Sono le undici passate, tra poco dovrebbe tornare mia mamma ed io, non ho fatto nulla, se non ripensare a quanto sia stata stupida qualche ora prima, a buttare al cesso la possibilità di parlare con Malcom - ora il paesaggio dalla finestra di camera mia non è più così bello...
Ma, a ripensarci, cosa ci faceva sotto casa mia? Perché mi cercava? Ci voleva provare con me? Però a scuola, quando ancora andavo neanche mi degnava di uno sguardo, perché allora? Ma sopratutto, come ha fatto a sapere dove abito e che mi avrebbe trovata a casa? Come ha fatto a sapere che non esco mai? Tutta fortuna?
Non credo, è tutto troppo strano..
'Cosa è troppo strano tesoro?' - mia madre è di nuovo a casa e nemmeno me ne sono accorta.
Merda, ho pensato ad alta voce, e mia madre? Da quando è tornata, quanto ha sentito di ciò che ho detto?
...
'Mi vuoi rispondere? Provaci almeno, non ti ammali te lo assicuro' - mi punzecchia col suo solito tono di sarcasmo misto quella che apparentemente sembra vera preoccupazione verso il mio stato attuale non certo dei migliori.
'Niente mamma, pensavo tra me e me.'
'Oh oggi neve ad agosto, mi hai concesso più di due parole nella stessa frase!'
Cazzo è vero, siamo già ad agosto, quest'anno dovrei proprio tornare a scuola a fare i recuperi, ho già perso due anni con sta scusa del mio carattere di merda.
Dovrò anche ricominciare a vestirmi decentemente, con la scusa di stare tutto il giorno chiusa in casa, se capita che mi stacchi dal mio bel pigiamino fofoso è solamente per mettermi la tuta.
Ma pure questa è una situazione rara e non c'è nemmeno un vero motivo per cui mi cambio, lo faccio perché mi va. Ma oltre la tuta e il pigiama, gli altri vestiti non li vedo da quasi 2 anni, non indosso nemmeno le scarpe, vivo in pantofole e in periodi caldi come questo indosso semplicemente dei calzini e sto benissimo così.
Non porto nemmeno la biancheria intima, tanto, un reggiseno ha un'utilità decisamente irrisoria con quel poco di seno che ho ereditato da boh, forse mia nonna - non l'ho mai conosciuta, è morta prima che io nascessi e non ho mai visto sue foto, non mi è mai interessato granché - dato che nel reggiseno di mia mamma potrei farci la vasca, armata di paperella di plastica e Sanji, il mio piccolo e adorabile Munchkin.
Eh si, il nome è preso volontariamente dal personaggio di One Piece, dato che il mio gattino ha un ciuffo biondo che me lo ha fatto subito venire in mente, sono appassionata del mondo anime e manga, voi?
'SAMANTHAAA!' - cazzo vuole adesso?
Non mi lascia nemmeno condividere i miei pensieri per 5 minuti.
'Dimmi mamma.' - resto calma, non voglio urlare.
'Vieni subito in bagno!'
Penso di aver capito, cazzo me ne ero proprio dimenticata.
'Hai visto che disastro?!', 'ti pare modo di lasciare il lavandino?' - ad ogni frase alza sempre più la voce, mi sovrasta pure le idee mentre penso a cosa risponderle.
'Allora!? Non hai nulla di dire signorina?' - non mi da neanche il tempo di impostare una frase.
'Ma..' - provo a dire la mia.
'Ma cosa ma? "Ma non è colpa mia" mi vuoi far credere?' - è proprio furibonda.
Di solito si incazza per piccole cose, ma non ha mai reagito così, dev'esserci qualcos'altro, forse è andata male a lavoro, non parla mai con me di certe cose, beh, non parliamo mai e basta. Ma questa è al 90, anzi 99% colpa mia e del mio carattere di merda.
'Miss riccioli d'oro, o meglio, miss riccioli neri non ha veramente nulla da dire' - pure le battute fa adesso.
'Scusa..' - non so cos'altro dire.
Mi guarda, mi sento minuscola in questo momento, passano i secondi forse addirittura un minuto, voglio solo che questa agonia finisca.
In questo momento mi sento come Eren davanti al gigante che divora sua madre durante il primo assedio, si scusate, potrà capitare qualche citazione a scene Anime/Manga, davvero nessuno li guarda/legge?
'Va bene ho capito, pulisci, metti in ordine e fa qualcosa cristo santo, non puoi passare ogni ora di ogni giorni rinchiusa in camera tua, non è vita questa capisci? - almeno si è calmata - 'lo so che sei stata male tutt'ora soffri per tuo padre, nemmeno io me la sono passata bene ma bisogna voltare pagina, non possiamo rovinarci altri anni della nostra vita a causa sua' - non sembra così convinta delle sue parole, ma non riesco a capire il perché.
Come suo solito, si incazza per nulla, ma le passa in pochi minuti. Però sta volta era diverso, è come se ci fosse qualcos'altro che mi sfugge, ma cosa?
'Va bene mamma, scusa.' - meglio evitare ulteriori litigate.
'A dopo.'
...
Finita la discussione, se così si può chiamare, sono tornata in camera mia mentre mia madre è uscita nuovamente, per chissà dove, per chissà quanto, come al solito nell'ultimo periodo a dire il vero e non mi avvisa mai.
Ho passato le ore oggi pomeriggio trai primi episodi di Naruto e le pagine del mio diario segreto, non ve l'ho ancora detto? Scusate colpa mia, io adoro scrivere, ma non mi piace condividere ciò che scrivo/racconto però, una mia poesia voglio farvela leggere, non ne scrivo tante ma, mi reputo abbastanza bravina:
"Una meta rende la bella vita, la
Colora d'uno scopo, la rende vivaSiamo attimi di suono, granelli di sabbiaDa soli siamo nulla ma unitidiamo vita a miracoli"
Vi piace? Lo so, ciò che scrivo non lo riesco a mettere in pratica, scrivo tante belle cose ma poi resto chiusa in camera mia, non sorrido dal primo anno di liceo e butto via la mia vita come una stupida, ma che volete, spero almeno che chi legga possa essere meglio di me.
'La cena è pronta, scendi!' - oggi urla meno del solito.
...
'Forza Samantha!' - ecco che rialza la voce.
...
Scendendo le scale mi rendo conto che mia mamma si comporta in modo strano. Cioè, lei è sempre strana ma oggi lo è in maniera particolare, come se...
'Ti sto aspettando, muoviti o la cena si raffredda!' - alza ulteriormente la voce.
Eccola che torna la stessa rompipalle di sempre. Quasi mi mancava in questi 30 secondi di mera preoccupazione.
'Sei più lenta del solito dai, è successo qualcosa!?'
Oddio com'è pesante, che vuole oggi che è così stress..
Ma ha un non so che di deprimente, non è la solita voce stridula e fastidiosa, è come se fosse più cupa e tetra per qualche motivo..
Non ho il tempo di finire che scendo l'ultimo gradino, noto che il tavolo è apparecchiato per tre persone e in casa siamo solo io e mia mamma.
I nostri sguardi si incrociano, per qualche secondo nessuna di noi due dice una parola, un lasso di tempo che a me è sembrato un'eternità. Ero terrorizzata, un posto in più a tavola significa solo una cosa.
No. Ti prego dimmi che non è vero.
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Un sorriso che manca
Romance[in corso] Samantha, una ragazza come tante altre, se non fosse che non sorride e che vive confinata in camera sua, che sia inverno, che sia estate. Innamorata della solitudine, ma nulla dura per sempre. Malcom, un ragazzo come tanti altri, anzi, un...