Uno in più

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La mia sveglia suona, e mi stona i timpani. Con poca voglia mi alzo dal letto e vado a lavare i denti, indosso una felpa larga, prendo il mio MacBook e mi siedo sul letto. Faccio scuola da casa; avere un padre così tanto famoso non aiuta. Sono stata io stessa a proporre ai miei genitori la scuola "privata" perché chiunque vuole essere mio amico lo fa solo perché sa chi mio padre sia.
Ho quasi finito e mentre faccio un test di italiano qualcuno bussa alla porta.
Tony: <hey Tesoro>
Y/n: <ciao pà, dimmi>
Tony: <quando finisci vestiti e vieni in sala riunioni, oggi si unisce a noi una persona>
Guardo mio padre incuriosita.
Y/n: <che intendi? Un nuovo avengers? Chi è>
Tony: <so che può sembrarti strano, ma lui sembra cambiato e Thor ci ha promesso che non ci tradirà...> non lo lascio finire e mi alzo di scatto
Y/n: <NO. Non dirmi che Loki sarà uno di noi. Papà scherzi vero? È il Dio dell'Inganno. E abbiamo anche avuto un mega scontro con lui, che ti passa per la testa?>
Tony: <fidati tesoro, lo so che sei arrabbiata, ma io so quello che faccio.> chiude la porta e se ne va. Dio, non posso crederci, quel tipo mi irrita tantissimo, è l'opposto di Thor, e non capisco a cosa possa servirci.
Termino il test e mi cambio. Ogni volta che guardò la mia gigantesca cabina armadio il mio umore si solleva. Ma probabilmente dovrò indossare la mia tuta, che è il mio "costume" quando combatto. È verde e molto aderente, ha due tasche lunghe, dove ci sono le cosce,per i miei coltelli, e altre piccole tasche lungo le gambe. Metto la cintura nera e gli stivaletti (altrettanto neri). Esco e vedo Peter appoggiato al muro fuori camera mia
Y/n: <Hey Pet, che ci fai qui?>
Peter: <ti stavo aspettando, andiamo?>
Annuisco e prendiamo l'ascensore. Arrivati al piano della sala riunioni vedo Nat e Wanda venirmi in contro.
Natasha: <so cosa ne pensi di questa cosa, anche io non sono tanto d'accordo.>
Wanda: <suvvia, state tranquille, tuo padre sa quello che fa y/n> mi sorride
Y/n: <già, sembra di sì>
Arriva Steve e guarda Nat con la coda dell'occhio. Sono una grande fan di loro due, come coppia, e probabilmente fingono di non provare niente l'uno con l'altro perché sono entrambi orgogliosi.
Steve: <ragazze.> annuisce a mò di saluto.
Y/n: <buongiorno> sorrido a Steve e faccio l'occhiolino a Nat. Wanda ride e Peter è palesemente confuso. Arriva mio padre seguito da Visione, Strange e il resto della squadra. Ci sediamo e Thor arriva insieme a Loki.
Per quanto possa essere uno stronzo è molto attraente. Ovviamente non mi ci metterei mai, nel senso non lo.. perché sto pensando a queste cose.
Osservo Thor e lui si siede vicino a suo fratello. Mio padre inizia a parlare e tutti sembrano interessati al discorso, ma io sono particolarmente distratta, non voglio ascoltare niente perché non sono d'accordo con quello che stanno facendo, così ammiro la mia bellissima città dalla finestra, mi soffermo spesso a pensare a come io sia stata fortunata ad avere una vita così.
Mi sento osservata, e mi guardo in torno; Loki ha lo sguardo puntato su di me, mi mette un po' d'ansia, i suoi occhi color ghiaccio mi scrutano con costanza, non so ne perché ne cosa fare, mi limito ad abbassare lo sguardo.
A quanto pare la riunione è terminata, mi alzo e cerco di avvicinarmi a Nat e Wanda, ma mio padre mi chiama.
Tony: <Y/n puoi venire qui un secondo?>
Annuisco e mi avvicino, Thor e Loki sono vicino mio padre,
Y/n: <dimmi pure>
Tony: <Dovresti mostrare la stanza a Loki, è situata nello stesso piano in cui sta la tua.>
Oggi mio padre non mi sta aiutando.
Y/n: <non sono una concierge Papà..>
Tony: <certo che non lo sei, ma sei l'unica che non ha conosciuto Loki quindi và e parlate un po'.> mi porge una chiave elettronica e fa cenno di andare, osservo Loki, mi stava guardando, di nuovo.
Y/n: <d'accordo, seguimi> dico schietta.
Mentre camminiamo c'è silenzio, immaginavo andasse a finire così, sono molto a disagio.
Loki: <ci sono abituato, sai?> dice con tono basso
Y/n: <uhm.. a cosa?>
Loki: <ad essere odiato da chi non mi conosce> mi fermo di colpo. Come osa dire ciò. Impulsivamente lo spingo verso un muro e lo blocco col mio braccio contro il suo collo. È molto alto è devo stare sulle punte.
Y/n: <senti, non sono una stupida, ne una piccola mocciosa viziata come tutti pensano, se credi di potermi prendere in giro con i tuoi trucchetti da dio te lo scordi, non giudico le persone senza conoscerle, ma ho visto con i miei occhi cosa hai combinato proprio qui. Non dimentico.> mi allontano e continuo a camminare, lui sembra solo divertito, che urto.
Loki: <bel caratterino, tutta tuo padre.> afferma con tono ironico.
Arrivati a destinazione gli mostro camera sua, è l'unica libera in questo piano, ed è mediamente grande, non se la merita...
Gli consegno la chiave ma mi guarda storto,
Loki: <sono un ospite appena arrivato, vuoi sul serio che io apra la porta?> spero stia scherzando, ma dato che non voglio attaccare discorsi inutili lo guardo male a apro la porta.
Gli riconsegno la chiave e mi allontano.
Lui sembra fregarsene e si chiude dentro

Loki and i Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora