Capitolo 3

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Rachel venne portata nella sua grotta da due figli di Apollo ancora nel più completo silenzio.

Chirone si schiarì la gola, battè nervosamente gli zoccoli e disse:
"Gentilmente, i capocabina, i centurioni e i pretori con me alla casa grande, il resto dei semidei nelle proprie cabine a dormire!"

La sala scoppiò in sussurri, sedie che strisciavano e passi.

"Tse, ma tu guarda" borbottò il signor D prima di scomparire in una nuvola viola dall'odore dolciastro

"Forza, Beth, andiamo.."mi sussurrò Audrey alzandosi
Mi riscossi dai miei pensieri e annuì, alzandomi.

Guardammo i nostri amici, in un muto saluto, e prendemmo due strade diverse.

Arrivammo alla casa grande e ci unimmo al resto dei nostri compagni, seduti intorno al tavolo da Ping pong, in un silenzio tombale.

"Era una nuova grande profezia?" domandò incerto Jason Mclean

Non avevo mai conosciuto Jason Grace, ma nella nostra Arena c'era una sua targa, con una foto, e al campo di Giove c'era una sua effige, quindi posso dire con certezza che le tre Parche erano state delle grandi bastarde a dare a quel povero ragazzo lo stesso aspetto del grande eroe di cui sua madre era innamorata.

Chirone agitò la coda, a disagio.

"Non è nella mia natura essere pessimista, ma credo si.."rispose
"Rachel sta riposando ora, ed è stata così distrutta solo dopo aver declamato la profezia dei sette..abbiamo buone ragioni per credere che questa sia la terza."

Mi voltai verso Audrey, e le strinsi la mano, prima di parlare.

"E parla di me, non è vero?" dissi sicura

Era tutta la giornata che mi sentivo qualcosa addosso, poi il verso 'con la notte' aveva confermato tutto ciò che sentivo.
Speravo che Chirone scoppiasse a ridere e mi dicesse: "Tu? Sentite questa!" e invece mi guardò con dispiacere e se ne uscì con un:
"A quanto pare le Parche hanno deciso così.."

Sospirai pesantemente e annuì. Si, erano proprio delle bastarde.

"E 'il figlio della civetta, il mare in tempesta'?" chiese Jackson Lee, capo della cabina di Ermes

"Magari parla di un figlio di Atena e di uno di Poseidone, come l'ultima volta"riflettè Ezra

Nessuno più parlò.

Poi il comportamento strano di quel giorno di Luke, mi folgorò all'istante.
Spostai lo sguardo su di lui e dissi, riluttante:
"Tu lo sai a cosa si riferisce, non è vero Luke?"

Era rimasto in silenzio e immobile da quando Rachel aveva parlato, e ,per la prima volta da quando eravamo entrati, si mosse guardandomi negli occhi, lanciandomi un occhiataccia così simile a quella della madre che mi sembrò di avere difronte Annabeth Chase, e annuì cauto.

"Te lo senti da giorni, sapevi che stava arrivando qualcosa, e sapevi che tu ci saresti finito dentro con tutte le scarpe" continuai scaldandomi un po'

"No!" esclamò Amelia terrorizzata all'idea che suo fratello si imbarcasse in un impresa
Esperanza le afferrò prontamente la mano.

"Il dono della previdenza, prima della nascita di Apollo, faceva parte della sfera di competenze di Poseidone, potrebbe essere che tu abbia delle sensazioni o sogni particolari" disse Chirone

"So che parla anche di me, questa profezia" disse Luke con tono freddo e distaccato

"No! No!" esclamò Amelia

Nessuno degli altri parenti di Luke proferì parola, sapendo già che sarebbe stato uno spreco di ossigeno.

"Tu lo sai! Le conosci le storie di mamma e papà!" esclamò la sorella
"Non te lo permetteró!"

"Io devo farlo, lo sai anche tu che non riesco può raggirare una profezia" disse Luke

Già l'idea di partire con Luke mi faceva venire il vomito ma, ora, mi stava stancando sul serio con questa messinscena famigliare.

Amelia respirò profondamente
"Sei vai tu vado anche io"disse infine

Cloe Jordan la fulminò con gli occhi blu elettrico, cosa possibilissima visto di chi era figlia, e poi parlò:
"Due discendenti di uno dei tre pezzi grossi in una sola impresa? Sarebbe un suicidio"

"Cloe ha ragione" notò Chirone

"Chirone!"esclamò Amelia, esterrefatta che il centauro non stesse dalla sua parte

"Ma serve comunque un altro componente" aggiunse Chirone

Luke guardò i suoi cugini come a sfidarli a venire a rischiare la vita con lui.
Per sua fortuna, o sfortuna, nessuno dei suoi parenti parlò, capendo la natura della sua occhiataccia.

"Io, vengo io" disse Maya

"Sono figlia di Bellona, sono cresciuta con le amazzoni e le cacciatrici" disse composta
"Sono arrivata al campo di Giove e sono diventata la miglior legionaria, assicurandomi il posto di pretore a soli quattordici anni e mezzo, solo sei mesi in più del pretore più giovane della storia"

"E soprattutto: sono romana"
"Vi servono il rigore e la disciplina romana" concluse

Poi si voltò verso il suo compagno, scambiandosi un muto discorso, segreto a noi estranei a quella relazione così intima.

"Va bene" rispose Chirone

"Partirete domani all'alba, con Argo che vi porterà in città, e andrete verso est"
"Avete tempo fino alla luna nuova per trovare ciò che cercate e riportarlo agli dei"

"Cioè sedici giorni precisi da domani" preciso Alexandra

Mi morsi la lingua per trattenere una risposta piccata.

"Prego, la riunione è sciolta"concluse Chirone

Tutti si alzarono, tra sussurri e silenzi che dicevano più di mille parole.

Esperanza strinse il suo ragazzo in un abbraccio stretto e si vedeva che cercava di rimanere calma per lui, e Amelia guarda il fratello con un occhiata assassina.

Maya e Sebastian uscirono parlando fitto fitto con i centurioni della seconda e prima coorte.

Io rimasi seduta, con lo sguardo fisso, con tutto intorno a me che andava a rallentatore.

La mattina dopo sarei dovuta partire, per una missione, con una delle persone che più non sopporto. Di certo non ero brava con la spada come Percy Jackson o Jason Grace o intelligente come Annabeth Chase e non possedevo la lingua ammaliatrice di Piper McLean e loro se la erano cavata per un soffio.

Come avrei fatto io?

Molto probabilmente non avrei mai più rivisto mia madre, nè Audrey, nè Jasper, nè Vic, nè Liam nè tutte le persone che amavo.

Molto probabilmente sarei morta.

Angolo autrice:
E su questa nota felice si chiude il terzo capitolo.
Sappiamo chi partirà in missione! Cosa ne pensate di Maya? Io non vedo l'ora di scrivere la sua backstory.
Ah e se vi chiedete perché Beth conosca bene e di persona i sette, ho immaginato che tutti li avrebbero conosciuti, visto l'affluenza con cui, i nostri eroi, avrebbero frequentato i due campi.
Che ne pensate di questo capitolo❤️

The fire of power || Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora