Prologo

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PROLOGO
-Non ci posso credere, sorellona! Hai vinto due biglietti per il concerto degli R5, sono una band fighissima!-
-Ok ok, calmati Elena, non sono poi così bravi- mia sorella Elena era una ragazza di 16 anni, era agitata, sportiva e molto bella
-Ma sei forse impazzita Alice! Non hai sentito il brano "Loud", è stupendo!- io mi chiamo Alice, ho 18 anni, sono una ragazza calma, sportiva e piuttosto bella
-Calmati-
-Mi ci porterai vero? Vero?!-
-Uff....si ok, ti ci porto-
-Wow wow wow wow e ancora wow, conoscerò Ross Lynch dal vivo!!!-
Mia sorella era impazzita all'idea di conoscere quel cantante dal vivo, guardava la serie tv Austin&Ally solo perché c'era lui dentro, purtroppo non ci poté andare.
Pochi giorni prima della partenza ebbe un incidente d'auto dove, purtroppo, morì.
Eravamo insieme quel giorno, mi stava raccontando di cosa avrebbe detto a Ross Lynch non appena l'avrebbe conosciuto, stavamo attraversando la strada e lei si mise a correre, aveva sempre paura di essere investita e correva sempre mentre attraversavamo una strada, e un auto la colpì, io le corsi incontro e una pozza di sangue si formò attorno al suo corpo, mi avvicinai e la presi tra le braccia, respirava ancora, l'autista scese dall'auto e chiamò un'ambulanza, purtroppo arrivarono troppo tardi, dopo poco che l'uomo aveva chiamato, mia sorella esalò il suo ultimo respiro tra le mia braccia.
Da quel giorno mi sentii in colpa, se solo fossi stata più attenta lei non sarebbe morta, è solo colpa mia se lei ora non è qui.
Elena era una persona allegra, quando ero triste mi tirava su il morale e mi faceva sempre ridere, era la sorella migliore del mondo, era piuttosto alta per la sua età, aveva i capelli lunghi di un castano chiaro, gli occhi verde smeraldo e le lentiggini, lei le odiava, diceva che sembravano brufoli, io invece adoravo le sue lentiggini, la facevano sembrare una bambina; io ero piuttosto diversa da lei, avevo i capelli corti, castano scuro con qualche ciocca bionda, gli occhi celeste-grigio ed ero alta come qualunque altra ragazza della mia età.
A lei piaceva disegnare e suonare qualsiasi strumento e a me piaceva suonare la chitarra e comporre, da grande voleva diventare stilista io invece musicista, a lei piaceva ascoltare le canzoni che componevo per lei e a volte mi accompagnava con qualche strumento.
Da quando è morta ho smesso di comporre e di suonare, la musica mi ricorda lei, mi ricorda il fatto che è morta proprio per quello, se io non avessi vinto quegli stupidi biglietti per il concerto lei sarebbe stata attenta e non sarebbe morta.

Mi hai cambiato la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora