Meliodas x Reader Lemon (Nnt)

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Allora premetto che questa è la prima lemon che scrivo, quindi spero di averti accontentata

Erano passati diversi anni dalla caduta dei sette peccati capitali, dalla morte di mio padre... non li ho mai ritenuti davvero responsabili del suo assassinio, forse perché mi ricordavo di come Meliodas trattasse me, mio fratello e la principessa da bambini. Ed infatti eccoci qui con il castello in rovina, i cavalieri usciti di senno, compreso mio fratello, ed io e la principessa che continuiamo a scappare con la speranza di andare a sbattere contro uno dei peccati per chiedere aiuto.
La nostra ricerca era durata per giorni ma alla fine eravamo riusciti a trovare Meliodas, o almeno quello che doveva essere Meliodas dato che il tempo per lui non era minimamente passato... non che io potessi giudicare più di tanto dato che al confronto con la principessa sembrassi una bambina; ma sembrava ancora il ragazzino che allenava mio fratello e coccolava me!

Così iniziò la nostra avventura per raccattare i restanti peccati e se da un lato ero felice di poter trascorrere del tempo con lui, dall'altro mi si spezzava sempre di più il cuore... già mi ero innamorata del peccato d'ira fin da bambina eppure lui dedicava tutto il suo tempo e le sue attenzioni alla principessa... eppure più guardavo Eli e più capivo il perché avesse occhi solo per lei: era molto più alta di me, aveva un seno davvero grosso per la sua età e poi bhe era femminile in tutto ciò che faceva...
Ban: " terra chiama (t/n), mi spieghi cosa ti prende oggi? Sei più giù del solito e più distratta"
(T/n): " niente Ban, sono solo stanca..."
Ban: " mmh, sarà comunque ti stavo dicendo che il capitano voleva vederti e..."
(T/n):" Meliodas?! Dove?!"
Ban: " in camera sua .."
Non feci neanche finire il povero Ban di parlare che mi precipitai dal capitano! Arrivata alla sua porta bussai
Meliodas: "è aperto!"
Quando entrai però tutte le mie energie andarono a farsi benedire, meliodas era in piedi accanto al suo letto ed era senza maglia! Angeli ma perché mi volete così male?!
(T/n):" C...capitano aveva chiesto di me?" Dissi con voce tremante mentre mi appoggiavo alla porta nella speranza di mantenere il controllo...
Meliodas: "si certo... sai t/n è da un po' che ti tengo d'occhio e più passa il tempo più vedo il tuo umore peggiorare... sei sicura di stare bene?"
(T/n):" si certo, è tutto ok... sono solo preoccupata per tutta questa situazione..." BUGIARDA
Meliodas:" sicura che sia solo questo? Avanti dai siediti... so che non parliamo da tanto e che in questo periodo non ti sia stato tanto vicino... ma sono sempre lo stesso Meliodas, di me ti puoi fidare!"
Gambe non abbandonatemi proprio adesso!
Mi distesi sul letto accanto a lui, io a guardare il soffitto e lui a guardare me... odiavo questa situazione, perché non ero libera di fare quello che volevo... forse dovrei levarmi questo peso dal cuore...
(T/n):" ti piace la principessa?"
Meliodas:" Elizabhet? No, ad essere sinceri c'è una ragazza che mi piace ma credo che la mia presenza la intristisca"
Oddio ed ora questa chi è?
Senza che me ne accorgessi il capitano mi si era fatto più vicino e con le sole punte delle dita mi aveva accarezzato la guancia, mi girai di colpo verso di lui
Meliodas:" che ti succede t/n? Dov'è la bambina che mi correva incontro appena mi vedeva..."
Il suo sguardo era pensieroso e serio... non l'avevo mai visto così serio... forse dovrei cogliere l'attimo...
Senza pensarci lo baciai, fu un bacio veloce da cui io mi ritrassi ancora più velocemente... CODARDA
(T/n): " mi dispi..." le parole mi morirono in gola quando Meliodas mi riacciuffò con il braccio libero per poter continuare il bacio....
Ben presto mi ritrovai schiacciata tra il materasso e Meliodas, il cui bacio era diventato decisamente molto più che passionale, ero a corto d'aria e credo che se ne fosse accorto anche lui dato che interruppe il bacio per poi ricominciare a scrutarmi
(T/n):" credo di essermi innamorata di te..." il silenzio mi ha sempre dato fastidio
Il peccato d'ira sorrise e riprese da dove avevamo interrotto, ben presto la mia maglietta fece la fine della sua e lui decise di regalarmi una lenta tortura di baci dal collo al basso ventre mentre le sue mani si muovevano frenetiche sul mio corpo: seno, fianchi, cosce, glutei... niente gli sfuggiva, neanche i miei gemiti strozzati che sembravano incitarlo nel continuare la sua lenta tortura
Le mie mani invece si alternavano tra la sua schiena, i suoi bicipiti, i suoi capelli biondi e le lenzuola, finché con mani veloci ed esperte non mi tolse anche gli ultimi indumenti rimanenti
Meliodas: " sei già bagnata.."
Disse prima di arpionarmi i fianchi e sparire tra le mie cosce... angeli, s'è questo il paradiso non voglio più andarmene, pensai mentre tra i gemiti che andavano sempre più ad aumentare d'intensità, riuscivo a dire solo il suo nome: MELIODAS.
Nella mia mente regnava il caos e l'incoerenza più assoluta, le mie mani non riuscivano a stare ferme così come le parti del corpo che il capitano non teneva ferme per continuare indisturbato il suo lavoro...
E poi eccolo arrivare, l'orgasmo, così forte fa farmi finire in un mondo adiacente a questo dove tutti i rumori si era attenuati e dove regnava la tranquillità, ripresi il controllo del mio corpo poco a poco, mentre Meliodas risaliva nuovamente su di me riempiendomi di baci fino a riunire nuovamente le nostre labbra. Solo in quel momento mi accorsi che si era liberato dei suoi pantaloni e che la sua erezione premeva contro il mio ventre, non so chi sia stato il genio ad inventare la "regola della L" ma aveva decisamente le sue buone ragioni!
Meliodas:" sai siamo fortunati che le stanze siano insonorizzate altrimenti staremmo proprio dando un bello spettacolo" disse ridendo mentre io diventavo più rossa del completo di Ban
Meliodas:" o piccola se credi che questo sia piacere sappi che non ho ancora finito con te" continuò mentre riprese a baciarmi il collo e tenendo le mie mani tra le sue, poi però tornò su da me e mi guardò attentamente
Meliodas:" sei libera di fermarmi in qualsiasi momento e devi dirmi se ti sto facendo del male"
Annui semplicemente e con il sorriso in volto, Meliodas entrò in me il più delicatamente possibile... mi fece comunque male, era la mia prima volta, e lui fu più veloce di me nell'accorgersi del mio dolore perché si fermò e ricomincio nuovamente a baciarmi il viso ed il collo tenendo ben fermo il bacino e le nostre mani ancora unite. Aspettò pazientemente che il dolore passasse e poi iniziò a muoversi con affondi lenti e regolari, man mano sempre più profondi; incastrò la testa tra la mia spalla ed il mio collo da cui man mano respirava sempre più affannosamente lasciandosi scappare qualche gemito. Dal mio canto invece appena il dolore lasciò il posto ad un piacere intenso allacciai braccia e gambe al suo corpo nel tentativo di aumentare il contatto tra i nostri corpi e le profondità delle spinte, mentre dalla mia bocca uscivano incontrollati il suo nome misto a dei gemiti; più andavamo avanti in quella danza, più il piacere saliva, più Meliodas aumentava il ritmo delle stoccate. Arrivammo al culmine quasi contemporaneamente, prima io e dopo un altro paio di spinte lui che si accasciò poi sul mio corpo... non ero mai stata così felice ed appagata in tutta la mia vita! Fu il primo a riprendersi, infatti si alzò e si posizionò al mio fianco stringendomi a lui mentre lasciava dei dolci baci su collo e spalla
Meliodas:" come stai?"
(T/n):" è stato bellissimo!" Sorrise contro la mia pelle
Meliodas:" sicura di star bene?"
(T/n):" mmh mmh"
Meliodas:" quindi era per questo che eri strana, credevi che mi piacesse la principessa.."
(T/n):" puoi non farmi sembrare più ridicola di quel che già sono?" Dissi gonfiando le guance
Meliodas:" non sei ridicola, sono io lo stupido che non ci era arrivato" disse baciandomi la fronte
(T/n):" si forse un po' lo sei" dissi dandogli un bacio
Meliodas:" hei!... ti amo" disse approfondendo il bacio
Si ero decisamente la ragazza più felice di tutto l'universo.



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