Ciao ragazze/i, perdonate la discontinuità nella pubblicazione dei capitoli; spero presto di riuscire ad inserirne almeno uno a settimana...buona lettura!♥
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Arrivati davanti ad un sontuoso palazzo, costruito interamente con mattoni di terracotta, i viaggiatori smontarono da cavallo e, pochi attimi dopo, furono accolti da una gran folla.
Numerosi servi si radunarono davanti a loro, così come persone elegantemente vestite e tutti si chinarono davanti al Faraone, in silenzio.
Dopo che questo fece un gesto con le mani, in segno di benevolenza e benedizione, si alzarono; una bellissima donna si avvicinò ad Atem, facendo una piccola riverenza prima di parlargli.
Una cosa che Mana notò subito fu come l'espressione di Atem fosse insolitamente seria, così come la sua accoglienza a palazzo fosse stata molto più formale rispetto a quella ricevuta dal popolo.
Joey, vedendo come la ragazza appariva immersa nei propri pensieri ed osservasse con troppa perplessità la scena dinanzi a lei, le si avvicinò e le parlò all'orecchio, facendola sussultare, dicendole:
"Come puoi vedere anche il Faraone ha due facce, come ogni monarca; benché sia un uomo di buon cuore ed un ottimo amico, ci sono dei momenti in cui deve mostrare la propria posizione."
A conferma di ciò, due ragazze, dalla pelle scura ed adornate di seta ed oro, si avvicinarono al Signore d'Egitto senza osare guardarlo negli occhi e, su un cuscino di raso rosso, gli porsero il copricapo Nemes; questo, venne poi apposto sulla testa di Atem dalla donna con cui conversava precedentemente, la Gran Sacerdotessa Iside.
"Mio Signore, siamo felici siate tornato...ma, di grazia, spieghereste la ragione della presenza di questi stranieri?" domandò Iside, puntando i suoi occhi felini color della pioggia sui centurioni alle spalle di Atem e, in particolare, soffermandosi lungamente su Mana, la quale si sentì particolarmente a disagio.
"Cara amica mia, è successa una grave disgrazia mentre ero a Roma..." iniziò Atem, sistemandosi con un sospiro il copricapo, in modo da nascondere la chioma multicolore; anche se, di fatto, odiava doversi agghindare, sapeva che l'aspetto tenuto a palazzo avrebbe o meno suscitato rispetto nei propri confronti e, ora più che mai, doveva apparire forte e sicuro di sé.
Appena i servi di palazzo si occuparono cavalli degli stanchi viaggiatori, i soldati romani furono invitati a seguire quelli egizi e, Joey, salutò la giovane principessa con un occhiolino ed un sorriso furbesco, facendola arrossire e sbuffare.
Sentendosi improvvisamente spaesata e intimidita dal nuovo contesto, prese a camminare di fianco a Mahad, dietro Atem ed Iside, mentre si facevano largo tra la marea di persone ancora profondamente chinate; solo alcuni di essi, elegantemente vestiti ed ingioiellati, si alzarono e seguirono il gruppo, pur rimanendo in completo silenzio.
Come Mahad avrebbe spiegato in seguito a Mana, nessuno poteva rivolgere per primo la parola al Faraone, fatta eccezione per alcuni stretti consiglieri fidati tra i quali lui e Iside.
Arrivarono dopo numerosi scalini all'interno di una splendida stanza, molto diversa da quella del trono di Roma: sollevando lo sguardo Mana rimase abbagliata dalla bellezza degli affreschi che adornavano le pareti, in un effluvio di color azzurro e oro; enormi colonne portanti, completamente incise di geroglifici, erano apposte ai lati della sala ed un grande trono d'oro, imponente ed in qualche modo intimidatorio, faceva da padrone nella metà posteriore della sala.
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Parlami di un amore impossibile (Atem x Yugi)
Chick-LitCosa accadrebbe se, nell'Antica Roma, il giovane principe ereditario si innamorasse di un uomo? E, in particolare, del più potente alleato dell'Impero, l'affascinante Faraone d'Egitto?