Il Diamante Nero

Parte 7

   Morire ha i suoi vantaggi. Il tuo spirito può vagare nel regno dei mortali a tuo piacimento. Ho un unico rimorso. Aver abbandonato mio padre. Mio zio morì, non seppi mai il motivo, ma lo trovai nei Campi Elisi accanto a Bianca e a mia madre. Non volle mai spiegarmi il perché della sua presenza, mi bastò averlo lì con me. Invece mio padre era rimasto segnato dalla notizia della mia morte. Come biasimarlo? Aveva perso tutta la sua famiglia e io, come uno stupido egoista, gli avevo impedito di sfruttare il suo tempo con me.

Ricorderò per sempre quel giorno. Il mio spirito vagava nella mia vecchia casa. Ad un tratto vidi mio padre aggirarsi per la sala principale. Decisi di seguirlo, prima fino alla porta e poi fuori in giardino. Oltre il piccolo labirinto c'era il cimitero di famiglia. Lo vidi camminare tra le lapidi di pietra. Si fermò davanti a quella che sembrava l'ultima ad essere stata incisa. Le scritte recitavano:

             Will Solace

              1493-1518

Riconobbi all'istante la figura che si stagliava al suo fianco. Malik era accucciato accanto alla lastra di pietra, mugghiando afflitto. Mi sedetti sulla lapide, guardando mio padre negli occhi. <<Mi spiace, padre. Di tutto>> dissi, come sperando che mi riuscisse a sentire. Ovviamente non fu così. <<Sai, figlio mio, io e Malik ce la spassiamo al castello>> una lacrima dopo l'altra iniziò ad uscirgli dagli occhi. <<So che non è così...>>. <<Abbiamo legato mentre tu non c'eri. È incredibile pensare che siano passati già due anni. Eppure continuo a sperare nel tuo ritorno. Dicono che la speranza sia l'ultima a morire, giusto? La mia di trovare la luce è morta con te, perché tu eri la luce che illuminava i miei giorni. Ma continuo a sperare, non so precisamente cosa, ma è l'unica ancora di salvezza che ho. Giocherò io con Malik mentre sarai via, sta tranquillo>>. Mi avvicinai a lui, Malik mi guardò confuso. Abbraccia mio padre come non feci mai per tutta la mia vita. <<Will>>. Poi me ne andai, lasciandolo con la promessa che sarei tornato a casa.