Capitolo 4

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"Jimin! Sono tornato piccolo, perdonami per il ritardo.." entrai velocemente nel nostro appartamento, e mi fiondai in camera nostra per vedere come stesse Jimin.

Quando Taehyung mi superò per andarsene, mi ripresi dopo qualche secondo e uscii anch'io da quel bar. Di lui non c'era già alcuna traccia, perciò senza alcuna distrazione salii in macchina e andai in farmacia, che come se non bastasse, aveva una coda spropositata di persone davanti alla sua porta d'ingresso. Ciò non fece altro che aumentare il mio ritardo.

"K-Kookie... Ma dove diamine si stato" il corpicino del mio ragazzo spuntò da sotto il piumone, mentre con voce tremolante mi poneva il suo quesito.

"Oh Jiminie, mi dispiace tantissimo amore, ho bocciato mentre mi stavo dirigendo in farmacia e come se non bastasse c'era anche coda all'ingresso..." decisi di dirgli una mezza verità con tono dispiaciuto, evitando ovviamente l'incontro con Taehyung, che ancora persisteva nella mia testa.

Jimin prese la sua pastiglia che gli portai a letto, dopodiché mi sdraiai vicino a lui fuori dal piumone, e lo abbracciai da dietro. Faceva estremamente caldo, ma il mio Jimin stava male e aveva bisogno di affetto.

"Jungkookie.." sussurrò mentre si girava verso di me e stringeva la sua mano alla mia maglietta, all'altezza del petto.

"Ho voglia.. S-sono quattro giorni che non mi tocchi per colpa di questa m-maledetta febbre."

"Jiminie, stai male e io non voglio stancarti in nessun modo. Per ora pensa a riposarti e a goderti i miei tocchi delicati." sussurrai con tono amorevole, mentre lui mi guardava negli occhi con sguardo supplicante.

"Ma i-io voglio i tuoi tocchi delicati proprio qui.." prese la mia mano e la portò proprio sopra la sua zona, coperta solo dalla stoffa dei boxer. "Ti prego Jungkookie.." e iniziò a farla strusciare mentre ansimava, per procurarsi piacere da solo, ma con la mia mano.

Seppur ancora titubante allora, infilai la mia mano dentro al tessuto dei suoi boxer, iniziando a stimolarlo. La mia mano faceva su e giù sulla sua intimità, mentre lui si avvicinava sempre di più a me, appoggiando la sua fronte contro la mia e portando la sua mano sulla mia spalla.

La mia mente era vuota, non pensavo a nulla se non a dargli piacere. Avevo bisogno di distrarmi in qualunque modo, per smettere di pensare a quella testa rossa che proprio si rifiutava di abbandonare la mia mente.

"Tutto bene amore?" gli chiesi, mentre muovevo la mia mano sempre più velocemente.

"S-sì, sì. Ti prego non fermarti, a-ah!" la sua gamba ebbe uno spasmo, mentre piagnucolava quelle parole con contro le mie labbra.

Scesi più in giù, e feci passare i suoi testicoli tra le mie dita, giocandoci. Lui gemeva sempre più forte, e sempre più frequentemente.

Passai il pollice sulla sua punta arrossata, e l'anulare su una vena più grossa delle altre, e lì Jimin quasi urlò.

"A-ah, a-ah, c-cazzo Jungkook-" portò la sua mano intorno alla mia nuca e mi tirò i capelli, avvicinò la sua fronte alla mia fino a farle collidere mentre con il respiro affannato e le gambe che avevano spasmi incontrollati si riversava sulla mia mano.

Durò poco, ma lo capii. Stava male ed erano quattro giorni che non veniva toccato, il mio povero Jiminie. Avrei rimediato appena si sarebbe ripreso da questa fottuta febbre.

Mi portai la mano alla bocca, e mi leccai le dita mentre Jimin mi osservava ancora scosso dall'orgasmo, con gli occhi socchiusi.

E mentre assaporavo il seme di Jimin, non potei fare a meno di pensare a che sapore avesse invece quello di Taehyung.

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