𝕰𝖒𝖊𝖗𝖌𝖊𝖓𝖈𝖞

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La mattina seguente siamo tutti operativi. Mi sono svegliata presto e ne ho approfittato per lavarmi prima che arrivassero tutti, c'era molto freddo ma ovviamente ho chiesto a Sebastian di scaldarmi l'acqua, sapevo che il suo saper controllare il fuoco mi sarebbe tornato utile. Ciel non ha avuto il mio tempismo, si è svegliato quando l'anno fatto tutti e fino ad ora non ha mai smesso di starnutire e tossire. "Dovresti riposarti un attimo, non peggiorare la situazione." Dico sussurrando al Conte. "Sto bene non ti preoccupare." Mi risponde allontanandosi e portando con se una scatola. Bash mi si avvicina. "Tranquilla lo controllerò io." "Si forse è meglio." Dopo un po 'nella sera inoltrata ci incontriamo dietro le tende, penso per discutere del piano. Come per confermare i miei pensieri Ciel inizia a parlare. "Dobbiamo entrare nelle tende private dei professionisti." "Ottimo piano, ma come facciamo con i serpenti?" Chiedo curiosa. "Ovviamente Se ..." "Black! Eccoti abbiamo bisogno di te per uno spettacolo." Joker spunta da dietro le tende e interrompe Ciel. Non ci voleva proprio, eppure Ciel riesce ad elaborare un piano perfetto, servirà molto tempismo ma Sebastian ce la farà.

Prima dello spettacolo Bash ha sistemato tutti i serpenti, Io accompagno Ciel nella tenda di Joker. Troviamo cose molto interessanti, delle lettere a un certo Padre, delle foto e un simbolo. Non riesco a vedere la faccia del Conte ma alla vista del sigillo Conserva tutto quello che abbiamo trovato e poi entriamo nella tenda di Beast, mai errore più grande, lo spettacolo è finito e lei entra nella sua tenda. Faccio in tempo a nascondere Ciel ma riesce a vedere me. "Angel? Che ci fai qui." Dice con tono minaccioso. "Ti stavo cercando! Mi servirebbe un paio di tacchi per il mio costume." Lei sembra pensarci un po 'su ma poi si rilassa. "Non so se ti vendono ma ho un paio che non metto più. Tieni." Dice mentre si avvicina pericolosamente al baule dove ho nascosto Ciel per poi prendere degli stivaletti da sotto il letto. C'è mancato poco. Prendo gli stivaletti e la ringrazio uscendo dal tendone. Spero non si faccia beccare, tornerò dopo per lui.

Aspetto appostata dietro la tenda che Beast esca. Appena arriva il momento mi avvicino all'entrata ma vendo bloccata da Sebastian che esce dalla tenda con Ciel. "Ma come...?" Bash si limita a farmi l'occhiolino. "Devo andare mi stavano cercando." "Si vai ci penso io qui." mentre lui se ne va io e Ciel ci allontaniamo dietro il tendone. Un gruppo di persone si avvicina a noi dobbiamo fare silenzio. Le prime persone ci passano di fronte ma Ciel tossisce. Io faccio in tempo a nascondermi dietro le scatole ma chiunque si sia avvicinato ha visto il Conte. Sento una voce femminile che gli parla, non so cosa fare. Ciel si gira un attimo verso di me e mi fa segno di andare. Diamine devo andarmene ma non voglio lasciarlo solo, però se ci vedessero insieme sarebbe ancora più sospetto. Ciel si alza e si incammina con quella persona. Mi allontano quanto basta e aspetto con ansia. Nell'aspettare arriva anche Sebastian. "Dov'è il padroncino?" "Ci stavamo nascondendo ma qualcuno l'ha visto, evidentemente non era nessuno di pericoloso perché mi ha detto di allontanarmi. Stavo aspettando di potermi riunire con lui." "Capito. Il tuo respiro è accelerato, che succede?" "Mi sono spaventata e ora sono in ansia per il Conte. Tranquillo va tutto bene ora mi riprendo." Lui annuisce.

Dopo un po 'ci riuniamo tutti dietro a un tendone. "Allora chi era?" Chiedo immediatamente a Ciel. "Doll, che a quanto pare è anche il mio compagno di tenda ... mia compagna di tenda." Sono confusa ma almeno non sono l'unica, lui stesso mi sembra confuso. Prima non l'avevo notato al buio ma ora posso vedere il suo colorito ... è cianotico! Respira male, sta per avere un attacco respiratorio! Mi avvicino velocemente a lui per prenderlo, lui si allontana leggermente per vomitare a terra. "Sebastian prendilo immediatamente e corriamo in infermeria. Veloce!"

Bash mi sembra molto sorpreso ma interviene prontamente e lo prende in braccio, corriamo verso l'infermeria ed entriamo con foga nel tendone, il dottore in sedia a rotelle chieda spiegazioni ma lo ignoro momentaneamente, sistemo il letto per Ciel e Sebastian lo corica lì. "Vai a prendere un panno, dell'acqua calda e vai nella mia tenda e nella mia borsa prendi l'estratto di menta e eucalipto. Ah si anche della lavanda." Lui esegue immediatamente. "Che sta succedendo?" Chiede di nuovo il dottore. Questa volta gli rispondo. "Ha una crisi respiratoria e a quanto pare la febbre alta." Dico appoggiando la mano sulla sua fronte. "Cazzo!" Il dottore si gira verso di me sorpreso. Mi sollevo le maniche e inizio a cercare un stetoscopio, lo trovo dopo un po' e spoglio Ciel, controllo i suoi polmoni e mi rendo conto subito che la situazione è più grave del previsto. "Ha la polmonite." Dal fischio che sento nel suo modo di respirare capisco che è anche asmatico, la situazione va di male in peggio. Sebastian arriva al momento giusto con ciò che gli avevo chiesto. prendo subito l'estratto di menta ed eucalipto e passo la fiala vicino al suo naso. "Che sta facendo, la polmonite guarisce con il riposo." mi dice critico il dottore. "Si è vero, ma è anche vero che il c ... mio figlio è cianotico, non sta respirando correttamente e se non facciamo qualcosa i suoi polmoni potrebbero cedere. Questo serve per aprire le vie respiratorie." Dico nervosa. "Lasci fare a un medico." Sto per rispondergli ma Bash mi precede. "Lei è un medico. Non interferisca più. "

Lo ringrazio silenziosamente e faccio tutto il possibile per fargli abbassare la febbre. "Non l'ho mai visto in questo stato." Dice Sebastian in un sussurro. "Non ti preoccupare, adesso riesce a respirare, ora gli basta solo riposare." Lui annuisce. passa un po 'di tempo nel silenzio totale. "Ma ... Mamma ..." Io e Sebastian ci giriamo subito verso Ciel, non è ancora sveglio, probabilmente sono i deliri della febbre. Mi corico accanto a lui e gli accarezzo il viso. Il dottore esce un attimo dalla tenda e ne approfitto. "Sebastian! Ascolta velocemente, Ciel aveva trovato un sigillo, penso appartenga a una casata, tieni, è questo, rintraccialo il prima possibile." Gli passo il foglio che Ciel aveva conservato. Lui annuisce e se ne va.


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E 'passato un po' di tempo, ho la testa appoggiata alla mano e sono messa sempre di lato a Ciel. Lo vedo muoversi leggermente, si sta svegliando. Adesso ha quei occhioni azzurri rivolti verso di me. "Asteria ... dove sono? E dov'è Sebastian?" "E 'andato a cercare informazioni, comunque sei nell'infermeria del circo." "Gli hai dato il foglio con il sigillo?" "Si, immagino sia di una casata." "Si è vero." "perfetto ora dobbiamo solo aspettare, tu riposati e appena ti senti meglio torniamo a casa." Lui annuisce e gli canto una canzoncina per farlo addormentare, è una canzoncina che mi cantava mia nonna quando ero piccola, è in greco.

Mi ricordo ancora le parole anche se è passato tanto tempo, mia nonna è morta quando avevo otto anni, questa canzone è l'unica cosa che ricordo di lei. Mia madre mi diceva sempre che la nonna mi viziava, che mi coccolava troppo, ma se devo essere sincera anche i miei genitori erano così. Mio padre era una sergente della marina, mia madre un avvocato, erano iperprotettivi ma gli volevo bene, mi mancano. Li vedevo già poco quando ero nel mio tempo, loro vivono a Liverpool, con il lavoro non mi potevo permettere di allontanarmi da Londra per le emergenze. Mi mancano anche le ragazze, e soprattutto ubriacarmi con loro. Mi manca anche Luis ... è mio fratello, più piccolo di me di quattro anni. Da piccolo era una peste, crescendo non è migliorato molto. Lui ha preso la strada di mio padre, è nella marina. Mi manca persino la confusione che c ' era in ospedale. Dovrei chiedere alla Regina il permesso per costruire un ospedale a Londra, gli ospedali che ci sono ora sono l'apoteosi del no, non sanno nemmeno cosa siano i batteri.

Mentre sono persa nei miei pensieri Sebastian torna. "Come sta?" "Molto meglio, la febbre è scesa quasi del tutto, appena si sveglia è meglio tornare subito alla magione." "Si sono d'accordo, è meglio andarcene il prima possibile." Poi alza il suo sguardo verso di me. "E tu? Verrai con noi?" "Oh non riesci a stare senza di me, vero?" Dico prendendolo in giro. "E 'noiosa la notte senza te che gironzoli per la magione." Non mi aspettavo una risposta così ma non posso fare a meno di ridere. Lui ride insieme a me. Sento uno strano profumo su di lui, non il suo solito... da donna. "Bastardo." Lui mi guarda stranito. "Che ho fatto ora?" "Ti sei portato a letto Beast! L'hai usata!" "Prima di tutto come fai a saperlo, secondo... che ti aspettavi? mi servivano informazioni il più velocemente possibile. Era la soluzione più veloce." "L'ho sentito dal tuo odore." Lui si odora un attimo e annuisce. "Si hai ragione... scusa." "Non devi scusarti con me, ma con Beast." "Ah ma non mi importa niente di lei, figurati se mi scuso. E poi detto fra noi non si può certo dire che non gli è piaciuto." Mi limito a mandargli uno sguardo assassino. "Avanti non guardarmi così, appena torniamo alla magione ci prendiamo un bel bicchiere di vino." "E la torta?" "Anche la torta." Bash mi guarda con uno sguardo stanco ma molto amorevole. Poco dopo ci prepariamo per tornare a casa.

𝕺𝖓𝖊 𝖍𝖊𝖑𝖑 𝖔𝖋 𝖆 𝕯𝖗𝖊𝖆𝖒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora