Olivia
15 Febbraio 2019
Si girò e rigirò, cercando una posizione perfetta per continuare il suo sonno indisturbata, ma si arrese quando capì che il suo corpo aveva già preso una decisione per lei.Fu colpita dai luminosi raggi del sole, che splendevano alti come in un giorno d'estate qualunque. Il cellulare segnava appena le 9, il che da parte sua era formidabile.
Sospirò mettendosi seduta e lanciò un breve sguardo all'ambiente intorno, nulla di diverso da quando si era addormentata, eccetto un piccolo orsacchiotto di peluche adagiato sul comodino.
Corrugò la fronte, chiedendosi chi potesse mai essere stato.
Ancora intorpidita e confusa abbandonò le lenzuola aggrovigliate, sistemandole alla meglio com'era solito fare, ed afferrò il peluche, sorridendo appena.
Decise che, nonostante l'orario, non riusciva a rimanere nella camera fissando il soffitto. Così, seppur consapevole che, molto probabilmente, soltanto Tim sarebbe stato sveglio, decise comunque di scendere.
Al contrario di quello che si aspettava, Sofia e Josh occupavano due sedie intorno al grande tavolo, mentre parlottavano di qualcosa che aveva a che fare con Jurassic Park.
Olivia quasi perse un battito ricordando di quella notte, del fatto che aveva dormito tranquillamente, senza essere stata svegliata come avevano concordato.
Un moto di preoccupazione la avvolse spontaneamente. Forse aveva fatto qualcosa che lo aveva infastidito, o forse semplicemente non gli piaceva passare il suo tempo con lei.
Ma quando incontrò i suoi occhi nocciola, si sentì pervadere da una assoluta tranquillità.
Salutò entrambi, lanciando fugaci occhiate al ragazzo che sperava nessuno notasse, ma accadde il contrario.
La riccia delle due, infatti, sentendosi probabilmente di troppo, si congedò lasciando libero il suo posto, il quale però, venne ben presto occupato.
-Hai ricevuto Teddy?
Domandò ridacchiando, con gli occhi puntati sull'orsacchiotto marroncino che stringeva nella mano sinistra.-È tuo?
Inarcò le sopracciglia, interdetta.
-L'ho visto ieri pomeriggio, mi ha ricordato te. È minuscolo, ho pensato che ti assomigliasse.
Rispose, volendo forse risultare poco serio, ma non fu quello che venne percepito.La ragazza allargò il suo sorriso, sentendosi onorata. Quelle parole avevano un suono talmente dolce, pronunciate da lui.
Sapere di essere nella sua testa, nei suoi pensieri, come se per lui fosse speciale, come se per lui avesse importanza. Non era qualcosa che aveva provato molte volte fino ad allora.
Non trovava neppure le parole per ringraziarlo, preferí lasciare che un abbraccio carico di emozioni esprimesse tutto ciò che sentiva in quel momento, sperando che gli arrivasse tutto ciò che stava cercando di dirgli.
Poteva evitare di dirlo, ma non poteva negare a se stessa quanto il solo contatto con la sua pelle migliorasse decisamente il suo umore.
Era strana quella sensazione che avvertiva nella sua pancia, come se stesse facendo un immenso giro sulle montagne russe. Era incredibile come una persona potesse provocarle tutto ciò, ma era vero, e lei lo aveva sperimentato ormai tante volte, prima di Josh.
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Drivers Licens
FanfictionLa felicità è un sentimento di natura astratta, non possiamo toccarla né tantomeno guardarla, oppure odorarla. Tuttavia alcune volte risulta più evidente di quanto si possa immaginare. Ma purtroppo, non possiamo rapirla in un attimo di euforia o in...