5• SUO FRATELLO

126 7 0
                                    


 
Aperti gli occhi, gli si parò davanti un'informe massa bianca che presuppose non essere il Paradiso, ma l'infermeria.

"Si sta svegliando..." sentì un Malandrino sussurrare.

Poi, la faccia occhialuta di suo fratello gli si parò davanti e Sirius riprese totalmente i sensi.

"Ma che...ahia!" gemette, riccasciandosi dopo il malriuscito tentativo di alzarsi.

Il fianco gli doleva, meno della notte prima, ma causandogli ancora delle fitte.

"No, no, fermo!" intervenne James preoccupato, posandogli una mano sulla ferita e premendo lentamente. "Non puoi muoverti a scatti, devi fare piano!"
Prongs passò un braccio dietro le spalle dell'amico e aiutò Padfoot a mettersi a sedere sul letto.

L'infermeria lo accolse, immacolata nella sua tranquillità, tra scaffali di medicinali e letti vuoti.

L'unica stonatura erano tre studenti in divisa da grifondoro che accerchiavano il suo letto, uno dei quali con la bocca sporca di cioccolato.

"Paddy, come ti senti?" gli chiese Remus, prendendogli le mani.

"Come se Pete mi avesse appena finito la scorta di Cioccorane..."
Wormtail sorrise, arrossendo sotto alla scia marrone che gli percorreva le guance: nel sacchetto di Cioccorane ci si era letteralmente tuffato.

I Malandrini sorrisero e Remus passò una Cioccorana superstite all'amico.
"Sir, mi dispiace davvero tanto..."
"Non l'hai fatto apposta, Moony. Non ti puoi controllare quando ti trasformi. E poi non sei tu che devi scusarti..." aggiunse più duramente.

Peter si guardò intorno: Sirius fissava il nulla oltre la spalla di Remus, Remus rivolgeva uno sguardo "ti prego non morderlo" a Sirius e James guardava le lenzuola del letto di Sirius con...con le lacrime agli occhi.

"Mi dispiace." sussurrò appena. "Davvero, ragazzi mi dispiace tantissimo, sono un cretino, un idiota, un colossale deficiente! Non so come ho fatto, mi sono totalmente dimenticato! Io...mi vorrei buttare in fondo al Lago Nero, sul serio, scusatemi, vi prego, mi dispiace tentissimo! Moony, scusa, sono stato un cretino e lo so, ma me ne pento tanto! Ti prometto che non me ne dimenticherò più, mai più, lo giuro! Te lo giuro, Rem, scusa..." singhiozzò il ragazzo.

Quelle parole erano state coronate da un silenzio sbalordito: James Potter stava piangendo. Nè Moony, nè Pete l'avevano mai visto piangere e ora lo guardavano senza parole.

Sirius, invece, aveva visto suo fratello così solo un'altra volta, sapeva perchè James non piangeva mai.

Non era la stupida ragione che credevano tutti, quella "io sono troppo forte e figo per piangere come le femminucce", no, il suo migliore amico non odiava piangere per quel motivo.

Secondo lui, piangere non era dimostrarsi deboli, ma ammettere di stare male e di avere bisogno di qualcuno che ti consolasse. James non era nemmeno quel tipo di persona che "io sono troppo forte e figo che non ho bisogno di nessuno", no, il suo migliore amico non odiava piangere per quel motivo.

Suo fratello credeva che, quando qualcuno piange, fa rattristare anche le altre persone e lui non aveva la minima intenzione di far soffrire qualcuno.

Ecco perchè James Potter odiava piangere, perchè odiava verdere tristi le persone a cui voleva bene.

E fu per questo che Sirius si stampò in faccia il suo miglior sorriso da schiaffi e, per spezzare la tensione, prese James per le spalle, lo scaraventò sul suo letto e cominciò a fargli il solletico.
Tutti i Malandrini restanti lo seguirono e, in breve, Prongs si ritrovò a ridere quasi fino al soffocamento, con tre ragazzi senza scrupoli sopra di lui che lo facevano contorcere sul letto, senza lasciargli la minima via di fuga.

C'era anche un'altra questione di cui Padfoot voleva parlare, ma decise di farlo la sera, sia perchè non voleva far star male ancora suo fratello,
sia perchè si stava divertendo troppo a farlo diventare color vermiglio per deficienza d'ossigeno!

"E non solo di quello..." si ritrovò ad aggiungere mentalmente, con uno spaventoso ghigno malandrino in faccia.

Quella scena idilliaca fu interrotta da Madama Chips, che piombò infuriata in infermeria a lamentarsi per il troppo fracasso.

"Potter, Lupin, Minus! Fuori di qui!"
"Madama, posso andarmene anch'io? La prego..."
"No, Black, tu da quel letto non ti muovi fino a mezzogiorno! E voi tre filate!"

 

Non accadrà mai più • malandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora