Capitolo 2

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CAPITOLO 2

-O DIO!- dissi

-No, solo io- rispose il ragazzo

-Tu...tu sei...Ross Lynch-

-In persona, tu chi sei?-

-Io sono...non sono affari tuoi!- mi girai e mi misi a camminare

-Hey! Aspetta!- mi prese il braccio

-Cosa vuoi!?-

-Perché fai così? Di solito le ragazze vogliono saltarmi addosso-

-Oh, scusa- dissi ironicamente

-Perché si così scontrosa?-

-Perché mi dai tanta confidenza? Tu non mi conosci- delle ragazze che passavano di lì lo riconobbero e cominciarono a camminare nella nostra direzione piuttosto velocemente

-Oh cavolo- disse Ross

-Che hai?- mi voltai per vedere cosa stesse guardando e notai le ragazze

-Vieni!- mi prese per il polso e cominciò a correre trascinandomi dietro e poi cominciai a correre anche io

-Ma che fai! Non volevi delle ragazze che ti saltassero addosso?- chiesi ancora ironica

-Smettila e corri più veloce!-

-Ho visto sai?-

-Cosa?-

-Che hai sorriso sotto i baffi-

-Baffi? Quali baffi?- chiese lui ironico, ma prima che potessi rispondere mi fece svoltare l'angolo e mi prese tra le sue braccia tappandomi la bocca e spingendosi contro il muro.

La folla "inferocita" delle ragazze ci passò accanto senza accorgersi di noi e dopo qualche secondo mi lasciò

-Ma sei impazzito!-

-Perché?-

-Perché mi hai trascinata via con te, tanto per sapere?-

-Così-

-Non è una risposta, e comunque, non dovresti travestirti con degli occhiali da sole o roba simile?-

-Si, ma quando ci siamo scontrati mi sono caduti e non ho fatto a tempo a raccoglierli-

-Ah...ok-

-Mi vuoi dire il tuo nome?-

-No- risposi secca io

-Perché?-

-Così- risposi

-Non è una risposta, lo hai detto tu-

-Ah, certo, quindi "così" è una risposta solo quando la usi tu?-

-Esattamente- disse lui scherzoso

-Piantala- mi misi a ridere e lui mi seguì a ruota

-Ora devo andare- dissi io

-Ok, ci si vede allora-

-Certo- mi voltai e prima di correre via dissi: -E comunque...il mio nome è Alice-

Ross sorrise e io corsi via prima che quella folla tornasse.

Prima di andare a casa passai per il cimitero, andai davanti alla tomba di mia sorella, sopra c'era posizionata una rosa arancione stupenda, "Sarà il regalo da parte di Andrea per il compleanno di Elena" pensai, mi avvicinai alla tomba, mi inginocchiai dissi un "Ave Maria" e prima di andare le dissi: -Non puoi neanche immaginare cosa è successo oggi, se te lo dicessi impazziresti, ti voglio bene sorellina- le mandai un bacio e mi diressi verso casa.

Mi hai cambiato la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora