Capitolo 9

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CAPITOLO 9

-Elena? Posso entrare?-

-Si- dissi piagnucolando a mio padre

-Perché sei così arrabbiata con lui?-

-Perché mi ha presa in giro, odio il modo in cui mi fa sorridere e quando mi fa piangere, odio il fatto di amarlo ancora e soprattutto odio il fatto di non odiarlo per niente- scoppiai di nuovo in lacrime

-Gli hai lasiato spiegare la sua versione della storia?-

-...no-

-Appunto, dovresti parlargli-

-Non oggi, non ce la faccio- ero talmente distrutta, appena mio padre se ne andò presi in mano la chitarra che non suonavo da anni e cominciai a comporre scrivendo tutto sul mio taccuino, lo portavo ovunque sempre.

La mattina seguente mi svegliai molto presto nonostante fosse il mio compleanno, magari stavolta mia madre se ne sarebbe ricordata ma ne dubitavo, mi vestii con una tuta leggera scesi le scale e andai in cucina, presi una bottiglietta d'acqua e andai a fare jogging, dopo circa mezz'ora di corsa ricevetti un messaggio dalla mia migliore amica Alessia

"Alle 19 vestita sexy, ti veniamo a prendere per festeggiare...PS guai a te se fai tardi!!!"

Più che una richiesta era un ordine, comunque come tutte le mattine andai al cimitero a trovare Elena

-Ciao sorellina, oggi compio 21 anni, sai, avrei tanto voluto che tu fossi qui oggi..- mi misi a piangere -Sai, ho ricominciato a comporre, so che ti piaceva ascoltarmi quando eri viva, mi manchi tantissimo- non riuscivo a smettere di piangere -sarei dovuta morire io non tu, tu e Andrea avevate programmato tutto il vostro futuro, io invece non avevo nessuno, se solo fossi morta io adesso non starei soffrendo e tu non saresti costretta a vedere Andrea con un'altra ragazza, mi dispiace tanto, è tutta colpa mia, vorrei solo che tu riuscissi a perdonarmi- feci un "Ave Maria" e poi ricominciai a correre sperando che le lacrime smettessero di scorrere sulle mie guance.

Tornai a casa per le 11, avevo corso circa 3 ore senza contare la "pausa" al cimitero, appena entrai fui sorpresa nel vedere mia madre intenta a cucinare una torta e mio padre ad appendere palloncini.

-Che state facendo?- si sorpresero

-Tesoro, di solito torni per mezzo giorno, sei in anticipo-chiese sorpreso mio padre.

-Si, non avevo più voglia di correre, comunque cosa state facendo?-

-Auguri!!- urlarono in coro.

I miei mi abbracciarono e festeggiammo fino a sera.

Davvero non me lo aspettavo ma ne sono felice.

Alle 19 in punto ero pronta, avevo indossato un abito nero che mi copriva a malapena il sedere e mi lasciava scoperte le gambe, in più mi valorizzava il seno, presi una piccola borsa dove misi il taccuino e il telefono e appena sentii suonare il citofono mi diressi alla porta.

Prima di aprire lessi un messaggio che nel frattempo mi era arrivato da Alessia con scritto: "Divertititi<3"capii cosa intendesse non appena aprii la porta e mi trovai davanti Ross.

Mi hai cambiato la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora