Ayato (Tokyo Ghoul) x Reader

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(T/n):"Come come Kitty you so pretty pretty.... Hello Kitty"
Cammino per i vicoli di Tokyo per tornare a casa mentre canto una delle mie canzoni preferite di Lavigne, adoro 'Hello Kitty'! Questa canzone per me ha un'importanza particolare, grazie a lui... Ayato, il mio compagno di classe delle elementari.. la mia prima cotta, il primo amico dopo il trasferimento dall'Italia in Giappone, per colpa del lavoro dei miei...
Sono finalmente tornata a casa ed una volta entrata in camera mi soffermo a guardare la mia foto preferita di noi due insieme: era il giorno del mio compleanno e lui era così adorabile in quel completo che lo faceva assomigliare ad un bambolotto. Una lacrima solitaria attraversa il mio viso, dopo i ricordi belli arrivano quelli brutti: la morte di suo padre, la sua scomparsa, la lite che ho avuto con sua sorella a riguardo... non posso continuare  a  pensarci... ormai lui si sarà dimenticato di me ed io devo fare altrettanto... devo concentrarmi sullo studio! E dopo devo andare a lavorare; Odio il mio lavoro: barista in pub... ma non ho trovato di meglio con i miei orari scolastici ed i miei impegni familiari... Dopo aver indossato una maglia a scollo a V rossa e un paio di jeans aderenti neri decido di uscire di casa per recarmi a lavoro...

Qualche ora dopo...

Non posso credere che tra meno di mezz'ora il locale chiuderà! Oggi non è stata una giornata particolarmente movimentata, ma la stanchezza si sente ugualmente... Come ultimissimi clienti sono entranti 2 uomini estremamente singolari: il primo sembra essere parecchio effemminato, mentre il secondo, è un colosso biondo in smoking bianco.
Cliente:"Hei bambola perché non ci porti 2 delle vostre specialità?"
...povera Yui gli è toccato servire quei due strani tizi, spero solo che non la importunino...
Succede tutto in pochissimi secondi...
Cliente:"No dolcezza io intendevo il tuo sangue!"
...un urlo squarcio l'aria, insieme al rumore di carni lacerate ed ossa rotte, l'aria si impregna dell'odore della morte ed io come spinta da una forza esterna mi butto sul pavimento per evitare l'enorme kagune di quel ghoul. In preda al panico corro fuori dal locale, non sapevo dove andandare, i miei piedi si muovono da soli e continuano fino a quando non vado a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno: un ghoul dai capelli blu e con una maschera che ricordava in maniera molto lontana il becco di qualche uccello (scusate ma non ho la minima idea di come descrivere la maschera assurda che indossa Ayato). Mi sento morire, mi ucciderà sicuramente! Chiudo gli occhi preparandomi al peggio, quando, invece, il ghoul mi prende in braccio portandomi via da quel vicolo...
Perché ora che sono tra le sue braccia mi sento così tranquilla? Perché mi sembra di riconoscere il suo profumo? Perché il mio cuore sembra riconoscerlo?
Senza accorgermene il 'ragazzo' mi ha portata a casa mia, per poi posarmi sul mio letto... Aspettate un attimo, perché sa dove abito?! Così mi risvegliai dallo stato di trance in cui ero caduta e incatenati il mio sguardo al suo che ormai era tornato normale. Avrei potuto riconoscere quegli occhi ovunque! Erano gli occhi da cucciolo di Ayato! Le mie mani si mossero da sole per togliere la maschera al mio salvatore, riconoscendo così un Ayato più grande e più triste che mai. Senza dire niente si abbassò alla mia altezza per potermi baciare la fronte, affrettandosi poi a lasciare la stanza... Peccato che io non glielo permisi! Non gli permetterò di lasciarmi di nuovo!
(T/n):"Rimani Ayato... Ti prego non lasciarmi..."
Inizio a piangere silenziosamente mentre lo trattengo abbracciandolo da dietro.

Pov Ayato

Non mi pentirò mai di averla salvata, ma se quegli stronzi mi trovano qui lei morirà! Non posso restare! Eppure vederla soffrire mi fa star male...
In fondo rimanere 5 minuti in più non può mettere a rischio tutto, vero? Mi giro per poter ricambiare l'abbraccio ed è così che mandai davvero tutto a puttane... fin dal primo momento che la vidi capì di amarla, lei era lì con lo sguardo sperduto è spaventato ed io per la prima volta fui l'eroe e non il mostro... poi conoscendola, anche se non era a conoscenza della mia vera natura, ero sicuro che se per 'sbaglio' l'avesse scoperta non mi avrebbe abbandonato.
Dopo quel gesto divenne tutto naturale: stendermi con lei e raccontarle la mia vita mentre la tenevo stretta a me, come se fosse la mia ancora di salvezza anche se, pensandoci, Lei era effettivamente la mia ancora.
E come foglie trasportate dal vento ci baciammo! Fu quello il momento in cui decisi di lasciare l'organizzazione, non potevo distruggere il suo mondo! Ma l'avrei protetto insieme all'Anteiku; per una volta avrei reso fiero di me mio padre!

Angolo Autrice
Allora quante fan del nostro bellissimo Ayato?

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