Veramente vivo in tempi bui
Ryuga posò delicatamente l'ultimo coltello nel cassetto e lo chiuse, guardandosi intorno. Era nel suo ristorante, un luogo piccolo ma anche la realizzazione del sogno di una vita. Nonostante fosse chiuso da giorni, andava ogni giorno a pulire le posate, controllare il frigo, sistemare i pochi tavoli come se aspettasse dei clienti. Kaito lo aveva sempre aiutato nella gestione e, ora che non c'era più, si ritrovava da solo.
I suoi pensieri furono interrotti da un leggero bussare alla porta e dal vetro notò il viso gentile di Yume. Le sorrise di risposta e andò alla porta, uscendo e chiudendola dietro di sé.
<<Ciao.>> disse contenta lei, e Ryuga ricambiò il saluto, poi entrambi si diressero verso l'auto di lui.
Da quando i gemelli se n'erano andati, Sayu aveva fatto di tutto per tenere unito ciò che rimaneva del loro gruppo di amici, contemporaneamente mantenendo un contatto col mondo ghoul, una sorta di filo sottile ma incredibilmente forte.
Tramite lei avevano scoperto una organizzazione segreta, L'atto della Grande Ruota, formata da umani che volevano aiutare i ghoul.
Ogni pomeriggio tutti e tre si recavano alla sede dell'organizzazione, sperando di avere nuove informazioni sulle persone che amavano.
Ryuga mise le mani sul volante fermo, stringendolo nervosamente.
<<Ci sono giorni.>> esortò teso <<In cui ti manca più del solito? In cui senti di non poter respirare da quanto ti manca?>>
Yume gli mise dolcemente la mano sulla spalla e annuì.
<<Praticamente sempre. Sai, l'altro giorno credo di averlo visto.>>
Lui fece un lungo sospiro, guardando distratto fuori dal finestrino. <<Vorrei tanto vederla anche io.>
Lei cercò di avvicinarsi e provò un mezzo sorriso <<Ma è per loro che facciamo tutto ciò. Per rivederli in un mondo più tranquillo per tutti noi.>>
<<E credi davvero che ci riusciremo?>>
Yume rimase in silenzio e sospirò poi si mise la cintura meccanicamente.
<<Devo crederci. Altrimenti impazzirò.>>
Lui non disse più nulla, limitandosi a accendere l'auto e iniziare a uscire dal parcheggio, sancendo la fine della discussione. Effettivamente Yume aveva ragione, l'unica cosa che avevano, il loro unico appiglio era la speranza.
Ma sarebbe bastata?Kyoko si affacciò all'entrata del Re, sorridendo verso Touka.
<<Posso avere un momento con lui?>>
L'altra sorrise e annuì, allontanandosi dal bancone e dirigendosi verso il retro, non senza dare una dolce pacca sulla spalla alla bianca.
Kyoko si sedette vicina all'alto uomo, che non la guardò in faccia, perso a fissare la sua tazza di caffè.
<<Salve, signor Amon.>>
Per anni tutti credevano fosse morto, ma in realtà era diventato un'altra vittima delle follie del dottor Kanou. Come Kaneki, come Takizawa, era diventato un mezzo ghoul.
Il Goat, organizzazione di ghoul capitanata da Kaneki, lo aveva salvato dai laboratori del CCG per poi portarlo al locale di Touka, loro quartiere generale. E ora eccolo, colui che aveva tentato di arrestarla anni prima e che ora era proprio come lei, un ibrido.
<<Sei cresciuta.>> disse lui sospirando.
<<Tante cose sono cambiate.>>
Amon rimase a guardare il fondo della tazza per diversi minuti, non sapendo bene cosa dire. La gentilezza disarmante di lei lo aveva messo spalle al muro.
<<Hai continuato la tua vita umana.>>riuscì a dire faticosamente.
<<Eppure sei qui. Deduco che alla fine hai dovuto scegliere da che lato stare.>>
Kyoko fece un sorriso triste, guardando il cielo terso dai vetri del locale.
<<Io non ho scelto un lato. Non mi sento una via di mezzo tra ghoul e umano, ma sono tutti e due. Ho deciso ciò che mi ha permesso di proteggere gli umani che amo e contemporaneamente aiutare i ghoul a cui voglio bene. Ho scelto entrambi i miei mondi.>> tornò a guardarlo, e le fu difficile vedere ancora un investigatore anti-ghoul. Vedeva tanto dolore, eppure la rabbia che lui un tempo covava in sé sembrava svanita nel nulla.
Amon la guardò negli occhi e ruotò il busto per averla di fronte.
<<Mi tolsero il tuo caso.>>
<<Lo so.>>
<<Ma se fossi ancora un'investigatore, forse non ti arresterei adesso.>>
Kyoko gli sorrise gentile.
<<Direi che questo mi basta.>> si alzò dallo sgabello e prese la tazza vuota e, dopo essere andata al lavandino dietro al bancone, la lavò piano.
<<Qualsiasi cosa accada, signor Amon. >> disse piano, ricordando qualche settimana prima, quando le furono dette le stesse parole.
<<Non dimentichi chi è. >>
<<Il fatto, Kyoko>> sospirò lui triste <<È che non so bene chi sono.>>Sayu sorrise a Ryuga, invitandolo a sedersi accanto a lei. Erano alla sede dell'Atto della Grande Ruota e lei ogni pomeriggio si portava alcuni documenti del CCG, intenzionata a capire cosa nasconde la famiglia Washuu, direttori del comitato anti ghoul da generazioni, ma pieni di oscuri segreti.
<<Credo di essere a buon punto.>> disse lei concentrandosi sui suoi appunti.
Lui non rispose, guardando il vuoto e lasciandola alle sue indagini.
<<Sei troppo silenzioso. Che succede?>> esclamò Sayu dopo pochi secondi e a lui venne quasi da ridere. Succede che stiamo commettendo un crimine aiutando dei ghoul.
<<E me lo chiedi pure? >>
Lei sospirò, senza alzare lo sguardo dai fogli.
<<Io lo so che non è facile. Ma credimi, ciò che facciamo qui è importante. Se ho ragione, posso dimostrare che i Washuu vogliono inserire dei ghoul nel CCG e forse lo hanno già fatto.>>
Ryuga la interruppe mettendole una mano sulla spalla. <<Da quando Kaito è morto, non lo hai ancora nominato.>>
Lei rimase immobile, senza sapere cosa dire.
<<Non posso obbligarti a parlarmi Sayu, e so che dicevi sempre tutto a Kyoko. Ma ti prego, non spingerti troppo oltre.>>
Sospirò triste. <<Io e Yume non possiamo perdere anche te.>>
Lei stette in silenzio per un po', poi si alzò.
<<Facciamo così. Ora prendiamo un caffè e ci rilassiamo un po'. Poi prometto che non parlo più di ghoul.>>
Lui accettò e andarono insieme verso l'uscita, senza dirsi nulla.
Sayu cercò di mostrarsi allegra, ma dentro continuava a risentire le parole di Ryuga.
Aveva bisogno di fare qualcosa per Kyoko, ma non poteva neanche abbandonarsi al dolore e lasciare i suoi amici soli.Era capace di fare tutto?
La verità
è che non mi basta,
lo voglio tutto questo dolore
che mi fa beneSpazio autrice:
Tutti e tre meritano il mondo e prometto che lo avranno❤
Siamo già a metà storia eppure c'è ancora tanto da raccontare, spero vi sia piaciuto, alla prossima!

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Hybrid: re-start
FanfictionSono passati 4 anni da quando Shiro e Kyoko hanno abbandonato la stanza, o meglio prigione, nel quale sono cresciuti. Anni in cui sono riusciti a vivere a pieno la loro doppia vita da ghoul. Ora però i loro due mondi sono pronti a scontrarsi e ness...