CAPITOLO 15

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Il fatidico giorno è arrivato. Io, Alex, Marc e Lusia siamo in macchina diretti alla pista di cross dove ci aspetta il mio peggior incubo.
Sono agitata, non vedo Jorge da mesi e Alex, seduto alla mia destra sui sedili posteriori, se ne accorge.
"Non eri obbligata a venire Ale, non voglio metterti in difficoltà" sussurra al mio orecchio per non farsi sentire dai piccioncini seduti davanti a noi.
Scuoto la testa e gli rivolgo un sorriso tirato: "Sto bene Alex, davvero. E' solo che se ripenso a com'ero ridotta qualche mese fa a causa sua non mi riconosco" ammetto.
Il ragazzo mi stringe a se e io mi lascio avvolgere dal suo calore: è proprio vero che si dimentica qualcuno del tutto solo quando qualcun altro entra nel tuo cuore e per me questa persona è Alex.
Quando ho raccontato tutto ai miei genitori e ai miei amici nessuno ci voleva credere, ho dovuto fargli vedere una foto scattata durante un bacio per dimostrare loro la mia sincerità! In effetti stare con il ragazzo che sogno da una vita intera è alquanto strano, un mese fa non ci avrei creduto nemmeno io.
Il viaggio prosegue tranquillo ma il mio cuore si fa ogni metro che passa più pesante.
Riconosco queste strade: Jorge mi aveva portata con se una volta quando mi ero slogata una caviglia e non voleva lasciarmi da sola a casa. Istintivamente sorrido ad un ricordo così dolce ma appena sento l'auto fermarsi quella lieve piega sulle mie labbra diventa una smorfia.
"Siamo arrivati!" esclama Marc tutto contento guadagnandosi un'occhiataccia da Lusia la quale non è molto felice di passare una giornata seduta a guardare il suo ragazzo girare in moto.
Controvoglia apro la portiera e scendo dal veicolo. Subito Alex si piazza al mio fianco con fare protettivo. Credo sia più agitato lui di me.
Non ci vuole tanto prima che il mio sguardo riconosca la figura di Jorge ancora in lontananza intenta a parlare con suo padre.
Come sempre Marc deve fare qualcosa si stupido quindi con un fischio talmente acuto da farsi sentire anche in Italia richiama l'attenzione del pilota di motocross. Quella santa di Lusia mi guarda con un espressione dispiaciuta di vicinanza in questo momento così particolare per me.
Alex si stacca da me per seguire Marc che nel frattempo si è avviato per andare in contro al signor Prado e a Jorge.
"Mi dispiace Ale. So che non deve essere affatto facile per te ma ti garantisco che farò il possibile per limitare i tuoi contatti con Prado" sussurra al mio orecchio la bruna. Sospiro sconsolata e mi appoggio con la testa alla sua spalla lasciandomi cullare. Questa ragazza è un tesoro.
Riapro gli occhi un paio di secondi dopo e la scena che mi si presenta sembra quasi da film: Alex, Marc e Jorge camminano nella nostra direzione uno a fianco all'altro ridendo come dei matti.
Devo ammettere di avere buon gusto in fatto di ragazzi! Sia Alex che Jorge sono veramente bellissimi, due ragazzi invidiabili da qualunque sia sano di mente.
Anche Marc è molto carino e guardando la sua ragazza imbambolata a fissarlo direi proprio che l'ha rapita.
Purtroppo il momento che avrei voluto non arrivasse mai arriva: io e Jorge di nuovo faccia a faccia.
Posso percepire la tensione di Alex a metri di distanza.
"Ciao" sussurra guardandomi diritta negli occhi quasi come se tutto quello che mi ha fatto passare non fosse mai successo.
"Ciao" rispondo con il tono di voce più civile che mi potesse uscire.
Il silenzio che si crea una volta chiusa la bocca è pressoché surreale, tutti guardano tutti cercando di capire il da farsi. Da fuori potremmo essere scambiati per cinque dementi!
Decido di interrompere questo gioco da bimbi dell'asilo con un rumoroso sospiro: "Ragazzi giuro che non lo voglio uccidere. È acqua passata per tutti e due, vero Jorge?" domando alzando un sopracciglio con aria minacciosa.
Lo spagnolo sgrana gli occhi non aspettandosi tanta schiettezza dalla sottoscritta ma annuisce e muove il capo in un gesto d'assenso.
"Beh...è ora di mettersi in moto ragazzi!" urla Marc con la sua consueta allegria.
"Hai ragione fratello, andiamo!" gli fa eco Alex.
"Noi vi raggiungiamo con calma, ci vediamo dopo ragazzi!" dice la mia amica cacciando i tre piloti che subito si incamminano verso la partenza dove gli attende il signor Prado il quale mi saluta da lontano.
"Sei stata una forza sorella!" esclama Lusia saltellando allegramente sul posto.
"Hai zittito tutti...non ho mai visto Alex più felice per qualcosa che hai detto" ride.
"Ora sto bene. Non credevo avrei avuto il coraggio di farlo invece..." me la rido anche io atteggiandomi da diva alimentando sempre di più le risate della spagnola.
Ma dentro di me nasce una domanda: davvero è finita?

Ciao a tutti!
Finalmente ce l'ho fatta.
Spero vi sia piaciuto.
A presto con gli ultimi capitoli di Race Your Life 2!
Un bacio

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