Capitolo quattordici: mio dolce Eren

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Una volta entrati a casa, Eren salutò gli altri in modo frivolo, dirigendosi subito in camera sua mentre tu, un po' imbarazzata, tolsi le scarpe e le lasciasti all'entrata, per poi salutare Osamu, Kaneki e Sukuna.
Loro tre ti guardarono e dallo sguardo capisti cosa vollero dire, in seguito, distolsero gli occhi da te, come per non farti sentire osservata, continuando a farsi gli affari loro ma con un sorrisetto pervertito in volto.
- "Aurora, vieni" disse Eren, facendo uscire solo la testa dalla porta di camera sua
- "Sì, eccomi, arrivo" risposi, facendo una piccola corsetta verso di lui.
Chiuse la porta dietro di te e ti face sedere sul suo letto, poi prese una sedia, la mise davanti a te e ci si sedette sopra:
- "Prima di cominciare, voglio farti sapere che non ho intenzione di andarci piano" disse, fissandoti con sguardo predatorio
- "Che intendi?" chiesi, confusa
- "Adesso lo vedrai"
Si alzò dalla sedia, slacciandosi la cintura dai jeans per poi venirti incontro, alzarti il viso dal mento e poi tirarti uno schiaffo sulla guancia.
- "Eren?! Sei impazzito?" chiesi, spaventata
Lui si avvicinò a te e legò la sua cinghia al tuo collo a mo' di guinzaglio:
- "Te l'ho detto, non ho intenzione di andarci piano" rispose, con fare sensuale, mordendosi il labbro.
Allora capisti, voleva del BDSM, la tecnica proibita del sesso, quella che più ti incuriosiva e spaventava contemporaneamente.
Presi un grande sospiro e, fissandolo negli occhi, cercasti di entrare nel mood: sapevi che tu dovevi essere la schiava e lui il capo, decisi quindi di iniziare a spogliarti in mondo sexy anche se, per la timidezza, sembravi un po' goffa.
Rimasi in mutande e reggiseno, poi ti misi seduta in ginocchio davanti a lui, aspettando un qualsiasi ordine.
Eren continuava a fissarti appagato, accarezzandoti guance e capelli:
- "Vedo che hai già compreso" sussurrò.
Si sedette sul letto, poi tirò forte la cintura, soffocandoti leggermente e, di forza, ti mise a novata gradi, davanti a lui, come se fossi il suo cane; iniziò a schiaffeggiarti le natiche con forza e ripetutamente, lasciandoti dei lividi bordeaux sulla pelle e continuando a forzare la cinghia.
- "Queste non ti servono" prese le tue mutande e le strappò via con forza, lasciandoti la parte inferiore del corpo completamente nuda.
Continuò poi a schiaffeggiarti, passando dal sedere alla vulva; iniziasti a sussultare per il dolore che ti infliggeva fino ad emettere dei piccoli gemiti.
Eren tirò la cintura con forza, facendoti mettere con la schiena dritta davanti a lui:
- "No, piccola! Non si fa!" disse, tirandoti un altro schiaffo in viso "Zitta, non devi rispondere, altrimenti te la schiaffeggerò più forte" continuò.
Eren poi ti prese di peso, facendoti sdraiare a pancia in giù sulle sue gambe per avere più manualità a schiaffeggiarti; mentre ti schiaffeggiava glutei e vulva, ti toccava in viso, senza mai lasciare andare la cintura, prima tappandoti la bocca con una mano, poi infilando dentro due dita e obbligandoti a succhiarle, spingendole fino alla gola.
Continuò così per qualche minuto, per poi gettarti a terra e rialzarti immediatamente con quella cintura; con forza ti tirò fino al suo pene e, mentre si spogliava, cominciò a parlare, senza smettere di fissarti:
- "Che brava cagna che sei... a chi appartieni tu?" chiese
- "A te, Eren" risposi, un po' imbarazzata ma anche eccitata
- "Quindi sono il tuo padrone. Quindi posso fare di te ciò che voglio?" chiese nuovamente
- "Sì, tutto ciò che vuoi" risposi, guardandolo negli occhi.
Eren sorrise finendo di togliersi pantaloni e boxer:
- "Mentre ti schiaffeggiavo, sentivo che ti stavi bagnando, tant'è che ho la mano umida, questa come la spieghi?" continuò a domandare
- "Padrone... sono eccitata e vorrei essere rieducata da lei" risposi, distogliendo lo sguardo da lui che immediatamente prese il tuo viso dalla mandibola, per riposizionarti verso il suo viso
- "Hai proprio bisogno di una bella rieducazione, non si distoglie lo sguardo dal proprio capo" trascinò in avanti il suo bacino, permettendo al suo pene di sobbalzarti in faccia "inizia col succhiare questo".
Presi il suo pene in mano ed iniziasti a leccarlo, prima lungo il corpo cavernoso, poi concentrandoti sulla punta, che massaggiavi dolcemente con la lingua, mentre con la mano destra stimolavi il resto del pene.
Dopo qualche minuto portasti il suo pene alla tua bocca, per iniziare a succhiarlo; con le mani massaggiavi il suo scroto e con la lingua facevi giravolte attorno al suo arnese.
Eren prese la tua testa e iniziò a spingerla, decidendo lui l'andamento della fellatio, fino a spingerti l'erezione in gola, facendoti tossire e perdere un sacco di saliva che dalle tue labbra colava fino al pavimento.
Non riuscivi a sostenere il ritmo che Eren voleva tu avessi, mentre continuava a spingerti la testa con forza verso il basso. Iniziasti a diventare rossa in faccia, senza fiato e con le lacrime agli occhi, ma ad Eren non importava, Eren voleva godere nella tua bocca e tu, da brava schiava, lo avresti soddisfatto.
Ormai stavi per soffocare e, dopo ancora qualche minuto così, Eren tirò su con violenza la tua testa, permettendoti di prendere una boccata d'aria.
- "Guarda come sei già distrutta, per un pompino da cinque minuti... senza fiato, rossa come un peperone e col viso ricoperto di lacrime, devo addestrarti meglio" disse Eren, guardandoti compiaciuto.
Si alzò dal letto e, tirandoti dalla cintura, ti fece sdraiare a pancia in su, poi si mise davanti a te, appoggiando le ginocchia al materasso, prese le tue gambe e ti compresse stile armadillo, lasciando in mostra la tua vagina arrossata ed umida; iniziò a passare il corpo del suo pene tra le tue labbra per poi, qualche istante dopo, entrarti dentro con violenza.
Sempre con violenza iniziò a scoparti, imponendosi su di te, portando il suo viso al livello del tuo per guardarti in faccia mentre godevi; iniziasti subito ad ansimare forte e a gemere ma Eren allungò immediatamente la sua mano alla tua gola:
- "Si piccola, godi per me, ma fallo in silenzio" disse, fissandoti negli occhi.
Continuò così per qualche tempo, poi prese le tua gambe e le distese, si mise sopra di te sdraiato e continuò a sbatterti con forza, tenendo forte la presa alla cinghia; avvicinò le sue labbra alle tue ed iniziò a baciarti con la lingua poi, all'improvviso iniziò a far colare un po' della sua saliva nella tua gola, tenendoti la bocca bene aperta.
Eren rideva e gemeva, mentre continuava a dominarti:
- "Wow, devo dire che, per esserti fatta scopare dagli altri, sei molto stretta... sto godendo veramente tanto, non penso di poter reggere ancora per molto" disse.
In quell'istante si alzò da sopra di te e, tirandoti dal tuo "guinzaglio" ti fece girare di schiena, non totalmente a novanta gradi ma abbastanza piegata da favorire l'accesso alla tua vagina perfino da dietro, per poi tirarti sempre con la cintura e farti alzare in ginocchio.
Riprese a dominarti, afferrando i tuoi seni e stuzzicandone i capezzoli; avvicinò le labbra al tuo collo e cominciò a morderti forte, lasciando i segni rossi dei suoi denti:
- "Questi segni indicano che tu mi appartieni, capito? Sei solo mia!" esclamò, con respiro affannato
Tu non ebbi le forze di rispondergli, continuavi a gemere, cercando di trattenerti almeno un minimo; in quella posizione riusciva a stimolarti vagina e canale anale contemporaneamente e sapevi che a breve avresti raggiunto l'orgasmo.
- "E ora, facciamo la magia" disse Eren, portando le dita della sua mano destra al tuo clitoride per massaggiarlo.
Iniziasti a tremare, non riuscendo più a trattenere i versi, così Eren ti tappò la bocca con la mano libera, lasciando finalmente andare la cinghia.
Aumentò il ritmo a dismisura, facendo riecheggiare il rumore del suo bacino contro le tue natiche nella stanza; con le dita continuava a massaggiarti il clitoride e, dopo aver trovato il punto preciso di massimo godimento, raggiunsi l'orgasmo, un orgasmo esplosivo che ti fece squirtare tutto addosso ad Eren, facendolo addirittura uscire da te.
Urlasti un'ultima volta, per poi bloccarti ed iniziare a tremare, con la pelle d'oca, tutta irrigidita.
Eren si eccitò talmente tanto da essere ormai sul punto di non ritorno: ti spinse, facendoti appoggiare la parte davanti del corpo al letto ma lasciando bene esposta e alzata quella inferiore.
Entrò nuovamente dentro di te, mentre continuavi a venire e ad irrigidirti, diede gli ultimi tre colpi e raggiunse anch'esso l'orgasmo, venendo dentro di te.
Eren si blocco sul tuo sedere, afferrandone i lati, potevi sentire il suo pene sobbalzare dentro di te, mentre lasciava uscire tutto il suo nettare; fece un ultimo respiro smorzato prima di uscire totalmente dal tuo corpo e gettarsi di fianco a te, guardando verso l'alto.
Prese la cintura e ti tirò verso di lui, obbligandoti a baciarlo.
- "Sei stata brava" disse, guardandoti negli occhi e coccolandoti il viso con il pollice.
Tu sorrisi e, stremata, risposi:
- "La prossima volta potrei non esserlo"
- "Beh, vorrà dire che ci andrò più pesante" rispose, per poi baciarti nuovamente sulle labbra.
Riposaste qualche minuto, poi Eren si rivestì, indossando solamente boxer e pantaloni; tu decisi di indossare la sua maglia che riusciva a coprirti fin sotto il sedere.
Usciste dalla camera, tutti vi fissarono, per poi scambiarvi qualche sorriso:
- "E così ce l'hai fatta pure te, fallito" disse Sukuna ad Eren, ridendo
- "Probabilmente la faccio star meglio di te, sfigato" rispose Eren, lanciandogli un sorrisetto provocatorio
- "Perché non facciamo giudicare Aurora? Ormai ha assaggiato tutti" disse Kaneki, ridendo.
Scoppiasti a ridere, per poi distogliere lo sguardo e fissare la porta del bagno:
- "Segreto professionale! Non posso dirlo" risposi, facendo la linguaccia
- "E dai! Non tenerci sulle spine!" disse Osamu, intromettendosi
- "Non posso dirlo con certezza dopo una sola volta" risposi, facendo l'occhiolino
- "Dai Aurora, andiamo in bagno" disse Eren, per poi prenderti per mano e trascinarti con lui.
Una volta in bagno vi sistemaste e vi deste una sciacquata, senza proferire parola, ma solo sorrisi e qualche risata; raggiunsi poi gli altri, gettandoti sulle gambe di Sukuna ed allungasti il viso verso Kaneki per dargli un dolce bacio sulla guancia.
Eren andò in camera sua per uscire poco dopo con delle canne in mano:
- "Vi va ragazzi? Offro io" chiese mostrando quattro canne sul palmo della mano, una a testa, mentre la sua già era incastrata tra le sue labbra.
Accettarono tutti, afferrando le canne e aspettando il proprio turno per l'accendino.
Fumaste tutti assieme, creando una cappa di fumo in cucina: nessuno parlava, poiché concentrati nel respirare il fumo e ad assaporarne il sapore.
Eren, seduto su una sedia vicino al tavolo della cucina, appoggiava la testa al suo palmo, come se la ritenesse pesante; Osamu, seduto sul lavello fumava fissando la luce del lampadario come se avesse visto un fantasma;
Kaneki invece giaceva tranquillo sul divano, con la testa poggiata al bracciolo, si godeva l'erba, tenendo gli occhi chiusi e rilassandosi; tu e Sukuna invece dopo ogni tiro ridacchiavate e vi baciavate.
Fui la prima a finire la canna, ti alzasti barcollante per gettare il filtro nel posacenere, poi ti lasciasti cadere sulle ginocchia, per poi scoppiare a ridere e rotolare su te stessa; tutti ti guardavano, un po' straniti ma divertiti, finché non scoppiarono a ridere, un po' confusi:
- "Caaazzo, Aurora... è divertente vederti fatta così" disse Sukuna, godendosi la vista dal divano
- "Ti senti bene Auri?" chiese Kaneki, mettendosi seduto, mentre continuava a fumare
- "La prossima volta ne farò una meno concertata" disse Eren, mentre ti fissava e sorrideva
- "Ragazzi!" esclamasti "vi voglio bene!" conclusi ridendo.
Osamu finì svelto la sua canna per poi raggiungerti sul pavimento, sedendosi con le gambe incrociate e fissandoti, mentre si sosteneva il viso con i pugni:
- "Aurora... posso scoparti qui in mezzo a tutti?" chiese, sbiascicando
- "Cosa? Certo che non puoi" risposi, ridendo
Così Osamu si gettò su di te, mentre ti trovavi a pancia all'aria, poggiando il viso tra i tuoi seni e giocandoci:
- "Sono così morbide...!" disse, compiaciuto
- "Dai Osamu ti levi dal cazzo?!" risposi cercando di sembrare seria.
Sukuna si alzò svelto dal divano, anche lui aveva finito di fumare, vi raggiunse sul pavimento, sedendosi vicino a voi, poi ti prese da sotto le ascelle e ti fece sedere tra le sue gambe, facendoti allungare le tue e facendo sbattere la testa di Osamu al pavimento:
- "Sentimi, non è solo tua, e ora la voglio io" disse Sukuna, ingelosito
- "Dai ragazzi, non litigate" dissi, ridendo
- "Grazie Sukuna, ora posso infiltrarmi in posti ancora più deliziosi" disse Osamu, per poi alzare la maglia che indossavi e appoggiare la faccia tra pancia e pube.
Eri imbarazzata, ma la cosa di essere condivisa e voluta da tutti ti piaceva, quindi lasciasti fare.
- "Non ve le sapete proprio godere le cose eh?" disse Kaneki
- "Vedo che qui l'unico che ragiona è Kaneki" rispose Eren, con fiato tagliato.
Entrambi si alzarono e si sedettero al tuo fianco; Sukuna ti tolse la maglia ed iniziò a baciarti il collo, per poi girarti il viso con la sua mano e iniziare a baciarti morbosamente con la lingua; Kaneki ed Eren acciuffarono un capezzolo a testa, iniziando a succhiarlo e a leccarlo delicatamente, giocando e strizzando con il rispettivo seno; Osamu invece ti allargò le gambe ed iniziò a baciare e poi leccare pube e vulva, fino ad arrivare alle labbra e il clitoride; tu non proferisti parola, avevi proprio voglia di ricevere un trattamento del genere che continuò tutta la sera, senza giungere al sesso vero e proprio ma limitandosi a baci, coccole e preliminari tra te e i quattro ragazzi.
Era il semplice effetto del THC o la tua vera te stessa ad essere uscita quella sera?
Non ti importava molto in quel momento, volevi solo pensare a divertirti con loro, nutrendoli e sfamandoli a tua volta.

2DHarem: Osamu, Eren, Kaneki, Sukuna x Reader // PUBBLICAZIONE ANNULLATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora