Capitolo 2

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Vic e Audrey fulminarono con gli occhi Jasper.

"Scusa, non volevo" disse Jasper

Non risposi, continuai a guardare l'oceano, striato di rosso, evitando il loro sguardo. Conoscendoli, sarebbe stato uno sguardo di compassione.

"Dai, Elisabeth, perchè non gli racconti di oggi? Di come siamo andate in giro per il campo a preparare tutto" mi disse Audrey cercando di cambiare discorso

"Scusa, mi è passata la voglia di ridere" dissi alzandomi

La conchiglia risuonò fino alla spiaggia e mi avviai verso la mensa, senza aspettare i miei amici.

Arrivai difronte all'edificio, che brulicava di persone che portavano maglie arancioni e viola, tutti che parlavano e ridevano, felici di stare insieme.

"Buonasera semidei!" esclamò Chirone

Le pareti della mensa tuonarono sotto l'urlo di unione di greci e romani.
"Diamo il bentornato ai nostri amici romani che rimarranno qui per qualche giorno" continuò il Centauro

"E seguiranno giorni di festa! Costellati di giochi, gare, falò e banchetti!"

I semidei urlarono in assenso.

"Per ora godiamoci la cena e ringraziamo gli dei" sorrise benevolo Chirone
"Solo per questi giorni, come è di tradizione, è consentito sedersi in tavoli misti!"

Rimanemmo in un silenzio tombale, sperando di non essere fulminati da Zeus.

Quando passò abbastanza tempo da essere sicuri di non morire per quell'affronto, esclamammo contenti.

"Buon appetito!" concluse Chirone

Ci fu un fracasso di persone che si spostavano, prendendo posto, e di chiacchiere.

Mi sedetti al mio solito tavolo, pregando di avere un po' di solitudine.

"Possiamo sederci?" mi chiese una voce

Alzai lo sguardo e vidi i miei tre amici e Liam, un figlio di Apollo.

Annuì in silenzio e li lasciai prendere posto.

"Scusami, non avrei dovuto fare quel commento" mi disse Jasper, mentre si sedeva al mio fianco

Scossi la testa.
"Scusami tu, non avrei dovuto reagire così male, dovrei farmene una ragione e basta" dissi mettendo una mano sulla sua e confortandolo

"Che bello quando facciamo pace!" sorrise Liam sistemandosi i capelli biondi

"Come mai non sei con i tuoi miliardi di fratelli e sorelle?" dissi sorridendo

Liam mi piaceva, era a posto, ma quando il Campo Mezzosangue e il campo di Giove si univano, venivamo circondati dai figli di Apollo.

Liam trattenne una risata e poi si voltò verso Victoria.
"La mia ragazza è qui e io sto con i miei fratelli?" disse retorico
"Neanche per la lira d'oro di mio padre!" esclamò prendendo la mano alla figlia di Fortuna

Victoria arrossì violentemente e Liam sorrise ancora di più quando la vide emozionarsi.

Sorrisi appena.

Al tavolo iniziarono tutti a chiacchierare ma, al momento, avevo poca voglia di parlare. Perciò i miei occhi, e la mia attenzione, si spostarono per tutta la sala.

Notai che al tavolo con Chirone era presente il signor D, visto che era un'occasione formale, c'era anche Rachel Dare, il nostro oracolo, e i due pretori della dodicesima legione.

Maya, il pretore donna, era molto carina, la coda tirata le dava un'aria più matura benchè non avesse neanche sedici anni. Inoltre era molto composta e spruzzava da tutti pori regalità e serietà, nonostante la giovane età.

Sebastian, al suo fianco, era molto più alto e la pelle molto più chiara di quella di Maya. Ma i capelli ricci e gli occhi scuri tradivano la sua discendenza mediterranea, tipica di chi vive da generazioni a Nuova Roma.

Spostai lo sguardo sui vari tavoli fino ad arrivare a quello dei figli dei sette, dove incrociai gli occhi di Luke, che mi guardava già da prima a quanto pare.

Ci fissammo a vicenda per poco, poi lui distolse lo sguardo, regalando attenzioni a Enea Levesque-Zhang, seduto accanto a lui, e alla sua ragazza, Esperanza Valdez (si sì, discendente diretta dei titani, super bella e intelligente, dai capelli setosi, i tratti ispanici, con un cervello da far paura e bla bla) che stavano intavolando un discorso.

Quelle iridi grigi e verdi mi rimasero impresse a fuoco nella mente, fino a quando Audrey non mi riportò alla realtà.

"Dovresti smetterla di avere tutto questo risentimento nei loro confronti" dissi

"Non ho risentimento, sono loro che si credono chissà chi"risposi distogliendo lo sguardo e tornando alla mia fetta di carne

"Guarda che non è vero, Ezra è il nostro capo cabina ed è apposto" disse Liam riferendosi a Ezra Di Angelo-Solace, figlio di Apollo
"Idem per Josephine e Esperanza Valdez, quelle due sono due geni e costruiscono cose pazzesche" 

"Finchè Jo non le fa andare a fuoco, ma questa è un'altra storia"

"Enea e Sammy Levesque-Zhang sono legionari perfetti e Sam si prende cura dei pegasi e degli unicorni come nessuno riesce a fare" aggiunse Jasper

"E i gemelli Mclean-White, Jason e Andromeda, sono i centurioni della mia coorte, la terza, e sono grandiosi" disse Victoria

"E al contrario di ciò che pensi tu, a me, Amelia e Luke Chase Jackson piacciono" concluse Audrey

Storsi il naso e tornai a guardare il tavolo di quei pompati, incrociando, ancora una volta, gli occhi di Luke, che distolse subito lo sguardo.

Gli occhi mi rimbalzarono da Caroline Curt, fidanzata di Enea, a Jackson Lee, perfetto ragazzo della porta accanto per la perfetta ragazza della porta accanto: Andromeda; a Theo Pace, discendente di Atena grande amico di quelli lì, poi a Cloe Jordan, la figlia di Zeus fidanzata con una discendente di Atena e Poseidone, Amelia Jackson.

"Sapete se Theo Pace ha..beh, altri gusti?"sentì domandare da Jasper

"Mh, dichiarato non è dichiarato, e comunque a me non sembra gay" rispose Audrey

"A quanto pare a una mezza storia con Jo Valdez" disse Liam

Molto probabilmente, a questo punto, Jasper storse la bocca. Non lo vedevo ma lo conoscevo abbastanza da sapere come reagisse a qualunque cosa.

"Beh almeno non ci ho fatto una figuraccia provandoci, salerebbe stato imbarazzante." disse

A quel punto risero tutti, ma io continuavo a guardare quel tavolo.

A un certo punto Luke si alzò ,così veloce da far cadere la sedia per terra, fissando il tavolo di Chirone.

Ben presto la mensa si ammutolì e tutti spostarono lo sguardo su Rachel Elizabeth Dare che era diventata tutta rigida e dalla bocca e dagli occhi fuoriusciva fumo verde.
Quando parlò la sua voce assunse tre timbri diversi:

"Con la notte e il figlio della civetta, il mare in tempesta.
Entro la luna nuova questo dovrà accadere e a est si dovran mantenere.
Gli dei saran calpestati e a voi il dover di salvare il loro potere"

Poi cadde il silenzio.

Nessuno proferì parola difronte a quella che, molto probabilmente, era la terza grande profezia nel giro di trent'anni.

Angolo autrice:
Ed ecco il secondo capitolo.
Non abituatevi all'uscita di un capitolo al giorno, lo sto facendolo solo perché ho già i capitoli scritti😂.
Scrivetemi se vi è piaciuto questo capitolo❤️

The fire of power || Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora