La villa siciliana

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Ho pensato di prendere spunto dalla tua idea dell'albergo per raccontare il mio sogno e modificarla un po' sulla base dei miei gusti. E poi, se deve essere un sogno, tanto vale sognare in grande no?

Ora chiudi gli occhi e immagina una piccola villa vicino al mare. È una villa siciliana e da lontano arrivano i rumori indistinti e lontani di alcuni bagnanti che si godono il sole sulla battigia.
C'è una grande camera al primo piano, con un grande letto a baldacchino, adorno di lenzuola bianche e immacolate come i veli delle tende d'organza che sono mossi dal vento, profumato di mare, che entra dalle due grandi porte finestre che, davanti al letto, si aprono su una grande terrazza da cui si gode di un meraviglioso panorama sulla scogliera e sul mare.
Noi siamo vestiti eleganti, tu con lo splendido abito rosso di cui mi dicevi ieri ed io con pantaloni crema e camicia bianca. E magari anche un gilet grigio chiaro di seta damascata.
Su un mobile, ho sistemato un secchiello pieno di ghiaccio e una bottiglia di champagne o di Franciacorta "Ca Del Bosco" e due calici.
Stappo la bottiglia e ti invito a brindare con me al nostro fortunato incontro e alla tua bellezza.
Da quando hai messo piede nella stanza i miei occhi si sono incollati ai tuoi. Ti desiderio ardentemente e, posati i bicchieri, ti invito a sedere sulle mie ginocchia. Tu invece, piccola sfrontata, mi provochi e ti siedi a cavalcioni su di me e, muovendo lentamente e dolcemente il bacino, incominci a sondare la solidità della voglia che ho di te.
I nostri occhi si fondono, le labbra si cercano e le nostre lingue giocano a rincorrersi, ora nella mia bocca e ora nella tua. Le nostre braccia ci stringono e le mani corrono dovunque possono arrivare, sui nostri corpi, per provare a saziare il desiderio che abbiamo l'uno dell'altra.
Ti bacio il collo, salendo a lambire l'orecchio, sussurrandoti che ti desiderio, che voglio farti mia e che il tuo profumo dolce ma deciso mi sta facendo impazzire. Poi, con un gesto leggero, faccio scendere le spalline del tuo abito che cade ai tuoi fianchi, rivelando il seno piccolo e perfetto che tanto ho sognato nelle notti insonni aspettando questo incontro.
Tu ti sollevi dalle mie ginocchia e, facendo un passo indietro, lasci scivolare a terra l'abito rosso, seguito, un attimo dopo dall'intimo di pizzo.

La vista del tuo corpo nudo mi procura un meraviglioso brivido che sale rapido lungo la schiena per perdersi nel collo e tra i capelli. Sali a gattoni sul letto bianco di veli , non posso non notare il tuo culetto e mi chiedo che cosa diamine devo aver fatto in vita mia per avere la fortuna di essere qui, ora, con te.

In un attimo mi slaccio la camicia che vola, insieme al panciotto sulla poltroncina ai piedi del letto. Slaccio le scarpe e in un attimo sono nel letto a fianco a te. Riprendiamo a baciarci o, per meglio dire, a divorarci di baci quando noto che l'insistenza con cui continui a toccarmi tra le gambe denota la tua curiosità di scoprire finalmente come è fatto, veramente, un membro maschile.
Slaccio i pantaloni e, nel giro di un momento, mi ritrovo completamente nudo a mia volta.
Ora che lo vedi, nella sua mascolina baldanza, nella sua oscena tensione sembri farti problemi o remore s toccarlo. Il tuo viso sembra sorpreso, ma ti mordicchi il labbro inferiore e, finalmente le tue mani tornano a toccarlo, a saggiarne la consistenza, a scorrere lungo l'asta in una serie di morbide attenzioni che mi danno alla testa nonostante non mi arrivi nessuna sensazione da parte del mio amico.
Lo so che lo vuoi fare, te lo si legge in faccia. Con lo sguardo me lo chiedi e, ad un cenno, ti chini sul mio ventre e lo accogli tra le labbra. Ci giochi con la lingua, lo succhi, lo masturbi ed io ti guardo tra il compiaciuto e il divertito mentre con la mano ti accarezzo leggermente la schiena e osservo, tra le tue gambe, il tenue luccicare dei raggi del sole sui finissimi peli che adornano il tuo monte di Venere.
Mi piace da morire guardarti, vederti così e saperti per la prima volta alle prese con un uomo. Leggere la curiosità, il desiderio e anche una piccola dose di perversione nel tuo sguardo. Mi fai sentire vivo, mi fai sentire come non mi sentivo più da tanto tempo e soprattutto come mai avrei pensato potesse tornare a succedere con una donna.

Ora però mi sta ritornando voglia di te. Prepotentemente. Prendo il tuo volto tra le mani e riprendo la tua bocca per incollarla alla mia. Hai sulle labbra e sulla lingua il mio sapore e questo, se possibile, mi eccita ancora di più.
Ora ti ho a cavalcioni, sopra di me. Ti faccio alzare sulle ginocchia e, in un attimo, scivolo in basso tra le tue gambe. Il mio viso è ora all'altezza del tuo sesso. D'istinto ti viene da allontanarti per pudore, ma ti trattengo e ti prego di lasciarmi fare. Ho bisogno di te, ho bisogno di averti, di sentirti, di baciarti e questo è il modo che preferisco per fondere le nostre anime e la nostra passione.

Mentre i nostri occhi sono intimamente fusi gli uni negli altri, la mia bocca si apre e la lingua affonda nella tua intimità. Sento il tuo cuore pulsare sempre più veloce e sento i brividi che attraversano la tua schiena. Incomincio a baciarti, a succhiarti, a leccarti. Non un solo centimetro della tua pelle viene trascurato.
Sono da prima leggere e lente carezze date con la lingua e con le labbra, che poi si fanno sempre più ardite ed incalzanti, sempre più rapide e vogliose mentre esplorano la tua fichetta quasi completamente glabra e priva di peli se non per un delizioso ciuffetto allungato appena sopra l'attaccatura delle grandi labbra. Le mie dita intanto tirano e tendono la pelle per permettere alla lingua di penetrarti quanto più possibile in profondità mentre tu, con una mano ti reggi alla testiera del letto e con l'altra alla mia spalla, affondando le piccole unghie nella mia pelle facendomi male e lasciando un segno che rimarrà come indelebile sulla mia pelle e soprattutto nel mio cuore.

Continuo così per un tempo che non saprei definire, potrebbero essere minuti come ore. So solo che è un tempo speso bene come poche volte capita nella vita, un tempo che finisce quando i suoi sussulti si fermano in un respiro trattenuto, un breve silenzio seguito da un urlo liberatorio di piacere infinito.
Un dolce sapore si spande tra le tue piccole labbra che non smetto di succhiare nemmeno quando le contrazioni dell'orgasmo si propagano tra le tue gambe e sulla mia bocca. Cerchi ancora di fermarmi perché stavolta il piacere è fortissimo, quasi insopportabile ma io continuo a trattenerti. Mi fermo, alleggerisco i movimenti e li rallento in maniera quasi esasperante, ma voglio che tu senta ogni singola goccia del piacere che il tuo corpo ti possa regalare.
Pizzico, tra  pollice e indice, il tuo clitoride, arrossato e pulsante. Lo stringo forte, mentre i miei baci si sono spostati un po' più in basso, sul perineo; sarei tentato anche di stuzzicarti dove sarebbe più sconveniente, ma non ancora. So che ti avrò anche lì un giorno, ma so anche che quel giorno non è oggi e, per il momento, mi interessa che tu sia rilassata e soddisfatta. Non ha senso bruciare tutte le tappe in una unica volta.

Quando finalmente il tuo respiro ed il battito del tuo cuore si placano, libero il tuo corpo dalle mie morse e torni a sdraiarti sopra di me. Il tuo bel seno appoggiato al mio petto mi trasmette ancora i battiti del tuo cuore ed il tuo volto si appoggia nell'incavo tra il mio collo e la spalla.

Sento il tuo respiro che torna a farsi irregolare: si perde in un pianto che è insieme un riso di felicità e di gioia misto a lacrime di liberazione per questa sensazione nuova. Per una parte della vita che si chiude e si vede aprire una nuova fase. Fatta di piaceri ma anche di nuove delusioni o difficoltà che però non affronteremo più da soli ma forti di un reciproco sostegno.

Raccolta di sfoghi, incontri, sogni erotici e...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora