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~ LELE~

Appena entrati nella stanza incrociai due occhi verdi, mi fissavano in attesa di una mia mossa.
Lentamente mi avvicinai al letto dove era seduto Tancredi, mentre lui sorrideva, un sorriso triste. Mi abbassai leggermente e lo abbraccia, tenendo stretto a me.

Tancredi: Hey Lele è tutto ok. Passerà anche questo ne sono certo- sentivo le sue lacrime bagnarmi la maglia, ad oggi lacrima versata sentivo il mio cuore stringersi in una morsa- sono forte, no?- senti il viso di Tancredi spostarsi lievemente- ragazzi su entrate e basta piangere!

I ragazzi si lanciarono letteralmente su di noi. Rimanemmo abbracciati per un po', lasciando spazio ad un silenzio che valeva più di mille parole.

Lele: Tanch...lo sai che ti amo?

Lui alzò il volto verso di me e mi sorrise.

Tancredi: si Lele lo so e ti amo anch'io.
Lele mi porti a casa?

Io e i ragazzi ci guardammo incerti su come rispondere.

Lele: Tanch è ovvio che ti porto a casa, ma non credo sia fattibile oggi.

Vidi il suo volto spegnersi e i suoi occhi riempirsi di lacrime, era una reazione più che plausibile, aveva paura e si trovava in un luogo che non trovava familiare.

Lele: amore... uscirai da qui con me e con questi due idioti. Affronteremo la situazione insieme, mano nella mano , sarò al tuo fianco finché me lo permetterai, perché ti amo Tancredi Galli e sei la mia vita.

Tancredi si stringe al mio petto. Una stretta così forte che mi fa capire che mi vuole al suo fianco

Tancredi: io voglio rimanere al tuo fianco, voglio tornare a casa con voi ... voglio vivere.

I ragazzi si avvicina a noi e ci abbracciano.

Gian: non c'è neanche il bisogno di dirlo.

Lele: dai adesso rimaniamo qua. Aspettiamo un pochino e torniamo a casa insieme.

Mi guardò e annui.
Dopo un po' entrò la dottoressa con cui avevamo parlato prima.

Dot.: Allora Tancredi come ti senti?

Ci staccammo leggermente per lasciar un po' di spazio a Tanch.

Tancredi: meglio... Quando possiamo tornare a casa?

La dottoressa lo guardò con dolcezza.
E decise di sedersi sulla sedia affianco al letto di dove eravamo seduti noi.
Si passò una mano nei capelli e poi ci guardò.

Dot.: Tancredi a casa sicuramente tornerai, ma non oggi.
Dobbiamo fare altre analisi, abbiamo bisogno di capire meglio l'origine di questo tumore e dobbiamo capire qual è la cura più adatta a te?

Ci limitiamo ad annuire.

Dot.: Ragazzi comprendo tutto, ma deve stare per qualche giorno sotto osservazione.
Solo una cosa, ma per la notte volete rimanere tutti insieme a lui?

Diego: credo proprio di sì.

Dot: siete in tre...
Si passò una mano nei capelli.

Lele: si 3

La dottoressa sospirò.

Dot: va bene...ok.
Tancredi dopo dobbiamo finire di fare alcune analisi quindi mettiti comodo. Giusto che passerai in po' di tempo qui dovresti prendere qualche vestito adesso io vado.

La salutiamo e dopo aver discusso su chi doveva tornare a casa per prendere i vestiti decidemmo di mandare Gian, però lui voleva compagnia così si trascinò dietro anche Diego.

Ormai era tardi e Tancredi era visibilmente stanco.

Lele: su adesso dormiamo.
Affermai.

Tancredi: ok, ma mettiti vicino a me.

Lele: non stai scomodo dopo, sei sicuro il letto è piccolo?

Tancredi: sicurissimo, ti voglio al mio fianco

Così mi alzai e mi misi nel letto con Tanch. Lui si strinse a me e in breve si addormentò , io nel tanto che aspettavo i ragazzi, gli lasciavo dolci carezze sulla schiena.

ANGELO BHO

scusate so che è corto, ma spero vi piaccia.sapete già per qualsiasi cosa potete scrivermi e io cercherò di scrivere meglio.
Un bacio da ...

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