei a fianco dopo essermi unito in quello che mai potrei chiamare sesso.

Ora ne ero sicuro: non era stato sesso, non lo era mai stato. Era ora di smetterla di mascherare le parole, con altre parole, era ora di sentire il vero suono dei miei sentimenti.

Era amore, lo era sempre stato.

Non era sesso, era amore.

Non era conflitto, era amore.

Non era diversità, era amore.

Non era odio, era amore.

Era amore, solo amore.

Ma io conoscevo realmente il mio amore?

La risposta era no: non conoscevo il mio amore.

Sempre per troppo tempo l'avevo ricoperto di nomi, aggettivi e comportamenti che lo avevano soffocato, fino a farlo morire lentamente.

Ma era la fine? Era davvero morto il mio amore? Ero certo di no.

E fu li che capii tutto.

Mi stava solo aspettando, ero certo fosse li ad aspettarmi, per rinascere rigoglioso e piu vero di prima, senza essere soffocato, senza essere modificato, senza essere quello che non doveva essere, mi stava aspettando per essere amore vero, amore puro.

**

Non mi era arrivato l'invito per il funerale, ma decisi di andarci comunque.

Nessuno poteva vietarmelo e infondo ci avevo messo parecchio per ricavare il luogo e l'orario.

Inverse || Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora