Race Your Life 2

CAPITOLO 14

Domenica sera arriva in fretta portando con se tanta malinconia. Sono stati tre giorni intensi, mi sarei aspettata tutta tranne questo, veramente.
Alex è una persona meravigliosa ma dopo aver letto quel messaggio da parte di Jorge è come se i ricordi di quello che siamo stati io e lui mi perseguitino.
Per correttezza nei confronti del pilota di MotoGP gli ho raccontato di quello che era successo con il suo compaesano. Mi ha ascoltata attentamente per poi dire che era a conoscenza di tutto ma non gli importa, sa che è una storia conclusa. E ha ragione: è tutto finito ma la cicatrice sul mio cuore resta e a volte fa veramente male.
Con un angoscia assurda finisco di chiudere la valigia pronta per il ritorno in Italia di domani mattina.
Alex e Marc sono partiti qualche ora fa e già mi manca. Ho passato una vita a fantasticare su una cosa del genere e ora che è reale è veramente strano.
Con la testa per aria mi infilo sotto la doccia facendo partire un po' di musica. In effetti io e Alex non abbiamo chiarito cosa siamo e nemmeno quando ci rivedremo...
Chiudo il rubinetto dell'acqua e mi avvolgo nel grande accappatoio bianco dell'hotel con il cuore pesante. Odio essere così insicura.
Asciugo velocemente i capelli e indosso il pigiama che avevo lasciato fuori dalla valigia con i vestiti che ho scelto per il viaggio di ritorno.
Mi do una rapida occhiata nello specchio sistemando la mia chioma bionda ancora leggermente umida.
Quando afferro la maniglia della porta che separa bagno e camera sento un rumore provenire dall'esterno che mi fa sobbalzare.
Cosa può essere stato!? La porta della stanza è chiusa a chiave come le finestre, ne sono sicura.
Afferro il phone come unica possibile arma a mia disposizione e spalanco la porta.
La scena che mi trovo davanti agli occhi è estremamente dolce: Alex è seduto sul letto con in mano un mazzo di rose rosse bellissimo.
"Mi hai fatta spaventare!" esclamo buttandomi fra le braccia del ragazzo.
"Poi tu non avevi il volo per tornare a casa qualche ora fa!?" chiedo.
"Sì ma mi sono reso conto di non averti chiesto una cosa molto importante per me" dice prendendomi il viso fra le mani e stampandomi un dolce bacio sulle labbra.
"Vuoi essere la mia ragazza?" domanda guardandomi negli occhi con una dolcezza tale da far aumentare il battito del mio povero cuore.
Muovo la testa in un cenno di assenso per poi tornare a unire le nostre labbra.
Passiamo le successive due ore a coccolarci fin quando Alex non ha la brillante idea di rovinare l'atmosfera serena presente nella stanza.

"Ho sentito Jorge prima" dice aspettandosi forse una mia reazione "Non abbiamo parlato di te...mi ha solo detto di aver lasciato Montze" conclude titubante. Alzo un sopracciglio capendo che mi sta nascondendo ancora qualcosa.

"E..." lo incito "Non ti mangio Alex, sai benissimo che per me è acqua passata" ammetto con il tono di voce più dolce che potessi usare.

Il moro mi stinge di più al suo petto e sbuffa per poi aprire di nuovo bocca: "Ha invitato me e Marc ad un allenamento con lui in Spagna fra un paio di settimane ma detto sinceramente non ho molta voglia di andare soprattutto perché ha esteso l'invito alle nostre fidanzate" dice virgolettando le ultime due persole.

Ora capisco il perché del suo malumore: conosco troppo bene Jorge e so benissimo il motivo del suo invito ma mi dispiace per lui, non mi ributterò mai fra le sue braccia.

Tranquillizzo Alex ripetendo per la millesima volta che è tutto finito con il pilota di motocross e lo esorto ad accettare la proposta dicendo che per me non c'è nessun problema e che sarebbe una bella occasione anche per conoscere la sua famiglia una volta in Spania.

Alle mie parole sulle sue labbra si dipinge quel sorriso sincero che tanto amo alleggerendo notevolmente il mio cuore.

In fin dei conti cosa potrebbe mai succedere?

Ed eccomi con un nuovo capitolo!
Stanno per arrivare gli ultimi aggiornamenti di questa storia e molte cose stanno per succedere quindi state pronti.
Un bacio.