Capitolo 15

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"Clodia, che sorpresa, tutto bene?"

"Ciao Liam io.. si sto bene" dissi abbracciandolo.

Lo strinsi a me, come per paura che da un momento all'altro potesse andarsene anche lui, voltarmi le spalle e non potrei farcela.

"Liam?" Lo guardai mentre mise la moca sul fornello.

"Cosa?" Mi guardò un po' perplesso, come farebbe un padre con la propria figlia o probabilmente un fratello con sua sorella.

"Tu non mi abbandoneresti mai vero? Qualsiasi cosa succeda, è così?"

Si bloccò e mi venne incontro, è teso, lo vedo dagli occhi.

"Ma certo Clo.. dio sono tuo fratello per me avrai sempre ragione anche se così non sarà e sei e rimarrai sempre la mia piccolina qualsiasi cosa succeda!" Mi abbracciò cercando di confortarmi e ci riuscì. Sono belli i suoi abbracci, la sua voce, le sue parole.. basta lui per sentirmi a casa, mi rassicurò. Mi resi conto che non potrei mai rimanere sola, c'è lui con me, dio quanto lo amo, amore fraterno ovviamente.

Lo salutai dopo aver bevuto un caffe con lui ed averlo aggiornato sulla mia vita.

Era quasi ora di andare al lavoro, avrei preferito chiudermi in casa e evitare di affrontare la situazione, ma non sono mai stata una codarda non era nella mia indole sviare un problema.

Andai a casa a prepararmi e come mi aspettavo Juliet era seduta in salotto, probabilmente mi stava aspettando.

Presi un respiro profondo.

"Ciao Jul"

"Clodia! Finalmente, non tornavi più e stavo iniziando a preoccparmi!"

Corse ad abbracciarmi, sentivo la preoccupazione nella sua voce, non mi sarei mai aspettata una reazione smile.

"Non sei arrabbiata?" Chiesi ricambiando e staccandomi dal suo abbraccio.

"Lo ero, lo ammetto. Ma probabilmente ero solo invidiosa del fatto che tu fossi riuscita a non cadere nel gioco di quel bastardo, perché non è successo vero?" Mi guardò negli occhi aspettando una mia risposta.

"No assolutamente no, non potrebbe mai succedere, non con lui" si poteva sentire il disprezzo nella mia voce, ero arrabbiata con lui, parecchio.

"Tutto bene? Si insomma, al telefono lo difendevi mentre ora sembrerebbe quasi lo odiassi.. ti sei resa conto che è un pezzo di merda?"

Non posso nascondere che appena la mia migliore amica pronunciò "pezzo di merda" riferendosi a lui mi venne voglia di correggerla e di difenderlo, spesso fatico a capirmi. Solo io posso insultarlo, nessuno può giudicarlo.

"No cioè io.. è tardi vado a prepararmi" fortunatamente riuscì a sviare il discorso, lasciando Jul un po' perplessa, come non biasimarla.

**

"Ciao Juliet!" Disse Harry, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi. Lei ricambiò il saluto per poi lasciarci da soli.

Quando i nostri occhi si incrociarono mi è quasi sembrato sollevato nel vedermi, probabilmente perché aveva bisogno di una cameriera e licenziarmi non avrebbe aiutato il suo giro d'affari.

"Ciao Harry" cercai di essere il più neutrale possibile ma la mia voce mi tradì e uscì fuori come una supplica più che un saluto.

"Ciao" rispose secco, sfuggendo dal mio sguardo e concentrandosi a pulire il bancone fin troppo lucido.

"Posso parlarti?"

"Lo stai già facendo" alzai gli occhi al cielo.

"Harry io.. mi dispiace" continuò a pulire, senza degnarmi di uno sguardo, sembrava così impassibile.

"Parlami.. ti prego" non mi interessa apparire come una fallita, ora voglio solo ripararmi al caldo, tra le sue braccia.

"Cosa dovrei dirti?" Finalmente si fermò, concentrandosi unicamente su me. Feci per parlare, ma mi anticipò.

"Fammi indovinare.. ti ha fatto sentire la ragazza migliore del mondo, come se fossi l'unica per lui, la più bella e dopo aver ottenuto ciò che voleva ti ha sbattuto in faccia la realtà facendoti sentire una delle tante, una nullità e ti ha lasciata da sola" ogni parola detta era come una pugnalata al cuore, Harry pensa davvero questo di me? Mi scesero delle lacrime, ma non ci feci troppo caso.

Prese un respiro e continuò "ora sei qua perché ti senti fottutamente sola e sai per certo che io sono così coglione da abboccare alle tue stupide lacrime da coccodrillo, ma no Clodia, hai fatto male i tuoi conti!" Sobbalzai quando aumentò il volume della voce, come per aumentare il dolore che mi stava causando.

Cercai di smentire ma continuò il suo, ormai, monologo.

"Devo esser sincero Clodia, non me lo sarei mai aspettato da una come te, mi sembravi una ragazza intelligente, diversa da tutte le altre, ma a quanto pare sei come tutte"

Avevo due possibilità. Sarei potuta stare zitta, tenendomi tutto dentro e lasciargli pensare quello che voleva di me oppure raccimulare tutta la forza rimasta nel mio corpo e combattere.

Mi sento impassibile, non riesco a decifrare nessuna emozione. Sono offesa con Harry, a tal punto da lasciar perdere tutto, ma non è così che bisogna comportarsi.

Harry mi sta ancora fissando mentre la mia mente sta elaborando sul da farsi.

Senza accorgermene la mia mano finì con forza sul viso di Harry.

Non avevo programmato e mai pensato di tirare uno schiaffo ad Harry, ma il mio istinto agì al mio posto e forse era la cosa migliore da fare.

Mi guardò immobile, aspettando qualche spiegazione.

Finalmente mi decisi a parlare.

"Non provare a paragonarmi alle puttanelle che conosci tu. Non sono così, perché diavolo ti è saltata in mente una cosa del genere? Credi davvero in quello che hai detto? Mi hai deluso. Io e lui non abbiamo fatto sesso ne niente di simile e adesso se permetti vado a lavorare." Urlai.

Me ne andai, lasciando Harry immobile a fissare il nulla.

**

Dopo aver servito svariati tavoli e aver ricevuto complimenti da alcuni clienti mi sentì meglio.

In questo momento, dopo qualche bicchiere offerto da dei ragazzi, mi sento decisamente meglio, tipo leggera, come se potessi prendere il volo. So benissimo che è contro le regole, ma io sono un anima libera e faccio quello che voglio, fanculo Harry! Risi al pensiero di Harry agonizzante dopo esser stato menato.. da me!

Ok, forse ho un tantino esagerato con l'alcol e inizio ad andare in confusione ma "confusion is an illusion" era così quella cosa? Boh non ho tempo di pensarci.

Sento due grandi mani sui fianchi e l'alito caldo sul mio collo, odora di vodka, non può essere Harry.

Mi sta avvicinando a lui e posso sentirlo e quasi non vomito.

Non capisco molto, non riesco a inquadrarlo, la sua faccia continua a girare e non so se sia solo bravo a ballare o se ho decisamente esagerato con l'alcol. Se fossi sana starei già piangendo, ma ffanculo.

"Clodia che cazzo fai?"

Ops.

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