[Zayn]
-Malik, svegliati. Sei libero. L'uomo ha confessato.
Aprii gli occhi e trovai la cella aperta e Liam sorridente. Gli sorrisi di rimando.
-Ti va una pizza? Pensavo di mangiarla con Lou, vuoi unirti?
-Non vorrei disturbare.
-Non disturbi, avanti.
Dissi appoggiandogli il braccio sulle spalle. Andammo in ospedale a prendere Lou.-Nano.
Dissi sorridendo entrando nella stanza.
-Coglione.
-Come va?
-Sono stato peggio. Pizza?
-Ovvio. Viene anche Liam, è un problema?
-No, anzi.
Disse sorridendo.
-Quanta morfina ti hanno dato? Sei più fatto di me.
Dissi ridendo. Anche l'altro ragazzo rise.
Andammo in pizzeria e ordinammo le pizze.
-Da quanto vi conoscete?
Chiese Liam.
-Ci siamo conosciuti in palestra. Era un cantante che voleva imparare a proteggersi e me lo hanno affibbiato. Ero una testa di cazzo allora, più di adesso, ma nonostante quello siamo diventati amici.
-Eri decisamente una testa di cazzo. La prima volta che ti ho visto ho pensato che fossi un robot.
Disse ridendo.
Non volevo ricordare quella parte della mia vita.
-Ero solo ferito.
Dissi cercando di sorridere. Liam mi guardò con il suo sguardo da cane bastonato.
No, ti prego non guardarmi così.
-Era appena morta mia madre. Cambiamo argomento?
Dissi stringendo il pugno. Rimasero zitti.
-Come vi siete conosciuti te e Lou?
Chiesi a Liam.
-Ci siamo conosciuti lavorando. Registriamo nello stesso studio e ci vediamo lì. All'inizio non andavamo decisamente d'accordo. Ricordi?
-Si. Trovavamo qualsiasi cosa per darci contro.
Dissero sorridendo. Sorrisi anche io.
Mi alzai e andai a pagare.
-Ho pagato anche la tua, Liam. Ora porto a casa questo coglione. Ci vediamo.
-Grazie per la pizza. Ci si vede.
Accompagnai Lou a casa sua.
-Devo rimanere a controllarti?
-Non sono te.
Disse coricandosi nel letto. Tornai a casa. Mi coricai per riposarmi. Dormire in cella non è il massimo.[Liam]
Tornai a casa e accesi la televisione. A un certo punto sentii dei rumori arrivare dall'appartamento vicino al mio. Corsi fuori e sfondai la porta. Trovai Zayn con gli occhi chiusi che urlava. Mi avvicinai.
-Non farmi del male. Ti prego papà, non è colpa mia.
Urlò in lacrime.
-Calmati Zayn. Sono Liam, non sono tuo padre. Calmati, respira. Guardami. Non sono tuo padre.
Lo abbracciai. Scoppiò in lacrime tra le mie braccia.
-Passami la bottiglia, per favore.
-Hai intenzione di ubriacarti?
-Non voglio ricordare, quindi si.
-Sai che non lo farò, vero?
-Ti prego.
Disse in lacrime.
-Chiamo Louis.
-No. Ne ha già passate abbastanza. Non voglio che si preoccupi per me.
-Non vuoi che nessuno si preoccupi per te e che nessuno ti aiuti, ma ne hai bisogno.
Gli dissi asciugandogli le lacrime. Appoggiò la testa sulla mia spalla e mi abbracciò.
-Ho rivisto la morte di mia madre.
-Continuavi a urlare che non è stata colpa tua.
-Mio padre ha ucciso mia madre perché si era arrabbiato con me e aveva perso il controllo. Mia madre mi ha fatto da scudo perché non sparasse a me ed è morta.
Lo abbracciai più forte.
Vorrei fare qualcosa per farlo stare meglio, ma non so che fare. Sto dannatamente male. Vorrei prendere in qualche modo anche solo un po' del suo dolore.
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Bodyguard (ziam)
ФанфикLa modella Gigi Hadid ha una nuova guardia del corpo: Zayn Malik. Legano subito, ma succederà una cosa che cambierà tutto. Zayn scoprirà il fascino magnetico del vicino di casa. (Ziam)