V

1.8K 61 48
                                    

Dopo quell'avvenimento i ragazzi si erano rivisti diverse volte.
Qualcosa stava sbocciando tra loro, anche se non ne erano completamente a conoscenza.

"Louis voglio fare una cosa"

Erano ancora entrambi nudi uno davanti all'altro.

"Mh?"

"Voglio che ti stendi sul divano e mi aspetti"

Il riccio cominciò a vestirsi, mentre Louis rimase senza vestiti nella posizione che Harry gli aveva chiesto di prendere.

"Fa freddo"

Harry sorrise, intenerito dalla situazione.

"Scusami"

Louis rimase ad aspettare quelli che parvero minuti interminabili, per poi vedere il riccio tornare con una piccola tela, dei pennelli e dei colori.

"Cosa hai intenzione di fare?"

"Voglio farti un ritratto vero ora che sei davanti a me"

Louis arrossì leggermente.

"È strano"

Harry incaricò le sopracciglia, avvicinandisi con passo incerto al ragazzo.
Non disse nulla, ma semplicemente aprí il grande palmo della mano e lo passò su tutto il corpo del liscio, tracciando alcuni punti con l'indice sotto il suo sgardo confuso ed incuriosito.
Prese a baciare ogni parte, ogni lembo di pelle, bagnando la superficie liscia e solleticandola con i lughi ricci.

"Il tuo corpo è la cosa più bella che io abbia mai visto, sarebbe un reato non dipingerlo, anche se mi sento un ladro anche solo a toccarlo.
È da un po' di tempo che lo osservo e lo bramo, permettimi di averne una copia più realistica."

Il liscio sorrise.

"Ed oh..."

Harry si sollevò per un secondo, insinuando successivamente il viso tra le cosce del maggiore.
Ne baciò una e poi l'altra sotto lo sguardo lussurioso dell'altro, strofinandoci sopra la punta del naso arrossata.

"Questo è decisamente il mio punto preferito"

"Penso ancora che sia strano" il liscio emise un risolino davvero poco virile.

"Nulla è strano quando sei pazzo, io sarò le mie mani, ma tu sarai i miei occhi"

Louis lo guardò confuso.

Harry raccolse i capelli, cercando di non sporcarsi invano, dato che solo cinque minuti dopo aveva già la faccia ricoperta di pittura arancione, che si mescolava con il rossore delle sue guance.

Segnò la tela, scrutando con attenzione ogni singolo e meraviglioso particolare del ragazzo davanti a lui.
Per un secondo si fissarono intensamente.
Il blu intenso degli occhi di Louis colpí lo sguardo di Harry come un pugnale, squarciando la linea sottile di confine tra il blu e il verde.

"P-puoi mettere della musica Lou?"

"Certamente"

Il più basso si alzò dal dal divano, cercando di recuperare un vinile nascosto sulle mensole.

"Potresti aiutarmi? Non ci arrivo"

Il riccio sorprese Louis, afferrandolo per i fianchi e sollevandolo da terra.

"Ehi!"

Mise il vinile sul giradischi posto accanto al divano, per poi riprendere il posto iniziale.

"Non so se ti piace, è un po' vecchio"

"Amo i Pink Floyd"

Mentre Harry continuava il suo lavoro aveva comiciato a parlare.
Aveva parlato di diversi argomenti, forse troppo insoliti per un ragazzo della sua età.
Aveva raccontato di come amava l'arte contemporanea, la cultura greca, il profumo del miele, la poesia, il rock datato, il sesso e il sapore di liquore alla ciliegia sulla lingua degli uomini.
Il perverso fascino del crimine che lo abbagliava.
Di come a volte la violenza lo eccitasse, facendolo sentire sporco e vulnerabile.

"Non sei troppo giovane per queste cose Harry?"

"Credo di aver avuto una vita passata, alcune volte mi rendo conto di avere ricordi vividi e incandescenti, che però non sono del tutto reali.
Ad esempio sono ossessionato da te perché mi ricordi qualcosa, ma non so cosa"

"Sai, sei davvero un tipo strambo, pensavo volessi farmi solo un pompino"

"Io...Ehm" il ricciò balbettò, cominciando a sentirsi a disagio per essersi aperto così tanto.

I suoi occhi si riempirono di lacrime.

"Devo andare"

Il più alto si fece serio, raccogliendo tutte le sue cose e sparendo dalla vista del liscio, che era rimasto sbalordito da un così improvviso cambio di umore.

Voglio essere accolto tra le fiamme, ma sapere di averlo protetto.
E striscerò ai suoi piedi come uno schiavo perché le sue labbra possano posarsi sulle mie.
Venderò la mia anima a questa dolce melodia, permetterò a queste ombre solitarie di violentarmi se è questo che desidera.
Voglio che segua il richiamo per poter vedere il mio corpo al rogo, perché preferisco la sensazione delle ustioni sulla mia pelle che l'eternità senza la sua carne.

Louis non lo sapeva.

Non sapeva che Harry aveva pianto perché lo desiderava così tanto, un desiderio malato e ossessivo, ma estremamente forte.

Sweet like vanillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora