24. Don't.

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-Okay, colore preferito?-
-Mmh, rosso scuro.-
-Band preferita?-
-Artic Monkeys. Vuoi anche sapere quante volte vado al cesso?-
Harry lo stava riempiendo di domande da più di dieci minuti. Gli aveva persino chiesto il suo gruppo sanguigno, ma come poteva ricordarselo?
-No, ti ringrazio.- i due fissavano il soffitto sdraiati sul letto da un po'. -Però ora mi hai fatto venir voglia di andare in bagno. Vado.-
-Mmh.-
Uscì dalla stanza e Louis si diresse velocemente al diario.

Louis oggi a scuola mi è sembrato triste. Era per quella lettera? Cos'era? Sono tremendamente curioso.

Anche oggi sembra triste, quanto vorrei aiutarlo.

Non ha neanche fumato, che gli sta succedendo?
Dovrei seriamente occuparmi di altro, non posso stalkerare Louis per tutta la vita.

Oggi Louis era ancora più giù del solito, ma ho amato passare del tempo con lui alla festa.
Abbiamo suonato insieme, cazzo! Mi piace da impazzire.
Gliel'ho anche detto. Cioè, non direttamente, ma penso l'abbia capito.
Sono davvero idiota. So che non ricambierà mai e non gli do una colpa, mi piace tenermelo come amico ma ci proverò comunque prima che io possa arrendermi totalmente.
Gli sono stato così vicino e mi è piaciuto tantissimo.
Però poi tu mi hai scritto, William. Non ti capisco. Non ho voglia di risponderti. Non voglio sentirti. Sto andando avanti e la presenza di Louis mi aiuta davvero (strano vero?). Non voglio sentire alcun William ormai, penserò a vivere la mia vita con i miei amici e la mia cotta.
Andrà tutto bene.

Piccolo appunto: dovrei smetterla di parlare solo di Louis, lo so, ma a parte lui la mia vita è monotona.

Ora di ginnastica, sono negli spogliatoi. Sono completamente annoiato e Zayn mi ha raccontato cosa ha fatto Louis oggi.
Non sono in grado di giudicare, lo consoco da tanto come nemico ma da poco come amico e cotta, non so cosa gli sia preso ma non penso sia stato stronzo come Zayn dice.
Avrà avuto un momento no? Spero che risolva subito perché lo rivoglio di nuovo felice. Non mi va di vederlo triste.
Anzi, sai cosa? Andrò a cercarlo e lo renderò felice io stesso.

Chiuse il diario, asciugandosi una lacrima.
Perché cercava di aiutarlo?
Non doveva, seriamente.
-Lou? Che fai?- si voltò verso Harry, sorridendogli.
-Scusa, davo un occhiata in giro.- inventò, ma il riccio ne fu poco convinto.
-Stai piangendo?-
-Non lo so.- ammise.
-Ti abbraccio o non vuoi ancora?-
-Vorrei, ma potresti rimanerci male.-
-Perchè? Non sei bravo?- scherzò, mentre lo circondava con le sue braccia e lo stringeva a sé.
-Perchè scopriresti una cosa...- mormorò.
-Cosa? Che sei basso?- continuò a ironizzare, cercando di sdrammatizzare la situazione.
Non lo capiva? Forse stando in piedi era diverso?
Louis mise le braccia attorno al suo collo e lo guardò.
Perché il suo sguardo era così? Perché non riusciva a vederlo come un normale amico che lo consolava? Perché vedeva in lui quella scintilla in più?

Perché sentiva le farfalle nello stomaco mentre Harry posava le mani sui suoi fianchi e lo avvicinava a sé?
Perché si sentiva così accaldato?
Perché aveva voglia di baciarlo?
Perché cazzo non la smetteva con tutte queste domande e baciava Harry?

-Harry...- mormorò, decisamente troppo vicino alle sue labbra.
-Mh?- mugolò l'altro.
Le loro labbra si erano sfiorate, e Louis stava decisamente morendo internamente.

'Come si respira?'

-Harry, non farlo...- si sforzò di dire, mentre continuava a sfiorarle cercando il coraggio di allontanarsi, mentre Harry voleva solo premerle sulle sue e non staccarsi più.

Cos'era questa sensazione? Perché Louis si sentiva così dannatamente male ma allo stesso tempo era tra le nuvole?

-E perché non dovrei?- non aveva intenzione di allontanarsi, ma cazzo, Louis doveva.
Una lacrima del più grande finì sul viso dell'altro, ancora troppo vicino.
-Non farlo, ti prego...- la voce spezzata fece spostare gli occhi di Harry nei suoi invece che sulle sue labbra.
Louis abbassò la testa, tenendo ancora le braccia attorno al riccio.

-Dall'abbraccio dovresti capire...- iniziò. -Forse se eravamo seduti era meglio ma non importa perché se non lo faccio io Zayn te lo dirà prima di me.-
-Che stai dicendo, Louis?- il più piccolo non ci arrivava, così si allontanò e si sedette sul letto senza alzare lo sguardo.
-Il mio secondo nome, Harry.- sospirò, passandosi una mano trai capelli.
Non voleva arrivare a questo, non voleva dirglielo, ma doveva.

-Mi chiamo Louis William Tomlinson.-

E Harry rimase fermo, con occhi spalancati, cercando di realizzare il tutto.
Era lo stesso William che cercava di dimenticare con Louis? Erano la stessa persona?
La stessa persona che gli aveva fatto stare male e lo aveva abbandonato?
-Io ti ho visto a lago di notte mentre scrivevi sul diario... Non sapevo cosa fare, non volevo che tu mi piacessi in quel modo, quindi ho semplicemente smesso di parlarti tramite il diario e sono diventato tuo amico. È questa la verità.-
Harry aveva le lacrime agli occhi.
Non sapeva cosa dire, era solo confuso, triste e decisamente arrabbiato.
-Har...-
-No.- lo fermò velocemente. -Non posso crederci! Mi hai preso in giro tutto il tempo, cazzo! Avrei dovuto capirlo prima. Mi sento un fottuto idiota. Ti stavo per baciare, porca puttana.-
-Harry, mi dispiace...- disse soltanto. Avrebbe voluto spiegargli tutto, ma non trovava neanche le parole per farlo.

Ma era così che doveva andare, no?
Harry lo aveva cacciato di casa e Louis non si era espresso minimamente.
Doveva andare così, il liscio ne era più che sicuro.

Harry era troppo arrabbiato per parlare. Non aveva idea di cosa pensare, nonostante avrebbe voluto fargli milioni di domande, non aveva detto nulla.
Non voleva sentirlo.
Non voleva averci a che fare.
Si sentiva soltanto tradito.

E a Louis, mancava soltanto il suo migliore amico e poi si sarebbe definitivamente allontanato da tutti per il loro bene.
E mentre tornava a casa, pianse tutto il tempo.
Se prima stava male ora era il quadruplo peggio.
Si sentiva uno schifo, ma se lo meritava.
Era uno stronzo, e doveva imparare a convinvere con se stesso così com'era.

Spazio autrice
Sciao spero vi stia piacendo la ff :')

The blue diary; Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora