Elisa se ne stava con il libro di arte aperto davanti, provando a studiare ma dovendo spesso rileggere anche due o tre volte la stessa frase per afferrarne il senso.
Non che le mancasse qualcosa, ma l'attenzione era tutta concentrata su quel telefono che si ostinava a non accendersi, a non mandarle quella notifica che desiderava con tutta se stessa.
Fino a pochi minuti prima avevano chattato insieme, lei aveva condiviso la sua fantasia, quel sogno che animava la sua mano ogni notte e accendeva il suo desiderio e gli aveva mandato anche un breve video in cui tormentava il suo capezzolo mugulando di piacere. Per tutta risposta lui era rapidamente sparito, lasciandola a fare i conti con quella voglia che pulsava e che avrebbe tanto voluto potersi sfogare al posto di dover studiare e preparare i compiti per Mate che non si era nemmeno fatta vedere a lezione in dad quella mattina.
Poi improvvisamente lo schermo si accese e subito Elisa prese il telefono in mano per controllare: era lui.
"Sei nella tua camera?" chiese.
"Si", rispose lei.
"E sei sola?" rilanciò lui
"Attualmente si" confermò lei.
"Allora chiudi la porta a chiave". Tra il divertita e preoccupata Elisa eseguì quanto le era stato ordinato di fare e tornò ad osservare il telefono.
"Hai fatto? molto bene, ora torna alla scrivania e comincia a spogliarti per me"...Elisa si preoccupò ma fu solo per un istante, la sua voglia era traboccante e il desiderio di giocare ancora con lui era più forte di qualunque cosa in quel momento. La sorella era in soggiorno e le probabilità che dovesse venire in camera piuttosto basse; quindi perché non farlo? Si tolse la maglia della tuta e anche la canottiera restando a petto nudo davanti alla scrivania quando lui aggiunse "Hai tolto tutto? ti voglio completamente nuda, ti voglio tutta per me."
Lei fece una smorfia, ma a questo punto era già a metà strada, che senso aveva interrompere? E quindi con un unico gesto fece cadere ai suoi piedi i pantaloni e le mutandine appoggiandoli poi sul letto. "Sono completamente nuda." Gli scrisse. "E ora?"
Non fece in tempo ad apparire la notifica di lettura che il telefono suonò e cominciò a vibrare segnalando una videochiamata in arrivo. Elisa fu presa dal panico, di certo non voleva farsi vedere nuda e però non poteva nemmeno lasciar suonare il telefono o sarebbe arrivato qualcuno a controllare. Fu così che toccò quel maledetto tastino verde e avvicinò il viso allo schermo così che non si vedesse nulla di inopportuno.
Non si erano mai visti, quella era la prima volta che i loro sguardi si incrociavano anche se soltanto attraverso lo schermo di un telefonino. "Tu sei completamente matto!! ma che ti salta in mente di chiamarmi che c'è mia sorella nell'altra stanza?"
"Avevo troppa voglia di vederti, non ho resistito... e comunque ora appoggia il telefono sulla scrivania e torna a sederti dove ti trovavi". Elisa si sentiva combattuta, si vergognava terribilmente per quel gioco che le sembrava sfuggito di mano, ma la voce di lui era calma e così carica di desiderio per lei che la fece resistere al pensiero di riattaccare.
Corto la osservava con uno strano sorriso, da una poltrona di pelle chiara, apparentemente tranquillo, come se si conoscessero da anni e vederla nuda fosse la cosa più normale del mondo. Senza nemmeno rendersene conto aveva già appoggiato lo smartphone davanti allo schermo del computer e nel quadratino in alto appariva ora il suo mezzo busto, con il seno coperto dall'avambraccio sinistro messo di traverso a coprire entrambi i capezzoli che premevano contro la pelle fresca.
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Raccolta di sfoghi, incontri, sogni erotici e...
ContoUna raccolta, il mio zibaldone di storie, vere e immaginate, sognate da solo o con qualcuno.