Others can't understand my pain

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*PORTO SICURO, 1 ANNO DOPO L'INCENDIO FINSALE, GIORNO DOPO L'INCIDENTE NEL BOSCO*

I ricordi della sera prima mi vennero in mente e la curiosità mi investì. Chi era quella persona che mi aveva attaccata? Ma la cosa che mi incuriosiva di più erano i suoi capelli.

Mi sentivo un idiota, voglio dire, quante persone avevano i capelli biondi nel mondo? Tantissime, ma la verità era che io non avevo mai smesso di sperare, cosa che serviva solo a farmi deprimere di più.
"Sei sveglio!" urlò Minho praticamente saltandomi addosso seguito a ruota da Galli.
"Cristo santo non puoi capire quanto ci siamo preoccupati" continuò il mio migliore amico
"Ehy ragazzi sto bene davvero, come avete fatto a trovarmi?" chiesi. Cercavo di a sembrare indifferente ma in realtà ero preoccupato dal fatto che avessero trovato il mio nascondiglio segreto.
"Stavamo festeggiando quando ci siamo accorti che non c'eri. Ti abbiamo cercato tra la folla, in camera nostra, in spiaggia ma niente. Allora siamo venuti nella foresta, e ti abbiamo trovato a terra privo di sensi" mi spiegò Galli
"E adesso ci racconti tutta la storia, senza tralasciare dettagli" mi intimò Minho. Gliela raccontai tralasciando la parte del mio breve attacco di panico e del fatto che mi fossi tagliato. Ma ovviamente da vero imbecille mi ero dimenticato con chi avessi a che fare
"Mhh ok e se è tutto qui, perché abbiamo trovato un coltellino con il tuo sangue sopra che, guarda caso, combacia ai tuoi graffi sul braccio e sul polso?" mi chiese Galli. Cazzo. Ero fottuto
"Ok ora tu alzi il culo e vieni in riva al mare con noi e ci racconti la verità" mi minacciò Minho. Arrivammo in spiaggia e io gli raccontai di tutti gli attacchi avuti e di come mi sentissi. Quando avevo finito entrambi i miei migliori amici avevano le lacrime agli occhi
"Sapevo che non avrei dovuto dirvelo, ora siete preoccupati, e questa era l'ultima cosa di cui avevate biso..." mi abbracciarono entrambi cogliendomi di sorpresa
"Cazzo Thomas hai passato tutto questo da solo" sussurrò Minho
"Nessuno dovrebbe soffrire quanto hai sofferto tu" mi disse Galli
"Ehy ragazzi va tutto bene" li rassicurai
"D'ora in poi non ti perderemo d'occhio neanche un secondo. Se avrai bisogno di aiuto dovrai chiamarci, ti obbligo, e giuro che se scopro che non lo hai fatto ti tengo chiuso in casa per sempre" mi minaccio Galli
"Va bene mamma" lo presi in giro. Ridemmo tutti e tre
"Allora, questa lettera che avresti scritto a Newt, vuoi farcela leggere?" mi chiese Minho
"ASSOLUTAMENTE NO" dissi con molta gentilezza
"Eh te pareva" si mise a ridere Galli
"Quando vorrai noi saremo sempre pronti a leggerla, anche perché ora la curiosità mi sta divorando le viscere" Ridemmo di nuovo. Non che ci fosse qualcosa su cui ridere, semplicemente avevamo bisogno di ridere per sfogarci e per stoppare per cinque minuti quel circolo di tristezza e rabbia che provavamo.
"Ragazzi sapete" inizia. Volevo esporre con loro le mie speranze, ma poi mi sentii stupido anche solo ad averlo pensato "no niente, scherzavo"
"Cosa c'è Tommy?" chiese Galli
"Nulla davvero, una stupidaggine" cercai di difendermi. Inutile dire che il mio tentativo andò in fumo
"Beh sai Tommy, noi siamo i re della stupidità quindi una cazzata in più o una in meno non ci cambierà la vita" insistette Minho. Sospirai , riuscivano sempre ad averla vinta quei due
"La figura che mi ha colpito, era un essere umano, e anche un maschio, ne sono sicuro. Non l'ho visto bene in faccia ma sembrava avere circa la nostra età. Ma la cosa che aveva catturato la mia attenzione erano i suoi capelli. Erano biondi. Così ho subito pensato a lui... ma mi sono subito reso conto della grande minchiata a cui avevo pensato per questo non volevo dirvelo" dissi tutto questo quasi senza riprendere fiato. Appena ebbi finito vidi Minho e Galli scambiarsi un'occhiata e alzarsi di colpo urlando come due ragazzine
"Si può sapere quali sono i vostri problemi? Di tutte le vostre reazioni questa era quella che mi aspettavo di meno" Stavano entrambi piangendo di gioia e io non ne capivo il motivo
