Capitolo 21

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"Cara Clodia, mi sento un fottuto coglione a fare tutto questo, è bene che tu lo sappia, e soprattutto non ti ci abituare perché non capiterà molto spesso, potrebbe essere l'ultima volta.
Ma veniamo al dunque, sempre se c'è un dunque..
Non penso che tu abbia tenuto il conto, ma io, non so per quale fottuto motivo si, oggi è un mese dal nostro primo incontro, non so se ricordi, quando Niall diede un pugno a un vecchio salvando te e Juliett.. beh io ricordo fin troppo bene quel giorno.
Le mie intenzioni all'inizio erano altre e lo sai, però posso giurarti che da subito ho pensato che non sarebbe stato facile e col tempo me ne hai dato la prova.
Volevo ringraziarti, ero partito con il presupposto di rovinare te e tuo padre, ma alla fine tu con la tua risata e il tuo sorriso mi hai cambiato, mi hai fatto guardare il mondo sotto un'altra prospettiva, il bicchiere mezzo pieno. Sentiti orgogliosa di te stessa perché mi hai salvato, non voglio metterlo sul tragico e neanche apparire debole, e cazzo si, mi hai salvato Clodia, qualsiasi cosa accadrà tra di noi sappi che mi hai cambiato la vita e ti porterò dentro sempre come un qualcosa di meraviglioso perché è questo che sei, meravigliosa, unica e cazzo nessuna è come te.. non montarti la testa però perché hai tanti difetti, ma non mi interessa perché ti caratterizzano e se non fossi così cocciuta probabilmente non ti amerei come ora.
Scusa se sono un coglione, e se non sono buono in nulla, ho un brutto passato, le tenebre negli occhi e il ghiaccio nel cuore, ma la sola tua presenza mi rende un uomo migliore, sei tanto ricordatelo sempre.
Ti amo (cazzo si l'ho scritto veramente..)"

Rimango immobile a fissare i fiori. Non so più a cosa pensare, voglio vederlo, voglio sapere, esser certa che andrà tutto bene, che sta bene e che tra poco torneremo a casa.. ma tutto è incerto.
Non ho ancora notizie di lui, ho tentato di scappare dalla stanza un paio di volte, per correre da lui, ma mi hanno bloccato e ora sono in costante compagnia di un'infermiera dalla voce stridula. Sento quella strana voglia di fumare, solo una non mi farà male, anzi mi toglierà per quelle poche ore il dolore che provo..
Il bussare insistente alla porta mi fa tornare alla realtà, la porta si apre e mia madre entra in lacrime. Si getta su di me, quasi urlando il mio nome, il tutto mi innervosisce parecchio.

"Figlia mia stai bene? Dio mi hai fatto preoccupare!"

"Mary.. il problema non sono io, è Zayn che sta male.. io sto bene come puoi vedere.."

È bastato pronunciare il suo nome per farla smettere di recitare.. effettivamente lei non sa nulla.. non sa che io so tutta la storia, non sa di Zayn, non sa un cazzo di me e non sono neanche disposta ad aggiornarla.
Prima che potesse dire qualcosa entra Niall, ha pianto tanto, si vede, ha gli occhi così sciupati. Ha anche fumato tanto, ho bisogno di sapere.

"Niall, come sta? Voglio vederlo, ti prego aiutami, portami da lui ti prego!" Mi alzai dal letto e andai cerso di lui.

"Clodia..io non.." mi abbracciò.
Cosa significa? Perché non mi ha ancora detto che sta bene e che presto si rimetterà? Cosa mi stanno nascondendo tutti? Pensano che sia così stupida da non accorgermene?!

"Niall cazzo dimmi cosa cazzo succede? Io non ce la faccio!" Gli urlai in faccia e sfinita mi sedetti per terra, tutta questa situazione mi sta consumando, ogni parte di me è lacerata e non ho più forze di reazione.

"Niall ti prego.." vidi i suoi occhi pieni di lacrime, perché non parla, perché?

La porta si aprì una terza volta, entrò mio padre che vedendo mia madre rimase quasi pietrificato.
Lei lo guardò, squadrando ogni sua mossa.

"M-mary.." uscì come un sussurro.

