Capitolo 2

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Aveva passato l'intera settimana divisa tra lavoro e lavori in casa.

Finalmente era arrivato il fine settimana, cosi, nel tardo pomeriggio decisi di fare un giro per le via di questa misteriosa cittadina. Eravamo in piena estate, ma qui a Forgotten Valley, sembrava autunno. Il sole si vedeva raramente, anche se l'afosità si sentiva eccome sulla pelle. Nella piazza principale si ergeva la stata di un vecchio signore. La osservai per qualche secondo poi ripresi a passeggiare. Una mezzoretta dopo mi ritrovai difronte una grande e strana villa. Aveva l'apetto tetro.

Mi fermai per qualche secondo davanti al cancello principale, sapevo benissimo che non dovevo entrare, ma la mia curiosità mi spinse oltre quel cancello. Quando fui nelle vicinanze del grande portone, una voce femminile mi fece sobbalzare dalla paura.

- Ti ho chiesto che cosa ci fai qui! -

Una ragazza dai capelli corvini mi fissava . Ma da dove cavolo era spuntata! Non l'aveva proprio ne vista ne sentita arrivare.

- Ecco io, io stavo passeggiando e mi sono ritrovata davanti a questa villa. -

- Chi ti ha dato il permesso di entrare! -

- Scusami, la mia curiosità. Sono entrata senza il permesso di nessuno.-

- uhmm ti sei cacciata in un brutto guaio ragazzina. -

Quella ninaccia, se era stata fatta per spaventarmi, ci era riuscita benissimo. Già era bastata la ragazza a farmi spaventare. Poi dietro di me una voce maschile riprese la ragazza.

- Lilith non essere scortese. -

Mi girai per vedere chi aveva parlato e quello che vidi mi lascio senza parole, ma questa volta non per lo spavento.

Un ragazzo dalla pelle chiara e gli occhi color del miele, che ora mi fissava e mi sorrideva, si avvicino di più a me.

- Scusala, mia sorella , a volte, non sà proprio cosa siano le buone maniere.-

- Tze! questa qui entra in una proprietà privata senza essere invitata ed io sarei la maleducata!-

- Lilith finiscila. -

- No scusami, tua sorella ha ragione. Mi dispiace.-

- Non preoccuparti. -

Continuavo a fissare quel ragazzo, Era stupendo, non riuscivo a distorgliere lo sguardo da lui che non mi accorsi dell'arrivo di una terza persona.

- Vedo che abbiamo ospiti . -

Guardai quell'uomo, e avverti una strana sensazione. Un brivido mi percorse la schiena. Mi sembrava di averlo già visto, e di averne già sentito la presenza.

- Più che un'ospite , è un'intrusa curiosona. -

- Lilith , nipote cara, sei sempre prevenuta verso le belle ragazza. Cara signorina, come si chiama. -

- Mi chiamo Olly.- Quell'uomo mi metteva sembre di più i brividi.

- Olly stava giusto andando via. - Disse il ragazzo dagli occhi color del miele

- Ma come! Non resta a farci compagnia per cena?-

Dalla bocca del ragazzo usci un secco e arrabbiato - No .-

Senza rendermene conto mi ritrovai mano nella mano con il ragazzo che mi stava trascinando via da li.

Era successo tutto cosi velocemente. non riuscivo a capire niente. L'unica cosa che riusci a dire quando fummo davanti casa mia fù quella di sapere come si chiamava.

- Caleb. Mi chiamo Caleb Vatore. -

Poi senza neanche lasciarmi il tempo di dire altro se ne andò.

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