Hermione's point of view
Feci ritardo quella mattina.
Maledii Grattastinchi per avermi tenuta a letto più del dovuto; corsi in aula di Trasfigurazione e con tutto rispetto e serietà consegnai le pergamene alla professoressa Mc Grannit.
Le chiesi scusa, per il mio comportamento infantile e lei sembrava aver compreso ciò che avevo provato in quel determinato momento, così dopo averle rivolto un sorriso tornai in camera.
Ginny mi era praticamente saltata addosso.
- Dai Herm andiamo ad Hogsmeade ci sta anche Harry! - disse con il suo faccino da innamorata persa
- Dai G lo sai che non mi va oggi. - dissi un po' scocciata
- Ma cosa c'entra Herm a te non va mai! - mi rispose frignando
Girai gli occhi e annuii.
Iniziò a farmi i capelli, li stirò con tanta pazienza cibo a farli diventare morbidi e lisci... non pensavo che i miei capelli fossero così lunghi.
Li intrecciò in una morbida treccia e la posò sulla mia spalla; mise un leggero strato di trucco sul mio viso e mi costrinse a mettere una gonna ampia di colore marrone scuro con una camicia bianca che ricadeva dolce sulle mie spalle.
Indossai il mantello e la cravatta rossa.
Mi guardai allo specchio e per la prima volta pensai di essere davvero carina.
Assieme ai miei amici, passeggiai per Hogsmeade mettendo il naso in ogni vetrina dove ci fossero libri o piume... avevo una passione segreta per esse.
Mi allontanai da loro con la scusa di andare ai Tre Manici di Scopa e andai al Ghirigoro per comprare una nuova piuma.
Alcune erano così belle ma erano talmente costose che non mi ci sarei potuta avvicinare.
Ne comprai una con i galeoni che i miei mi avevano lacciato...si beh... prima dell'ob.... scossi la testa violentemente e allontanai quel triste pensiero.
Uscii a passeggiare sotto quel sottile strato di neve che contornava i paesaggi rendendoli magici; mi trovai sul sentiero della Stamberga Strillante, una delle case più infestate del mondo magico o almeno così dicevano.
- Ciao Malfoy - dissi spontanea vedendolo passare accanto a me
- Ciao Granger - mi rispose con voce non ostile stranamente
Mi girai a guardarlo vedendo che mi guardava anche lui.
- Come mai qui? - mi chiese vedendo che ero sola
- Ho fatto un salto dal Ghirigoro e mi sono imbattuta qui - dissi quasi con un sorriso
- Sembri contenta... cosa hai comprato di bello? - mi chiese cordiale
- Oh in realtà una... ma perchè stiamo parlando? - chiesi ricordandomi che quello davanti a me era Malferret
Lui mi guardò in modo cupo e si avvicinò a me troppo velocemente.
Credevo mi avrebbe picchiata e invece l'unica cosa che sentii furono le sue labbra sulle mie.
Ci stavamo baciando.
Lui mi aveva baciata.
Spaventata da ciò che stavo sentendo e da ciò che era successo scappai via e corsi più lontano che potevo fino alla biblioteca di Hogwarts.
Appena mi sedetti per studiare lo sentii... il senso di tremenda colpa che provavo.
Sapevo che non avrebbe preso bene il rifiuto... oh ma che cazzo ho combinato?
- Piccola sudicia mezzosangue - disse scandendo parola per parola con tono di puro disprezzo
Quelle parole le sentii dritte nel cuore, ma le meritavo.
Alzai lo sguardo incontrando i suoi occhi che erano glaciali, vuoti, impassibili... facevano paura.
Mi insultò per lunghi minuti che sembravano ore fino ad andarsene sbattendo la porta così forte da far cadere dei libri sugli scaffali.
Stavo male, mi sentivo ferita e tremendamente in colpa per averlo ferito... provavo a scacciare quel pensiero ma tornava come se non volesse lasciarmi andare.
Andai in camera a testa bassa senza salutare nessuno e posi fine alle sofferenze addormentandomi.Draco's point of view
Ero stranamente contento quella mattina, infatti mi ero alzato di buon grado senza muscoli troppo tesi.
Sarebbe stata una giornata tranquilla.
Andai in bagno e accesi l'acqua bollente della doccia, avevo bisogno di staccare un po' dal mondo e quale modo migliore se non sotto la mia lussuosa doccia.
Misi il mio shampoo all'odore di menta tra i miei capelli e mi insaponai il corpo mentre sentivo Blaise che parlava del compito di pozioni.
Alla fine non ne ero preoccupato, il migliore indiscusso in pozioni del mio anno, a differenza di San Potter che non riusciva nemmeno a girare il contenuto nel calderone.
Presi la spazzola e il phon, lisciai i miei capelli e li sistemai a ciuffo nel modo più perfetto possibile.
Ammirai la mia pelle perfetta per poi tirare fuori la mia camicia bianca e i pantaloni neri eleganti della mia collezione.
Blaise mi prende sempre in giro per quanto mi curo, pff come se mi importasse.
Annodai la cravatta con fierezza davanti allo specchio, indossando adagiato il mantello di seta nera con lo stemma della mia casata cucito in argento.
Insieme a Blaise, Tiger, Astoria e Pansy passeggiavo per quelle noiose strade di Hogsmeade, è sempre tutto così monotono.
Beccai la grifoncina a ficcare il naso dentro la vetrina del Ghirigoro, allora curioso mi avvicinai per vedere cosa stesse guardando... scoprii la sua passione per le piume.
Mi fece quasi tenerezza il fatto che quelle più costose non le guardava nemmeno... presi la più bella del negozio tenendola incartata e nascondendola nel mantello.
Uscii dal Ghirigoro passeggiando nella neve, mi rilassava parecchio e in più non c'era quasi nessuno sul sentiero che percorrevo.
- Ciao Malfoy - sentii quella delicata voce salutarmi mentre passeggiavamo l'uno accanto all'altra
- Ciao Granger - risposi in modo pacato e non ostile come al solito
La guardavo e beccai il fatto che si fosse girata per guardarmi negli occhi.
- Come mai qui? - chiesi curioso vista l'assenza del Golden Trio
- Ho fatto un salto dal Ghirigoro e mi sono imbattuta qui - rispose accennando uno dei più bei sorrisi mai visti
- Sembri contenta... cosa hai comprato di bello? - domandai ricambiando quasi un piccolo sorriso
- Oh in realtà una... ma perchè stiamo parlando? - disse in tono leggermente sprezzante, non doveva farlo
La guardai con uno sguardo tetro e mi avvicinai a lei velocemente.
Vidi che aveva paura di me, forse pensava che l'avrei picchiata ma non metterei mai le mani addosso ad una ragazza, non a lei.
Spontaneamente la baciai.
Ci stavamo baciando.
L'avevo baciata.
Non sapevo bene cosa provavo, ma sentii un coniato di rabbia salire quando la vidi scappare via e correre lontana da me.
Ma chi cazzo si credeva di essere?
Ero infuriato, oltraggiato e non sapevo cosa provare.
Ma non riuscivo ad odiarla.
- Piccola sudicia mezzosangue - dissi scandendo parola per parola con tono di puro disprezzo
Sapevo che quelle parole l'avrebbero ferita.
La guardai con gli occhi erano glaciali, vuoti, impassibili... facevano paura.
La insultai per minuti che a me sembrarono infiniti per poi andarmene sbattendo la porta così forte da far cadere dei libri sugli scaffali.
Mi sentivo uno schifo per averle detto quelle cose, mi sentivo uno schifo per aver baciato una mezzosangue, mi sentivo uno schifo perchè infondo sapevo che mi era piaciuto.
Tornato in stanza trovai una lettera che mi fece gelare il sangue.
Mio padre voleva vedermi, il che significava tortura.
No davvero, tortura.
Passai le 6 ore più struggenti della mia vita in quella camera delle torture, a destra infondo al corridoio.
Varcai la soglia della porta stremato, non mi reggevo e caddi per terra ormai distrutto.
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Se solo avessi guardato oltre
RomanceDraco Malfoy, il sogno proibito di ogni ragazza. Alto, biondo, occhi color tempesta, alone di mistero avvolto nella sua persona e il suo carattere impassibile che avrebbe fatto cadere ai suoi piedi chiunque, se non per amore per timore. Passato burr...