"Oh William.." sembrava.. felice di vederlo, al contrario di lui che rimase sull'attenti.

"Cosa ci fai qua?" Papá cambiò tono.

"Non attaccarmi, sono venuta a vedere come stava mia figlia!"

"Non ti è mai importato di nostra figlia, e le hai anche raccontato un mucchio di cazzate, come ti permetti a presentarti qua?"

"A me non è mai importato? E tu invece? Che per non so quanti anni non ti sei mai fatto sentire?" Effettivamente mia madre non aveva tutti i torti..
"Io cosa? Tu sei pazza! Ho cercato di contattarti, ma tu non mi hai mai permesso di sapere dove fosse nostra figlia!"
Entrambi alzarono il tono, mi tamponai le tempie, non posso subire anche i miei genitori in questo momento.

"Fuori per favore, entrambi!" Urlò Niall.

"Ma fuori tu ragazzino, sono qua per mia figlia mica per questa ingrata!" Rispose mio padre.

"Non me ne frega un cazzo, tua figlia è sfrenata per questa storia, e non penso che sentire i genitori litigare in questo momento le faccia bene, quindi per favore, fuori!" Mia madre uscì piangendo senza conmentare, mio padre la seguì a ruota non troppo convinto.

"Niall ti prego, dimmi quello che c'è da sapere io non posso più aspettare.."

La porta si aprì ancora, ma sta volta entrò un dottore che vedendomi a terra si infuriò e mi costrinse a coricarmi. Mi diede delle pastiglie e si allontanò a parlare con Niall per fare in modo che non sentissi.
Vedevo Niall guardarmi e annuire mentre ascoltava il dottore.
Sbadigliai, improvvisamente mi sento stanchissima e senza accorgermene mi addormento.

***

"Clodia.. Clodia sveglia!" Zayn, mi guarda sorridente.
Mi guardo in torno, ma non riesco a capire dove mi trovo.
Poi analizzo la stanza e vedo dei quadretti, ci sono delle foto di me e Zayn con una bambina, ma non ricordo ne di averle fatte, e non riesco neanche a capire chi sia questa bimba, assomiglia molto a Zayn eppure boh, mi alzo e lo cerco, ho bisogno di spiegazioni.
Lo cerco in tutta la casa, ma non riesco a trovarlo, urlo il suo nome ma nessuna risposta.
Decido di tornare nella stanza delle foto e quando mi avvicino e le guardo meglio Zayn non c'è più. Siamo io e la stessa bambina, vestite di nero, io tengo una mano sulla sua spalla mentre la piccola sembra abbia appena pianto a dirotto.
No.. non può essere.. cazzo no, no no..

***

"Svegliati Clodia cazzo!"
Apro gli occhi, sono sudata fradicia, Niall è al mio fianco e mi sta tenendo la mano.
Era solo un fottuto incubo, eppure sembrava così reale.

"Niall ti prego, come sta? Cosa mi nascondete?" Piangevo e tremavo, non lasciai la sua mano, ma al contrario gliela strinsi con tutta la forza rimasta in corpo.

"Non lo so Clodia, sono rinasto tutto il tempo qua, comunque a breve arriverà il dottore che ci aggiornerà, aspetta solo qualche minuto" cercai di mantenere la calma e fissai la porta sperando si aprisse.
Così fu, un uomo sulla quarantina con un camice bianco entrò nella stanza, aprì la cartelletta che teneva in mano, poi guardò entrambi, concentrandosi su di me. Non aveva una bella cera e non era sicuramente un buon indizio.

"Allora dottore, come sta?" Fu Niall a parlare, io ci provai ma inutilmente.

"Ora lo stiamo tenendo in coma, ma pensiamo entro domani di svegliarlo. Ha riportato parecchie fratture alle costole, abbiamo dovuto operarlo perché aveva lo zigomo rotto e la mascella fratturata, ma siamo riusciti ad aggiustarlo, per quanto riguarda tutto questo.."

"Ma?" Cazzo parla, si sente dal tono che c'è dell'altro.

"Ma c'è il rischio che possa aver perso la vista.. mi dispiace ragazzi abbiamo fatto il poss.."

Continuò a parlare ma mi fermai alla prima frase, Zayn..cieco?

Cieco?

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