"Tommy, circa il mese scorso una pattuglia di guardia avvertì Vince di aver visto un ragazzo simile a Newt vagare nei dintorni di Porto Sicuro" mi disse Minho emozionato, ancora non la smetteva di piangere "noi non dovevamo neanche ascoltare, ci trovavamo lì per caso. Nessuno dei due ci credette, ma ora che ci dici questo potrebbe esserci un minimo di speranza. Magari è davvero lui, magari è sopravvissuto" mi spiegò Minho. Mi alzai di scatto. Ero incredulo, incazzato e triste allo stesso tempo. Probabilmente non ebbi la reazione che i miei due migliori amici si erano aspettati, in fatti mi chiesero che cosa avessi. Mi avevano tenuto nascosta una cosa così importante e avevano anche il coraggio di chiedermi cosa non andasse? Non ci capivo più niente ed ero incazzato nero con quei due per non avermi detto questa cosa
"Voi due, siete i primi a parlarmi di sincerità e fiducia e poi siete i primi a tenermi nascosta una cosa del genere?" gli ringhiai contro. Non ci potevo credere
"Lo abbiamo fatto perché non credevamo fosse vero. Avrebbero potuto essersi sbagliati, e non volevamo darti false speranze. E se è per questo non volevamo neanche darle a noi stessi" mi disse Galli
"Così mi avete semplicemente tenuto all'oscuro di tutto" sbottai
"Sì, beh avresti preferito che ti dicessimo che c'era una speranza che la persona più importante della tua vita fosse viva senza saperlo neanche noi? Hai idea di quanto avresti sofferto se avessimo cercato e non avessimo trovato nulla?" mi rispose Galli
"Beh avrei preferito saperlo. Tanto non vi avrei creduto. Magari avrei sofferto come un cane, ma ora che differenza fa? Non è cambiato nulla, ci sono le stesse probabilità che Newt sia vivo di prima, anzi forse sono diminuite. Neanche ora credo che lui sia vivo e mai lo crederò. Non ho alcuna intenzione di illudermi inutilmente. È impossibile che lui non sia morto" dissi sedendomi e mettendomi le mani sulla faccia "Voi non c'eravate, io l'ho visto morire, davanti ai miei occhi, anzi non l'ho solo visto morire: l'ho ucciso. CAPITE?! IO HO UCCISO LA PERSONA CHE AMAVO E ORA MI VENITE A DIRE CHE C'É SPERANZA CHE LUI SIA VIVO" a quel punto stavo urlando e piangendo nello stesso momento. Non mi importava il fatto di aver urlato contro i miei migliori amici, non mi importava che qualcuno avrebbe potuto sentirmi e diamine, non mi importava neanche che avessi appena ammesso di amare Newt. Credo che ormai non fosse neanche più un segreto. Sentii i miei due migliori amici chinarsi e abbracciarmi
"Scusate... non avrei dovuto urlare così" mi scusai asciugandomi le lacrime con il dorso della mano
"Non ci provare, hai fatto bene, ogni tanto bisogna sfogare la propria rabbia" mi rassicurò Minho
"Lo amavi?" mi chiese Galli
"Galli ti sembra il caso..." iniziò Minho ma io lo interruppi
"No Minho, è arrivato il momento di parlarne" dissi. Presi un respiro profondo prima di parlare
"Sì, lo amavo più di ogni altra cosa. Lui era... beh non c'è un modo per dirlo a parole. Era la mia ancora di salvataggio, la mia gioia, la mia luce nel buio, il mio sole in una giornata di pioggia. Mi bastava vedere un suo sorriso per sentirmi meglio. Se lui era triste lo ero di conseguenza anche io. Quando non era vicino a me provavo una sensazione di vuoto nello stomaco, che spariva solo quando eravamo di nuovo insieme. Saperlo in pericolo... mi faceva male soltanto il pensiero, pensate a quando ho scoperto che era stato infettato. Non lo avrei mai ammesso, ma ero pronto ad uccidere o morire per lui, e lo sono anche adesso. Purtroppo, ho capito di amarlo troppo tardi...". I miei amici erano rimasti ad ascoltarmi senza dire niente fino a quando Galli non ruppe il silenzio
"Merda" disse soltanto
"Sì credo che questo sia il termine adatto per sintetizzare la mia vita" cercai di metterla sul ridere ma i miei migliori amici erano seri come due statue
"Non possiamo davvero immaginare cosa tu abbia passato, e io mi sento così in colpa per non esserci stato, ma adesso ti prometto che d'ora in poi ci sarò sempre" mi disse Minho a bassa voce
"Anche io" concordò Galli
"Ragazzi ma cosa dite? Voi mi siete stati sempre vicino anche quando io vi rispingevo, siete stati gli unici a farmi uscire da quel vortice di emozioni nere di cui ero prigioniero, e per questo non vi ho mai ringraziati abbastanza siete unici ragazzi, davvero. Sono onorato e felice di avervi al mio fianco. Vi voglio bene ragazzi"
"Anche noi te ne vogliamo Tommy" mi disse Galli
"Ok ora smettiamola che mi sta venendo da vomitare" disse Minho
"Oh tu sempre rovini i momenti dolci è incredibile" gli dissi
"Eh lo so, è uno dei miei innumerevoli talenti"
"Ma vaffanculo" dicemmo contemporaneamente io e Galli. Ci mettemmo tutti a ridere mentre ci avviavamo verso la nostra stanza.

I hope life will never take you away from meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora