Capitolo 3

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Intervallo...
Luna:
Finalmente l'ora di matematica era finita, pensai, dirigendomi nel giardino della scuola. Raggiunsi Aurora, la mia migliore amica. É una ragazza sempre sorridente e solare. Ha un bellissimo viso e fisico, ma si lamenta sempre della sua statura, dice di essere troppo bassa.
"Buongiorno" disse lei, sorridendomi
"Oi Auri" le risposi io.
"Ci sediamo sul muretto? Ci dovrebbero raggiungere anche Samantha e Laura" aggiunse.
Laura e Samantha sono due nostre amiche, anche se non vado molto d'accordo con loro.
"Va benissimo" risposi.
Ci sedemmo sul muretto e le vedemmo arrivare.
Il mio sguardo si spostò da un'altra parte, infatti a pochi passi da loro c'erano Elisa e Erika che stavano parlando animatamente.
"Luna! Ci sei?!" Disse Laura.
"Si, scusa, comunque ciao!" Risposi io.
Ma il mio sguardo si posò di nuovo su Elisa, la vidi dirigersi dietro la scuola, non so neanche io il perché ma decisi di seguirla.
"Ragazze, vado un attimo a salutare una mia amica. Arrivo subito"
"Ok" riposero loro in coro.
Svoltai l'angolo e la vidi seduta per terra, con le braccia incrociate alloggiare sulle gambe e gli occhi lucidi.
"Ciao, come va?" Dissi io d'istinto.
Lei si girò verso di me, si alzò subito e il suo sguardo si fece serio.
"Perché mi stai parlando?!" Disse.
"Non lo so, tu perché piangi?" Risposi io.
"Primo, non sto piangendo. Secondo, non sono affari tuoi!" 
Guardandola negli occhi notai il loro colore, era un po' strano, un misto tra blu, verde e giallo. Credo che rimasi incantata, perché lei esordì con:
"Cos'hai da guardare?!"
"Cazzo, non si può neanche parlare con te" le risposi io.
In effetti aveva ragione, ero io che l'avevo esclusa dalla mia vita, senza neanche darle una possibilità.
Mi passò davanti urtandomi con il braccio e lo afferrai.
"Okay, scusami!" Dissi.
Lei si fermò.
"Va bene, scusami, ma é un po' un periodo di Merda e la nostra situazione non migliora le cose" disse, facendomi un mezzo sorriso.
"Rientriamo in classe a prendere lo zaino e poi usciamo?" Chiesi.
"Non devi raggiungere le tue amiche?" Rispose lei.
"No, saranno già uscite" dissi sorridendole.

Elisa:
La stronza mi stava parlando? Dopo mesi di assoluto silenzio?
Dopo essere passate in classe a prendere gli zaini ci incamminammo verso la stazione degli autobus, poco distante da scuola.
Più lei parlava, più io ero meno arrabbiata con lei. Dopo tutto era dolce, carina, gentile e non acida come pensavo. Okay forse la dovrei smettere di pensare! Ma non mi ero mai accorta di come fosse, neanche quando eravamo "amiche". Aveva gli occhi verdi, i capelli castani, lunghi e lisci e un bellissimo fisico.
"Bene, é stato bello parlare con te, non sei cosi stronza come pensavo" disse.
"Lo stesso vale per me" risposi io "Scusa, ma devo andare, se no perdo l'aliscafo"
"Va bene, ci si vede domani a scuola" rispose lei.
"Va bene, ciao" dissi, salutandola con la mano.
Presi per un pelo l'aliscafo, mi sedetti su uno dei posti in fondo e pensai a tutto quello che era successo in poche ore e non potei che sorridere.

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