Capitolo 6

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Aprì gli occhi, mi ritrovai in una stanza familiare, immagini di lui con i suoi parenti sparse ovunque, cosa ci faccio nel letto di Harry?

Mi alzai cautamente, mi accorsi di indossare solo una maglia, cosa diavolo è successo?

Andai in sala, vidi Harry dormire beato sul divano troppo corto per la sua altezza, pareva un angelo.

Mi sedetti vicino a lui e gli accarezzai i capelli, avevo bisogno di spiegazioni, ma come potevo svegliarlo, era così tenero.

“Clo..” Fui svegliata per la seconda volta da una voce roca.

“Dormito bene?” Si mise seduto e si passò una mano tra i capelli cercando invano di domarli.

“Si io.. sono un po’ confusa, perché mi sono svegliata nel tuo letto con indosso solo una maglietta?”

“Pervertita, non pensare male!” Rise, non avevo mai visto questo suo lato eppure quel qualcosa lo rendeva così dolce e attraente allo stesso tempo, arrossì “Ieri sera al pub, ho notato la tua assenza e credevo fossi andata a casa, poi quando sono andato a chiudere i camerini ti ho vista sdraiata come un pesce lesso a russare, allora ho pensato che l’idea migliore sarebbe stata quella di portarti a casa con me..” Sospirò per poi continuare “Non potevo lasciarti dormire con quei vestiti addosso così ti ho tolto la gonna e il top e ti ho messo la mia maglietta visto che non ho vestiti femminili in questa casa.. ecco tutto” Mi sentì ribollire la faccia, mi aveva vista in reggiseno e mutande, ma la cosa più imbarazzante è il fatto che stessi dormendo.

“Sei tu il pervertito!” Sdrammatizzai lanciandogli un cuscino, ma lo prese al volo e me lo ributtò in faccia e io, con l’agilità di un bufalo, lo presi in pieno. Mi accasciai a terra fingendo di essermi fatta male e coprendomi il viso.

“Oddio scusami Clo, stai bene!” Mi si fiondò addosso preoccupato.

“Ci sei cascato!” Gli feci la linguaccia.

“Vuoi la guerra allora!”

Mi prese dai fianchi e mi mise sulla sua spalla.

“Mettimi giù Harry, muoviti!” Mi dimenai dandogli dei leggeri colpetti sulla schiena.

“Ai suoi ordini madam!” Mi buttò sul divano buttandosi a sua volta su di me, iniziò a solleticarmi i fianchi, non riuscì a trattenere la mia stupida risata e finimmo per ridere entrambi come due bambini.

Quando mi accorsi della situazione ritornai seria e anche lui fece lo stesso; eravamo entrambi sdraiati, lui sopra e io sotto, le sue bellissime labbra erano a pochi centimetri dalle mie, i suoi occhi verdi opachi persi nei miei, se fossimo rimasti ancora per poco in quella posizione sarebbe successo un casino.

“Emh credo che dovrei.. hai fame?” Pareva più un’affermazione di una domanda “Certo che hai fame, vado a preparare qualcosa!” Si alzò di scatto e ripresi a respirare.

Mi alzai anche io cercando di ricompormi.

Forse è meglio così, non posso incasinarmi con Harry, c’è già la questione Zayn da risolvere.

Perché è stato bello quel bacio? Perchè sembrava pieno di emozioni, e non vuoto come quello che vuole Zayn. La cosa più brutta è che per me è stata una sensazione fantastica, ma per lui è stato un bacio dei tanti.. mannaggia a me e alla mia ingenuità.

Zayn’s pov

“Tesoro cosa vuoi da mangiare?” Mi urlò mia madre dalla cucina.

“Niente ma, non ho fame!”

È stata la nottata peggiore della mia vita, non sono riuscito a riposare, il mio pensiero fisso era il bacio di Clo.. la mia testa continuava a rielaborare quel momento, mentre la mia bocca asciutta desiderava la sua. Cercai di distrarmi ma fu tutto inutile; i suoi occhi iniettati di sangue, li vedevo ovunque.

Che cazzo mi sta succedendo, avrei voluto rovinare la vita a lei e alla sua famiglia, ma era lei che la stava rovinando a me. Quel pezzo di merda di un William Payne aveva mandato a puttane la mia famiglia, era ora di fargliela pagare, ma ho sbagliato preda fin dall’inizio, forse avrei dovuto puntare a quel coglione di un Liam, avrei potuto pestarlo a sangue davanti agli occhi di suo padre.. del resto però se oserò toccarlo posso sognarmi Clodia.. non mi perdonerebbe mai e non mi farebbe più avvicinare a lei e quel cazzuto di un riccio avrebbe sicuramente la meglio su di lei.

Fanculo a Clodia e alla sua fottuta bellezza e ingenuità!

Clodia’s pov

“Jul sono tornata stai bene?” Urlai appena sorpassai la soglia di casa, nessuna risposta.

Mi avvicinai alla sua camera, dormiva beata avvinghiata al peluche. La lasciai dormire, poi presi la macchina e andai da Liam, volevo stare con mio fratello.

“Clo.. sorellina sei tu!” Mi strinse forte.

“Ciao Liam, tutto bene?” Gli sorrisi.

“Ora si perché ci sei tu qua con me!” Mi sciolsi a quelle parole.

“Dai vieni entra, voglio parlare con te!”

“C’è William?”

“No lavora tutto il giorno!”

“Tu invece cosa fai nella vita?” dissi scherzando, ci accomodammo entrambi sul divano.

“Beh.. io vado all’università la mattina..”

“Davvero? Wow Liam sono orgogliosa di te e papà vuole?”

“Veramente non lo sa.. ti prego, non dirglielo, per ora preferirei evitare l’argomento con lui, pensa che sia una perdita di tempo e soldi..”

“E chi la paga?”

“Io.. la sera gareggio.. più vinco più porto a casa i soldi con cui mi pago l’università.”

“Oh.. ti ammiro molto Liam..”

“Parlami di te ora, odio essere al centro dell’attenzione!” Rise.

“Beh io andavo al college, ma.. diciamo che da quando mamma non ha più voluto pagarmelo ho mandato a fanculo tutto e sono andata a lavorare”

“Oh.. mi dispiace..” Era imbarazzato, si vedeva perché si stava massacrando le mani.

“”Massi tranquillo, molto meglio adesso diciamo” Gli feci un finto sorriso.

“Il pomeriggio sei libero o hai un’altra identità?” Scherzai, facendolo ridere e in poco sparì l’imbarazzo che si era creato.

“Solitamente dormo, ma visto che sei qua, ti va di fare un giro con il tuo fratellone?”

“Oh scusami, non volevo disturbarti, assolutamente no, devi andare a dormire, devi riposare, meglio che vado!”

“Hey calmati, ho già dormicchiato finita la sfida di stanotte, poi non riuscirei a dormire sapendo che mia sorella mi ha chiesto di uscire!”

“Allora come vuoi, ma se domattina dormirai sul banco non mi assumo nessuna colpa sia chiaro!” Ridemmo insieme, che bella sensazione.

Passai il resto del pomeriggio con lui, il tempo volò da quanto mi divertì.

Lo riaccompagnai a casa.

“Torna a trovarmi più spesso, mi sono divertito con te oggi, mi sono sentito spensierato, come un bambino piccolo!”

“Lo farò stanne certo, posso dire la stessa cosa!”

Rise, poi fissò un punto dietro di me e in un batter d’occhio si impallidì.

“Ciao Clo!” Mi abbracciò e si chiuse in casa, rimasi basita da quell’atteggiamento, anche se lo conosco da poco, so che non è da lui.

Mi girai e vidi un moro fare avanti e indietro vicino alla mia macchina.

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