Cap.8 In cerca di vendetta

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Dopo lungo tempo, i fragorosi applausi finalmente cessarono e Yugi, imbarazzato e rosso di modestia, poté coprirsi con una pesante pelliccia di lupo e sedersi di fianco a Mana.

"Oooh! Sei stato bravissimo, Yugi!" gridò entusiasta la ragazza, prendendo immediatamente a sballottarlo per le spalle.

L'Imperatrice la ammonì con lo sguardo e dovette fermarsi, benché, di nascosto, lei continuasse a punzecchiare con il gomito il fratello, sussurrandogli all'orecchio con malizia.

"Avresti dovuto vedere la faccia di Atem! Oh, si sarà mangiato il fegato!" indicò l'egiziano, ancora bloccato in ogni movimento, mentre veniva leggermente scosso per il braccio da Mahad, visibilmente apprensivo.

Yugi rimase a bocca aperta alla vista del Faraone, con un'espressione talmente turbata in volto.

Appena i loro sguardi si incontrarono, per un secondo, Yugi si trovò a trattenere il respiro; c'erano così tante emozioni in quegli occhi ametista, talmente scuri, in quel momento, da apparire neri.

Il principe dovette fare uno sforzo, per interrompere il breve contatto, portando la sua attenzione al padre, che si apprestava a parlare.

"Miei signori e mie signore..." iniziò, alzandosi, con un cenno di inchino "...direi che il nostro Yulius Aurelio è stato molto bravo, non trovate?" la folla scoppiò in grida gioiose di approvazione, prima di essere zittita dall'Imperatore, che alzò la mano, benevolente, perché gli consentissero di proseguire.

"Ebbene, il Dio Apollo e tutti i Magnifici del Pantheon ci hanno benedetti questa notte; nella quale, mio figlio, il vostro futuro Signore, è finalmente diventato un uomo!" il pubblico entusiasta era già pronto a riprendere i festeggiamenti, quando il sovrano, inaspettatamente, continuò a parlare.

"Ma..." fece una pausa ad effetto, facendo cenno a due persone tra la folla, di raggiungerlo vicino al trono. Mana e Yugi si guardarono confusamente; non avevano mai visto quei due prima d'ora.

"...cosa sarebbe un grande uomo, senza una grande donna?"

"Oh, no..." sussurrò appena Yugi, terrorizzato, stringendo forte la mano della sorella.

Sapeva cosa sarebbe accaduto.

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Atem era riuscito a ridestarsi, sotto le tormentose pressioni di Mahad; a volte, pensò il Faraone, si comportava come una mamma.

Provando a prestare attenzione alle parole dell'Imperatore, notando come la maggior parte delle persone si scambiasse sguardi stupiti; vide una figura nota avvicinarsi ad Augusto: era l'anziano malevolo che aveva visto conversare con il Sovrano al Mercato Centrale e, di fianco a lui, una giovane donna dall'aria impacciata.

Questa, indossava una casta tunica bianca, a coprirla sino alle caviglie; sul capo portava un velo ricamato, dal quale si potevano intravedere delle lunghe ciocche bionde; i suoi occhi, blu oltremare, erano velati di paura ed incertezza.

"...cosa sarebbe un grande uomo, senza una grande donna?"

Atem trattenne il respiro, sentendo il suo cuore andare in frantumi; soprattutto quando, poco dopo, l'Imperatore quasi costrinse il figlio ad alzarsi e prendere la mano della donna; annunciò ufficialmente che sarebbe stata la sua futura sposa, entro il prossimo plenilunio.

Tutti acclamarono la nuova coppia regale, tornando ad applaudire come folli; tutti si abbracciarono per la gioia e potevano essere visti popolani ed aristocratici brindare insieme, per quella meravigliosa notizia.

Mahad, si voltò immediatamente verso il Faraone, per trovarlo incupito ed abbattuto, che fissava il pavimento stringendo forte i pugni; prima che potesse fermarlo, Atem corse a grandi passi fuori dal portone, facendosi largo a strattoni tra la folla. Sentì il suo respiro farsi sempre più profondo e veloce, scendendo di corsa i numerosi scalini del palazzo, per poi girare l'angolo dove, lontano da occhi indiscreti, poteva dare sfogo al proprio dolore.

Parlami di un amore impossibile (Atem x Yugi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora