diciannovesimo capitolo

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        LA PARTITA DI QUIDDITCH

È venerdì mattina.
Il giorno della partita di Quidditch.
Grifondoro contro Serpeverde.
Tassorosso contro Corvonero.
Siamo a tavola, facciamo colazione e parliamo un po'.
R: "Harry oggi è il tuo gran giorno!"
E sorride.
H: "Già..."
Dice sospirando.
Io: "Harry non dirmi che sei nervoso..."
Harry fa una risatina nervosa, prendendo in mano il bicchiere di aranciata e sorseggiando un bel po'.
H. G: "Vuoi strozzarti per caso?"
Harry finisce il bicchiere e si passa la mano tra i capelli, farneticando.
H: "Io, non so, forse è meglio se...mi ritiro."
Ron si alza in piedi di scatto.
R: "SCORDATELO!!"
Io, Hermione, Harry e gli altri guardiamo Ron perplessi.
Io: "Ron..."
R: "Cosa?"
Si gira e tutti lo stanno osservando
R: "Continuate a mangiare..."
E ci alziamo tutti.
L: "Bene, allora ci vediamo oggi! Ciaoo"
Salutiamo lei e i gemelli.
Entriamo in classe, ci sediamo ed iniziamo con Astronomia.

Ore 11
Prof. Sinistra: "Bene alunni, spero che abbiate tutti compreso l'importanza dell'astronomia perché vi sarà utile. Vi ringrazio e buona giornata a tutti."
Usciamo dalla classe.
Oggi abbiamo studiato la volta celeste, io ed Harry eravamo incantati mentre spiegava le stelle e i pianeti, invece Ron ed Hermione si tiravano delle palline di carta.
R: "Che lezione noiosaaa..."
Hermione concorda.
Io&H: "Non è vero!"
R: "Ok ok...ma adesso dove andiamo?"
H: "Io devo proprio andare, mi stanno aspettando..."
Io: "E chi ti aspetta, si può sapere?"
H: "Non potete ancora saperlo. A dopo."
E ci saluta.
Io, Ron ed Hermione ci guardiamo sorpresi.
E andiamo nella nostra sala comune, non ci sono nemmeno Fred e George o Luna.
C'è solo Oliver...
È riuscito ad alzarsi dal letto e venire fino a qui, mi fa male vederlo così...
Nonostante si sia comportato da immaturo, nei miei confronti.
Ma ci metto una pietra sopra, e decido di parlargli.
Io: "Ciao Oliver..."
Lui si gira di scatto e ha il terrore negli occhi, prova ad alzarsi dalla poltrona.
Io: "No aspetta ti prego, voglio solo parlare!"
Lui mi guarda e inspira.
O: "Va bene, certo."
Io mi siedo sulla poltrona vicino a lui.
Io: "Oliver io, mi dispiace molto per quello che ti ha fatto."
O: "Dispiace tanto anche a me..."
Ha la voce strozzata.
Io: "Tranquillo, è tutto passato."
O: "Sì."
Ci guardiamo e ci sorridiamo.
O: "Posso dirti una cosa?"
Io: "Dimmi tutto."
O: "Riguarda Malfoy..."
Lo fermo subito, non voglio sentire parlare di lui.
Io: "Non importa, Oliver."
O: "Ma è importante."
Io: "No, perdonami, ma non mi interessa."
O: "Va bene, tranquilla...comunque scusami ancora."
Io annuisco.
Vado di nuovo dai miei amici, che mi chiamano in continuazione.
R: "Vicky vieni a vedere!!"
Io corro verso di loro.
H. G: "Ma cosa sta succedendo?"
T: "Sei una fottutissima puttana. E io ti ho usato, lo capisci??"
Io rimango senza fiato.
Mio fratello.
Tom...
È come Malfoy.
T: "Non è successo niente tra di noi capito?? Solo perché abbiamo scopato due volte non significa nulla!!"
No, non è come lui.
Ma ci si avvicina molto.
Tom è peggio, molto peggio.
Ha usato questa ragazza, solo per scoparla e si comportava in modo così strano quando era con lei...le teneva la mano e l'ha baciata con passione nei corridoi, quando credevano di essere soli.
Io: "Che schifo."
Dico ad alta voce.
La ragazza se ne va piangendo, l'ha distrutta.
T: "Lo spettacolo è finito."
E se ne va, lontano da tutti, come sempre.
H. G: "È stato..."
R: "Che stronzo."
Io vado da lui, c'è qualcosa sotto.
R: "Aspetta Vicky fermati!! O sarà peggio..."
Io non lo ascolto e lo inseguo.
Lui cammina con passo veloce e si chiude nella sua stanza.
Avvicino il mio orecchio alla porta, e sento dei singhiozzi.
No, non può essere lui.
Sento qualcosa frantumarsi e decido di entrare.
Io sussurro: "Alohomora."
La porta si apre e io entro.
Tom lancia un bicchiere di vetro contro la porta.
Si frantuma.
E ha una bottiglia di Whiskey Incendiario in mano.
Io: "Tom..."
T: "Vattene."
Dice con tono chiaro e freddo.
Io: "Prima spiegami."
T: "Cosa? COSA VUOI CHE IO TI SPIEGHI??"
Alza la voce e anche la bottiglia, portandosela alla bocca e sorseggiando.
Io: "Smettila!"
Mi avvicino e gli strappo la bottiglia dalle mani.
T: "CRUCIO!"
Io: "EXPELLIARMUS!!!"
Gli cade la bacchetta dalla mano.
Lo guardo.
Con odio, come mai prima d'ora.
Voleva cruciarmi. Per davvero.
Io: "No Tom...tu non..."
Tom mi guarda ed è come se fosse la prima volta che lo vedo, indietreggio.
Allontanandomi da lui.
T: "Aspetta..."
Lo sento balbettare.
T: "FERMATI E GIRATI!"
Io sto per uscire dalla stanza e non vederlo mai più.
T: "NON VOLTARMI LE SPALLE!"
Io: "AVREI DOVUTO FARLO ANNI FA!!"
Lo urlo.
E non ho nemmeno gli occhi lucidi, lui sì invece, per tutto l'alcool che si sta bevendo.
Sbatto con tutta la mia forza la porta dietro di me e mi prometto di non cercarlo mai più.
Ron aveva ragione.
Torno in sala comune, mi siedo vicino al caminetto dove ci sono Ron ed Hermione.
H. G: "Cosa gli hai detto?"
Io non parlo ancora, guardo il fuoco divorarsi la carta del giornale, aumentando il volume delle sue fiamme.
Sono come ipnotizzata.
Io: "Non ho un fratello."
Sospiro.
Io: "E non l'ho mai avuto, né mai lo avrò."
Non dico altro, solo questo.

L'altra metà - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora