VII

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"Ho una voglia irrefrenabile di scrivere tutto questo, ma non capisco perché"

"io credo che la tua mente rifletta la volontà disperata e sincera, per quanto idiota, di esprimerti"

"Voglio che descriva solo il momento in cui ti vedrò gemere e mi dirai che mi appartieni"

La sua presa si fece stretta e possessiva.

"Voglio che descriva il momento in cui scaverò nella tua anima"

"Oh no Harry, se chiunque potesse scavare nella mia anima piangerebbe quando mi vede sorridere"

"Io non sono chiunque"

"Lo so"

Le loro bocche si fusero dinuovo alla ricerca del loro sapore.

"Perché tu non sei umano Harry. Ho questo ripugnate desiderio di vederti come qualcosa di non terreno.
Ti ho ossevato"

Baciò il suo petto, riprendendo subito il suo intenso discorso.

"Anche se mi provocassi dolore mi sembrerebbe di scalare la recinsione del paradiso"

"Forse quando moriremo ci ritroveremo nel lato scuro della luna"

"Non c'è un lato scuro della luna Louis, la luna è tutta scura"

"Quando il sole la illumina però non è tutta scura"

Riesco a sentire il sapore della tua bocca quando ansimi il mio nome.

"Harry?

"Cosa c'è?" biascicò

"Ti va d fare sesso?"

"Era tutto ciò che ho sempre desiderato da quando ti ho visto"

Il ricciolino si sciolse in un sorriso tenero, per poi cambiare completamente l'atmosfera che si era creata nella stanza.

Spinse l'altro contro la parete con violenza e cominciò a strusciarsi su di lui.

Portò la mano all'elastico dei pantaloni, accarezzando l'intimità ancora coperta dai boxer.

Il liscio lo afferrò e lo fece cadere sotto di lui, facendolo gemere, estasiato.

Circondò il suo collo con una mano, portando le sue pupille a dilatarsi e trasportandolo in un bacio che lo fece gemere in modo acuto e osceno.

Strinse le natiche dell'altro, incitandolo a fare qualcosa.

Louis strappò la maglia del riccio e leccò il suo petto, facendo urlare Harry, il quale rafforzò la stretta sui glutei e poi sulla nuca del liscio.

Lo spogliò completamente e poi fece in modo che l'altro si voltasse, per spingerlo sul sofà, posizionarsi su di lui e successivamente tirare i capelli con forza, facendolo alzare.

Il riccio ansimò, cercando di soffocare i versi.

"Possiedimi, voglio sentirti dentro di me" soffiò ad un centimetro dalle sue labbra.

"Puttana vogliosa"

Louis colpí la natica del ragazzo sotto di lui.

"A-ancora"

"Sulle ginocchia, forza"

Il riccio fece ciò che gli era stato ordinato, rimanendo con il viso schiacciato contro il tessuto in pelle e divaricando le gambe al massimo.

Rabbrividí quando percepí il tocco del suo...
Di Louis.

Quelle carezze seguirono un altro schiaffo, fino a quando non riuscì a sentire distintamente la lingua del liscio dapprima sulle cosce a salire fino alla sua apertura.

Sweet like vanillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora