[Dietro la porta]

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'Divertita oggi in camera tua a fantasticare sul bel ragazzo di sta mattina.' - interrompe il silenzio, con tono volutamente sarcastico.

Fa pure la simpatica adesso, stiamo scherzando!? Se è come penso è un disastro, prego qualsiasi divinità esistente e non che io mi stia sbagliando, vi prego.

...

'Dai tesoro, vieni pure, non ti mangio mica!' - mia mamma appare più calma del solito, questo suo modo di comportarsi non mi convince affatto.

Può essere che le sia successo qualcosa di bello al lavoro, no non è possibile, non è una calma felice, sembra piuttosto, il contrario.. è come quando avete appena ricevuto una brutta notizia, state di merda e poi avete quel momento di calma apparente, ma che in realtà è solo perché siete distrutti e non avete voglia di fare un cazzo, soltanto deprimervi e non provare alcuna emozione che potrebbe distrarvi dal vostro dolore.

Mi preoccupa.

'..n-non ho fame.'

'Ma se sento il tuo stomaco brontolare da qua, dai non fare la scema e vieni a tavola' - se lei avesse vissuto e lavorasse nel mondo della musica, sarebbe riconosciuta sicuramente per il suo orecchio assoluto, sente qualsiasi minimo rumore.

Io a differenza non sento e spesso non capisco un cazzo, nemmeno ora, quando lei potrebbe esser appena stata male per qualcosa o bene per un'altra, non riesco a distinguere le due cose, mi sento "a little" inutile in questo frangente.

Non potrei mai portare a casa un ragazzo con lei nei paraggi, pensate che imbarazzo, sarebbe insostenibile e poi scapperebbero tutti. Ma ora, ho ben altri problemi che pensare ai ragazzi. Devo capire cosa sta succedendo..

Devo farmi forza.

'..d-d-da quando s-siamo in t-tre?' -  ci ho messo quasi 5 minuti per trovare il coraggio nel fare questa domanda.

Ho una paura fottuta della sua possibile risposta, non so veramente cosa aspettarmi, o meglio, lo so ma, spero vivamente di sbagliarmi, e anche di tanto. Qualsiasi altra cosa, anche se avesse invitato Malcom a pranzo contro il mio volere sarebbe meglio.

Mamma ti prego, non dirmi che..

...

"TOC-TOC" - qualcuno ha bussato, è arrivato!?

...

Chi cazzo è..giuro che se è lui prendo e scappo, metto piede fuori casa dopo più di un anno e corro, non so quasi più come sia fatta la città, ma non mi interessa, prendo e scappo se da quella porta entrerà lui..

Non voglio rivedere mio padre, non dopo che è scappato con una zoccola poco più grande di me, abbandonando sua moglie e sua figlia. E non potrei mai perdonare mia mamma se a sua volta perdonasse quel bastardo neanche definibile uomo.

'Tesoro che succede? Che ti prende?' - questa volta è preoccupata davvero.

Ci credo, sono visibilmente in ansia, spaventata e in bilico tra una crisi di nervi ed una crisi di pianto isterico. - come fa a non capirmi?

Ho paura.

Cazzo,ho fottutamente paura.

Sono in piedi sull'ultimo gradino, con la porta d'entrata perfettamente davanti a me e mia madre alla mia destra, che mi guarda come se avessi un braccio mozzato e stessi perdendo litri di sangue, solo che invece del sangue, io sto sudando. L'ansia mi divora e la paura mi limita i movimenti, riesco a malapena a girarmi verso mia mamma e a guardala, con uno sguardo che può significare soltanto una cosa e lei lo sa:

Un sorriso che mancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora