Capitolo 3

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Zayn’s pov

“Ma, vado a comprare le sigarette, ciao!”

“Quante volte ti ho detto che non voglio che fumi, fa m..” Sbattei la porta dietro di me, impedendole di finire la frase. Ho 20 anni ormai, sarò abbastanza indipendente, non capisco perché mia madre mi deve ancora ora rompere i coglioni.

Non feci in tempo a guardare il display del telefono che una ragazza mi si fiondò addosso, mi sussurrò qualcosa e scappò via ma la afferrai da un polso, si voltò senza alzare lo sguardo. Era Clodia e stava piangendo. Le alzai il viso più dolcemente possibile, nonostante non fosse nel mio stile.

“Vedo che andare addosso alle persone è proprio una tua abitudine” soffocai una risata.

“Sei uno stronzo lasciami andare!” Mi morse la mano costringendomi a lasciar la presa e in meno di un secondo sparì dietro l’angolo.

Quella ragazza è più strana di quanto pensassi, forse è il caso di lasciar perdere, ma come faccio?

Clo’s pov

Quando liberai la mente, tornai verso la macchina, l’unico che poteva aiutarmi in quel momento era Harry, sarei andata da lui e gli avrei spiegato tutto.

“Clodia? Ciao bellissima! Che ci fai qua? Vieni entra!” Mi fece accomodare, il suo appartamento è molto solare e caldo, tutto ciò di qui ho bisogno; si sedette al mio fianco.

“Che succede? Hai un’aria sconvolta” Disse preoccupato.

“Harry io..” Scoppiai in lacrime e mi abbracciò cercando di consolarmi.

Una volta calma, gli raccontai tutte le informazioni che avevo assimilato in quella mattinata, evitando l’incontro indesiderato. Mi rassicurò, facendomi ragionare insieme a lui.

“Sai di poter contare su di me, se vuoi ti ci accompagno io.. se non vuoi scomodare tua madre.. “

“Grazie di tutto davvero, si per favore”

Ci dirigemmo verso la mia macchina, intanto mandai un messaggio a mia madre chiedendole l’indirizzo.

“Clo, chi è quello appoggiato alla tua macchina?” Sussultai.

“Cosa ci fai qua?” chiesi cercando di mantenere la calma.

“Ti aspettavo piccola” Sentii le farfalle nello stomaco appena pronunciò quell’aggettivo.

“Hai sprecato il tuo tempo e ora se permetti, dovresti levarti e lasciarmi andare” Harry rimase in silenzio scrutando le mosse di entrambi.

“Non mi muovo da qua mi dispiace.”

“Hey amico, forse è il caso che tu te ne vada” Finalmente Harry si intromise.

“Amico un cazzo, aspetta un attimo, io ti ho già visto.. te sei lo stesso del pub, sei per caso il suo ragazzo/scopamico?” Rise.

“Zayn vattene!” Cercai di trattenere le lacrime.

“Fa come ti è stato detto o non finisce bene!” Gli occhi di Harry divennero di un verde opaco, fece un passo verso Zayn, che avanzò a sua volta.

“Non prendo ordini da un coglione dai capelli afro!” Rise compiaciuto.

“Non provocarmi!” Sputò Harry.

“Ragazzi smettetela, Zayn non so cosa tu voglia da me..”

“Si che lo sai!” Mi interruppe ridendo.

“Sta zitto e vattene, non è questo il momento, ti prego!” Mi guardò per qualche secondo e poi se ne andò.

Salì in macchina seguita da Harry.

“Devi dirmi qualcosa per caso?” Si accigliò.

“Non è il momento Harry..”

“Stavo quasi per fare a botte con uno che non ho neanche mai visto, solo per te.. credo che tu mi debba qualche spiegazione!”

“Lo farò, promesso, ma non ora, ti prego” Lo guardai con occhi ancora bagnati.

“No scusa hai ragione.. non devo intromettermi nella tua vita privata..”

Si voltò a guardare fuori dal finestrino.

A spezzare il silenzio imbarazzante fu il messaggio di mia madre con scritto l’indirizzo, partì senza dire nulla.  

Una volta raggiunta la destinazione, mi stupii di quanto fosse brutto il quartiere. Appena scendemmo dalla macchina un gruppetto di ragazzi cercarono di attirare la mia attenzione fischiando, ma Harry li fece azzittire prendendomi la mano. Arrossì al contatto. “Tranquilla, voglio solo evitare altri spiacevoli incontri.” Mi rassicurò.

Camminammo mano nella mano come una coppia fino alla porta di ingresso, quando finalmente lessi “Payne” un brivido di terrore mi percorse la schiena, e se non sono pronta? Se è meglio non sapere e andare avanti come ho sempre fatto? Forse è il caso di tornare indietro.

“Avanti Clo, ci sono io al tuo fianco!” mi disse, come se mi avesse letto nel pensiero. Mi feci coraggio e suonai il campanello, subito dopo la porta si aprì. Mi trovai davanti un ragazzo alto, capelli castani, occhi nocciola, con una tenera macchia a forma di cuore sul collo, quella macchia.. si è lui!

“Buongiorno ragazzi avete bisogno?” Sfoderò un grande e amichevole sorriso a entrambi.

“L-liam.. sei tu?” Iniziai a piangere senza accorgermene.

“Si sono Liam.. tutto bene?” Mi guardò, poi guardò Harry per cercare risposte.

“Si.. io..” Avrei voluto urlare, ma in quel momento non riuscii neanche a formulare una frase di senso compiuto.

“Liam, sono io, Clodia!” buttai fuori tutto d’un fiato, fece un espressione confusa.

“Clodia?” Si accigliò “Non conosco nessuna Clodia, sicura di non esserti confusa?” Sorrise imbarazzato.

Fu in quel momento che crollai definitivamente.

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