Capitolo 13

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Chiedo umilmente perdono per il mio ritardo😣


Qualche ora prima:
Jimin fu svegliato dalla sveglia che sfortunatamente si era dimenticato di disattivare la sera prima, a causa del litigio con Jungkook. Sì alzò e si diresse in cucina per fare colazione, sperando vivamente che il suo ragazzo fosse ancora dormiente per non doverlo affrontare. Lo trovò sul divano, rannicchiato su se stesso, con i jeans skinny e la camicia della sera prima ancora a vestirlo. Lo superò solo per bere un bicchiere d'acqua e poi dirigersi in bagno, in cui si sciacquó il viso un paio di volte e si lavó i denti. Si mise addosso una tuta e poi uscì.

Non aveva in mente una direzione precisa, voleva andare in un posto tranquillo in cui avrebbe potuto riflettere e rilassarsi. Magari in biblioteca? Ma era domenica ed erano chiuse, quindi quale migliore scelta del parco vicino a casa sua che proprio ora aveva invaso la sua visuale? Abbandonò l'idea di sedersi in una panchina, si recò in una zona semideserta del parco e si sdraió sull'erba. Il suo sguardo era rivolto al cielo privo di nuvole, mentre cercava di scacciare l'immagine di Jungkook dalla sua testa per rimpiazzarla con una di una familiare testa rossa.




Jungkook guidava come un forsennato nelle strade di Seoul. Dopo aversi fatto mandare la posizione dal rosso, che ora si trovava a casa sua, aveva deciso di recarsi proprio lì. Aveva bisogno di dimenticare quei pensieri che invadevano la sua mente, in cui credeva che una relazione a tre sarebbe stata possibile. Una relazione con il suo ragazzo e un'altro bello da far paura ma che ancora non conosceva bene. Erano pensieri da bambino, infantili a suo parere, ma non troppo, perché una persona la devi conoscere meglio se hai intenzione di starci insieme, ma se vuoi solo scopartela allora è tutto un altro paio di maniche.

Arrivò alla destinazione segnata sul suo cellulare, ora fissato in un aggancio sul cruscotto, e scese. Suonò il citofono, arrivó davanti alla porta e si mise a bussare forte. Taehyung gli aprì poco dopo.
"Jungkook, ma cos'è tutta questa fr-" il corvino non lo lasciò finire che lo spinse dentro quella casa sconosciuta. Si guardarono negli occhi, un Jungkook col respiro affannato e un Taehyung con un espressione confusa. E poi il corvino si buttò letteralmente addosso all'altro, e lo coinvolse in un bacio disordinato in cui nemmeno lui sapeva cosa stesse facendo.

Taehyung quasi non cadde all'indietro a quel gesto. e si separò dalla sua bocca per porgergli una domanda.

"Perché sei venuto qui, Jungkook?" chiese con voce seria e le sopracciglia corrugate il rosso. Di sicuro non si era scordato della sera prima, quando il corvino aveva smesso di rivorgergli la parola nel viaggio di ritorno in macchina solo per il bacio ricevuto, a detta sua ingiusto dato che era fidanzato. Quindi ora perché si era presentato qui? Che cosa aveva intenzione di fare?

"I-io sono...confuso, e volevo venire da te per vederti..." rispose insicuro Jungkook, stringendo tra le mani la camicia di Taehyung, che nonostante fosse una domenica mattina, era già pettinato, truccato e vestito. Bello come sempre. "Mi fotti il cervello hyung..." Jungkook aveva quasi le lacrime agli occhi, era talmente confuso.

"Hai fatto uso di sostanze stupefacenti? Hai bevuto?" chiese il maggiore per evitare di ritrovarsi nella situazione della sera prima.

"No no, sono lucido" annuì sicuro "Però...voglio capire una cosa..." la sua voce si fece più sensuale e prese a spingere Taehyung verso il muro adiacente alle scale. "Ultimamente ho dei...pensieri diciamo" iniziò a paccioccare con il pollice destro il labbro inferiore del rosso, che lo guardava con le sopracciglia aggrottate. "Il fatto è che quando mi scopo il mio ragazzo, non faccio altro che pensare a te, al posto suo. Anzi, ad essere specifico mi immagino io che mi faccio il mio ragazzo mentre tu mi prendi da dietro." disse sfrontato il minore guardando negli occhi il rosso, che era a dir poco sconcertato e ora lo fissava con occhi spalancati.

"Merda Jungkook, non puoi dirmi queste cose, ci conosciamo a malapena.. " disse il rosso.

"E io so come approfondire questa conoscenza Hyung" Jungkook iniziò a scendere con la mano verso l'intimità del maggiore, scoprendo essere già quasi dura.

"Cos'è Taehyungie? Ti sei eccitato mentre ti raccontavo i miei pensieri? Ti sei immaginato quella magnifica scena e non ti dispiacerebbe nemmeno provarla vero?"

"Jungkook..." Taehyung si stava quasi imbarazzando, il che era raro. Il corvino continuò:

"Sai, il mio fidanzato è proprio un bel ragazzo, ha delle labbra carnose e succose, addominali ben definiti e un culo da favola in cui balleresti dalla mattina alla sera, cazzo" oh e il rosso lo sapeva, ma ancora non voleva dirlo al corvino, che ora aveva portato la mano dentro ai suoi boxer per iniziare a toccarlo. Il tenero Jungkook di prima era sparito e aveva fatto spazio a un ragazzo sensuale e sicuro di sé.

"Ora immagina le sue labbra super carnose, attorno al tuo cazzo, lo stai facendo Hyung?" Taehyung, incerto, annuì.

"Bene, e ora immagina come il suo piccolo buco si stringerebbe attorno a te Hyung. Io scommetto che ti farebbe sentire parecchio bene" ridacchió Jungkook, che aveva iniziato a strusciarsi sul membro del rosso, continuarlo a fare sú e giù con la sua mano. E merda, Taehyung si stava immaginando proprio la fantasia di Jungkook, che gli fece emettere un gemito gutturale, ad occhi chiusi. La mano del corvino andava più veloce, e il rosso si sentiva già vicino.

"E io sono un tipo dominante, ma quanto mi piacerebbe farmi scopare da te, mi prenderesti così bene, ah-" ormai Jungkook stava per raggiungere il suo orgasmo solo strusciandosi e guardando il suo hyung godere. "Mi stringerei così bene attorno a te..."

"Merda Jungkook, c-cosa ti farei, cazzo!"

"Cosa v-vi farei..."

"Ah Taehyung, continua ad immaginare... Sto venendo, cazzo" il respiro del corvino era diventato affannoso ormai, le sue labbra ad un soffio da quelle opposte.

"Oh, oh Jungkook! C-cazzo!" gemette con voce profonda, il liquido bianco iniziò ad uscire a fiotti dal suo membro, mentre Jungkook continuava a muovere il pollice sul suo glande, per venire poi con un genio strozzato nei pantaloni, ingoiando i gemiti di Taehyung.

I respiri iniziavano a tornare regolari, ma i due ragazzi non si erano mossi. E poi Jungkook compì un gesto talmente erotico agli occhi di Taehyung: si portò le dita alla bocca e iniziò a leccarle, il tutto guardando intensamente nei pozzi scuri del maggiore.

"Fottiti Jungkook, vuoi che ti scopi qui contro il muro?" ringhió il rosso, e Jungkook rispose facendo spallucce, prima di coinvolgere Taehyung in un bacio più dolce dei precedenti, in contrasto con ciò che avevano appena fatto, ma che aveva comunque il sapore del maggiore. Jungkook sospirò.

"Ormai ci sono dentro Taehyung..." oh, e il rosso avrebbe voluto rispondere Già, ci sono dentro anche io, sono dentro una fottuta relazione a tre.

E poi, Jungkook si mise a piangere e crollò sulla spalla di Taehyung. "C-che cosa sto combinando...?". Ma come, cinque minuti fa glielo stava smanettando talmente bene, e ora aveva una crisi di pianto? Taehyung era allibito, forse avrebbe dovuto abituarsi a questi suoi cambiamenti d'umore...

"Ehi Jungkookie, tutti fanno errori nella propria vita" il minore si sollevò e fissò il suo hyung con occhi grandi e lucidi, il naso rosso e le labbra tremanti, e bisbiglió:

"Ma tu per me non sei uno sbaglio Tae... "




Maldamore | vminkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora