Appena è scattato l'allarme, mi sono girata verso Ariet - stessa cosa che ha fatto lei - con occhi spaventati e sono rimasta immobile.
Vedo che si dirige verso l'apparecchio da cui proviene quel suono infernale e digita il codice, spegnendolo.
Che dovremmo fare adesso?
"Che succede? Chi va là?" sentiamo la voce di Isabel.
La voce proviene dal piano di sopra.
Improvvisamente, Isabel compare dalla rampa di scale.
Ha il pigiama rosa addosso, i bigodini viola sui capelli biondi e un mestolo in mano.
Perché ha un mestolo in mano alle quattro del mattino?
"Sappi che ho un mestolo- RAGAZZE?" urla Isabel, vedendo che siamo noi.
"Ciao mammina" dice Ariet, con voce più finta che mai, alzando la mano a mo' di saluto.
Ogni volta davanti a sua madre cambia totalmente modo di voce.
Trattengo a malapena una risata.
"Razza di ingrate, siete uscite nel cuore della notte per fare chissà cosa e tornate adesso?"
Posso notare dal suo tono di voce, che è infuriata.
Come darle torto? L'abbiamo svegliata nel bel mezzo della notte, spaventandola.
"Alyson aveva bisogno di camminare e rinfrescare un po ' la sua testa bacata" dice Ariet.
Cossaaaaaa scusa.?
non ha tutti i torti
ma stai zitta te
"Brutte mascalzone, volete farmi credere che stavate studiando fino ad adesso? No anzi, non ditemelo. Non voglio più sapere.Davvero, che creatura ho cresciuto. E anche la sua amica non è da meno"
Ci sgrida Isabel, nemmeno guardandoci dato che stava rientrando in stanza.
Ad un certo punto, la sua voce diventa flebile, tanto che a stento si sente.
Io e Ariet ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere.
"Vi sento, irriconoscenti" urla da dentro la sua stanza.
Allora, abbassiamo il tono della voce e saliamo le scale in fretta.
Entriamo in stanza e, dopo esserci infilate ciascuna il proprio pigiama, ci mettiamo a letto.
"Menomale" sospiro sollevata, sentendo il caldo delle coperte scaldarmi.
Passano molti minuti - almeno credo - ma il sonno ancora non si decide a comparire minimamente.
"Certo che non te la cavi male a guidare" mi chiede Ariet inaspettatamente.
Credevo che stesse dormendo.
"Mi hai spaventata, pensavo che dormissi" dico io.
Non voglio rispondere, o meglio dire, non so come rispondere.
"wow bellissimo, sei brava" afferma.
sapessi cara
"Non ne ho idea... Istinto credo" le rispondo.
"Okay, notte" mi augura.
"Buonanotte" rispondo io.
istinto eh?!
taci
ma che brava amica le menti pure
buonanotte
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Per colpa della Rosa
ChickLitAlyson e Aron sono due persone completamente diverse, che studiano nella stessa scuola. Non si sono mai parlati, ma qualcosa cambierà. Un tatuaggio. Una rosa. Come può questo farli avvicinare? 🌹