Capitolo quattro: il gioco

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Passarono le ore, si fece mezzanotte, la serata stava entrando nel clue e tu ti trovavi inaspettatamente bene con loro.
- "Ragazzi!" esclamasti, ridendo "Ma non dovevano esserci altre ragazze con voi? Così mi ha detto prima Marco"
- "A quanto pare si sono perse con lui" rispose Eren
- "Quando attacca a parlare non lo fermi più, soprattutto con le donne, quel balordo... fa il finto angelo ma sotto sotto è un depravato patito della figa" continuò Sukuna, ridendosela con Osamu.
- "Raga, che dite? Trivial Pursuit alcolico?" propose Osamu.
Tutti i ragazzi acconsentirono. Tu, dubbiosa, chiesi ad Osamu come funzionasse questo gioco:
- "Semplice: è un normalissimo Trivial Pursuit, solo che, invece di perdere punti, ogni volta che sbagli una domanda, bevi uno shottino. Quello che ne esce più marcio, ha perso"
Tu già lo sapevi. Non reggi l'alcol, per niente. E fu proprio quello che ti portò ad acconsentire. Volevi divertirti quella sera e quelle persone erano quelle giuste. Non importava quello che poteva accadere, se doveva succedere, allora sarebbe successo. E tu chi cazzo eri per fermare il fato? Non capita mai di trovarsi così bene a pelle con qualcuno, specialmente a te.
- "Ci sta!" dissi "Preparate il gioco, vado a prendere i bicchieri da shots e l'alcol" ti alzasti poi, verso la cucina, per reperire il necessario.
- "Volete anche del cibo?" urlasti, da dietro il bancone
- "Porta tutto quello che c'è" disse Eren "sono affamato"
Presi tutte le buste di cibo spazzatura presenti in dispensa e iniziasti a fare avanti e indietro tra cucina e salotto, prima per il cibo, poi per gli alcolici, intanto che loro preparavano il gioco.
- "Aurora!" urlò Osamu "scegli un numero da uno a dieci!"
- "Nove!" risposi, tanto che cercavi i bicchieri
- "Perfetto" rispose Kaneki "il giro di domande è: Eren, io, Osamu, tu e infine Sukuna"
Trovati i bicchieri tornasti ai divanetti, annuendo all'affermazione di Kaneki.
- "Possiamo iniziare?" chiese Eren
Tutti annuimmo.
Iniziò il primo giro di domande: il gioco consisteva nel porre domande ai concorrenti, a turni, dovevano rispondere, chi rispondeva errato o non rispondeva allo scadere del tempo, doveva farsi uno shottino con qualsiasi alcolico preferiva.
Dopo varie domande, io e Osamu eravamo quelli con più risposte esatte, mentre Sukuna, si era già scolato quattro shottini
- "Certo che sei proprio ignorante!" disse Eren a Sukuna, ridendosela
- "Tu fatti i cazzi tuoi e pensa per te" rispose Sukuna, visibilmente brillo
Toccava a te fare la domanda:
- "Questa è un po' complessa: qual è la capitale dell'Estonia?"
- "Riga?" disse Kaneki
- "No sbagliato, bevi uno cicchetto"
- "Lima..." continuò Eren, dubbioso
- "Lima si trova in Perù, che non è nemmeno in Europa, talaltro" rispose Osamu
- "Ou bastardo, ma se te lo sai, perché semplicemente non rispondi?" obiettò Sukuna, sbiascicando, ormai ubriaco
- "Semplice, voglio divertirmi nel vedervi crollare. Tallin comunque"
- "Sì, esatto" risposi, ridendo.
Il gioco continuò ad andare avanti e anche tu ed Osamu, i migliori, iniziaste a sbagliare o a non rispondere, finiste quindi per farvi anche voi parecchi shottini, prima uno, poi due, poi quattro, cinque, sei, fino a non riuscire più a distinguere quando eravate lucidi e quando no, fregandovene di chi stava vincendo.
Era il turno di Sukuna:
- "Allorwa, ruagazzi..." sbiascicava e non riusciva a parlare "dove... si trova... lo... ma che cazzo è?! Lo stremocleidomastroideo?" poi iniziò a ridere.
Anche noi scoppiammo a ridere, poi Kaneki disse:
- "Sternocleidomastoideo... sono ubriaco ma ancora so pronunciarlo... è l'osso del collo..."
- "Quale osso?!" urlò Eren "è il muscolo!!"
Kaneki si vide costretto a bere un altro shottino. Iniziasti a ridere, sbattendo poi la fronte sul tavolino, cadendo in ginocchio sul tappeto
- "Aurora, rialzati" disse Osamu, ridacchiando
- "Non ce la faccio... sono marcia..." risposi, continuando a ridere.
Allora Osamu, anche lui poco lucido, si chinò e ti aiutò a sederti sul divano, facendoti poggiare la schiena allo schienale:
- "Ci sei? Sei con noi?" mi chiese, tenendomi entrambe le braccia salde con le sue mani e fissandomi
- "Sì... sì..."
Tu sapevi cosa succede quando sei ubriaca. Diventi molesta. E la cosa ti piaceva. Tu volevi essere molesta. Con tutti loro. Allora ti lasciasti andare:
- "Osamu... posso sdraiarmi e appoggiare la testa sulle tue gambe?" chiesi, ridendo, ma con sguardo seducente.
Osamu non rispose subito, poi però sorrise e annuì. Si sedette vicino a te, avvicinandosi il più possibile, portando in avanti il bacino; tu ti sdraiasti, volgendo le tue gambe verso Sukuna, che non faceva altro che fissarti:
- "Oi donna, ti si vede tutto!" disse Sukuna
- "Apprezza ciò che vedi" risposi, disinvolta, mentre poggiavi la testa sulle gambe di Osamu, che ti guardava dall'alto, allungando le braccia sullo schienale del divano
- "Io sicuramente non disdegno un culo" disse Sukuna, appoggiando il gomito sul bracciolo del divano, sostenendosi la testa dal mento.
- "Devo dire che il tuo "grasso" ti fa un bel big fat ass" disse a bassa voce Sukuna, ridendo
- "Grazie..." risposi a voce bassa, mentre continuavi a fissare Osamu, ridendo come un'ebete
- "Vorrei toccarlo..." continuò Sukuna
- "Oh qua le cose si fanno interessanti" ridacchiò Eren
- "Greve!" esclamò Kaneki
- "Ryo, ma non vedi che è poggiata su di me? Ormai l'ho conquistata, d'altro canto il mio fascino non è comparabile con i tuoi muscoli..."
- "Puoi farlo!" interruppi Osamu, rivolgendomi a Sukuna
- "...Davvero?" chiese, incredulo, Sukuna
- "Penso sia il sogno di ogni ragazza etero essere circondata dai quattro bei ragazzi come voi..."
Sukuna non se lo fece ripetere due volte, si chinò verso di te ed iniziò a palpeggiarti le natiche, prima quasi accarezzandole, poi strizzandole tra le proprie dita, tirando anche qualche sculacciata.
Ti stavi eccitando, sentivi la zona tra le tue gambe inumidirsi, allora strinsi le cosce, cercando di non farti notare.
- "Bei tatuaggi..." disse Eren, fissandoti le gambe:
"Eren mi sta guardando le gambe. Aurora. Sii disinvolta" ripetevi nella tua mente.
Ti girasti di colpo, a pancia all'aria, per poi guardare Eren in faccia. Lo ringraziasti e gli sorrisi. Ti misi poi seduta di colpo, avvicinandoti al naso di Osamu e fissandolo negli occhi, senza emettere parola. Il tuo sguardo continuava ad alternarsi fra i suoi occhi e le sue labbra, così come il suo, senza però perdere quel sorriso pervertito che aveva fin dall'inizio.
- "Devo andare in bagno..." sussurrasti, poi gli sorrisi.

2DHarem: Osamu, Eren, Kaneki, Sukuna x Reader // PUBBLICAZIONE ANNULLATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora