No regrets

7. Ti va di parlare un po?

Nathan's pov:

Sono passate due settimane dal mio arrivo a Londra. Due settimane davvero tanto intense, non lo posso negare.
Mi sono fatto un gruppo di amici, sono davvero molto simpatici.
Ho legato soprattutto con Tommy, il suo carattere spumeggiante è il punto forte del gruppo, con lui ci si diverte sempre; Andrew è molto riservato, molto più serio di Tommy, non dà molta confidenza subito; Naomi è...non lo so neanche io, sembra quasi una ragazza dei fiori, avete presente quelle ragazze legate alla natura, sempre vestite con colori vivaci, sempre peace&love? Ecco lei è così; Ally è la ragazza con cui sono uscito due venerdì, solo noi due, veri e propri appuntamenti. Devo ammettere che è molto bella ed anche molto intelligente; infine c'è lei...Elyza. Non so cosa pensare di lei, amo stare in sua compagnia, adoro andare i giorni in palestra, amo allenarmi con lei e il fatto che sia felice convinta di avermi battuto a box, amo stuzzicarla, adoro vederla arrabbiata per qualsiasi cosa, adoro il suo modo di pensare. Mi piace quasi tutto di lei. Non avrei potuto chiedere persona migliore.

Spengo il Bluetooth delle cuffie e metto il telefono in carica.
In questo momento sono le 02.00am, ne io ne Elyza dormiamo, tutti e due stavamo ascoltando la musica. I suoi gusti musicali sono completamente diversi dai miei: io ascolto solo musica inglese e rigorosamente rock, lei ama la musica spagnola.
Mi giro verso di lei e vedo che sta guardando il soffitto.
"Tutto bene?" le chiedo girandomi completamente verso di lei.
"Sì, perché?"
"Mi sembri pensierosa...se vuoi parlare io ci sono, di me ti puoi fidare." Le dico.
"Non penso che sia possibile confidarmi con te..." risponde sospirando.
"Non ti mangio mica!" Scherzo.
"Ci tieni proprio così tanto?" Chiede alzandosi a sedere sul letto.
"Mi farebbe piacere." Dico alzando le spalle. Ormai sono seduto anche io.
Si alza dal letto e si mette seduta di fronte a me.
"Diciamo che mi manca una persona..." sussurra abbassando la testa.
So che non mi dirà mai chi è, deve essere lei a dire 'glielo posso dire'.
"Qualcuno di importante?" Le chiedo.
"Si, cioè no."
"Si o no?" Chiedo ridendo.
"Dipende." Risponde.
"Non puoi fare qualcosa? Magari incontrare quella persona?"
Alza la testa di scatto, mi guarda dritta negli occhi e non dice nulla.
Forse ho detto una gran cazzata...
"Mi rimangio tutto quello che ho detto." Dico alzando le mani in segno di resa.
"Odio il fatto che mi manchi, perché provo tanto odio per lui." Ammette.
"A volte bisogna mettere l'odio da parte." Le consiglio.
"Non è facile."
"Lo so."
Restiamo in silenzio per qualche minuto e poi decido di spezzare il silenzio.
"Ally è davvero simpatica e anche molto carina." Ammetto passandomi una mano tra i capelli.
"Lo so, però stai attento." Mi avvisa.
"Da cosa scusa?" Le chiedo.
"Le voglio un bene dell'anima però io la conosco molto bene, non è tipo da relazione, non rende a voler quello."
"Grazie." Le dico.
"Prego." Risponde.
Non ho intenzione di chiudere la conversazione qua, voglio parlare di più con lei, ho bisogno della sua voce.
Aspetta cosa?
"Qual è il tuo colore preferito?" Chiedo, aprendo un argomento totalmente a caso.
"Cosa?" Chiede ridendo.
"Parliamo un po', voglio conoscerti meglio." Ammetto.
"Verde." Ammette.
"Pensavo il rosa, colore classico da ragazza..." scherzo.
Mi guarda fisso negli occhi e dice "verde speranza".
La guardo anche io e non posso non sorridere.
"Il mio è il bianco" dico.
"Bianco perché...?"
"Tranquillità, pace..." dico chiudendo gli occhi.
La sento muoversi, si è avvicinata; le sue gambe sono attaccate alle mie.
Continua a guardarmi.
"Prima non pensavo solo a quella persona..." ammette e continua a guardarmi.
"A che cosa pensavi?" La stuzzico.
"Così non ce la faccio più, non posso più fingere." Dice.
"Che succede?" Le chiedo.
"Non è giusto."
"Chi lo ha deciso?"
"I nostri genitori."
"Te ne frega qualcosa?" Le chiedo.
"No."
Non resisto più. Ho bisogno del suo contatto.
Mi avvicino, le prendo il viso tra le mani e la bacio.
È da tanto che lo volevo, da quando si è ubriacata e ho dovuto portarla in braccio.
Pensavo di trovare Elyza in Ally, ma no; sono simili, ma non sono la stessa persona.
Porta una mano sul mio petto, come per spingermi, ma io la stringo ancora più forte.
E bene si, anche i ragazzi possono sentire le farfalle nello stomaco, come me adesso.
Mi stacco lentamente da lei dopo il bacio, ho fatto un bel pasticcio...
Da quando ha iniziato a guardarmi negli occhi, in quel minuscolo istante, ho capito che non posso fare a meno di lei. Forse ho frainteso tutto.
"Cos'era...insomma...cosa significa?" Chiede.
Non dico nulla.
Non so cosa dire.
Complimenti...
"Tu lo sai che tutto questo è un grosso sbaglio vero?" Continua alzandosi dal letto.
"Perché?" Chiedo.
Non mi risponde, ma inizia a camminare per la stanza con le braccia incrociate.
"Ally non dovrà mai saperlo. Cavolo, che gran pasticcio." Continua.
"Io non la penso come te. Visto da fuori può sembrare ciò, ma dentro di te?"
"Ma cosa c'entra adesso?" Chiede.
"C'entra tanto invece, a me non importa degli altri, voglio solo capire te." Ammetto.
"Anche se a te non interessa, non deve essere per forza la stessa cosa per me."
"Lo so, ma tu che cosa provi?"
Tace. Non dice una parola. Forse sta pensando.
"Non lo so...è tutto così confuso." Ammette e finalmente si ferma a sedere.
"Non voglio rovinare questo ultimo mese, poi lei andrà per un anno in America...non posso." Pensa ad alta voce.
Non la penso come lei...quando mai. Io alla sua non ho promesso un anello, una casa e dei figli, usciamo insieme e ogni tanto ci baciamo. Non le ho mai chiesto di stare insieme. Alla fine non c'è nulla di sbagliato. Non dico nulla di ciò che penso...non voglio peggiorare la situazione.
"Elyza, te lo chiedo solo un'altra volta, tu cosa provi?" Le chiedo guardandola negli occhi.
Si gira lentamente e poi dice "Non voglio che le mie emozioni siano ostacolate."

Spazio autrice:
Hiii💙 come state? Scusate l'assenza, è stato un periodo particolare...
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Azzu 💘