voices;;jeongchan

03.

non seppe minimamente come ci finì in quella situazione, ad assistere a quella scena insieme alla folla di studenti che facevano il tifo come se fossero animali da circo, con i suoi piccoli occhi scuri e pieni di paura finì col assistere ad una scena che non avrebbe mai più voluto vedere in vita sua, grondante di sudore, il sangue che colava dal naso, lividi sparsi per il viso e ansimante, non avrebbe mai pensato di dover vedere il suo riccio preferito in uno stato del genere, e soprattutto abbassarsi ad un tale livello e facendo a pugni con un ragazzo, sentì il suo nuovo amico chiedergli cosa stesse succedendo in quel momento ma nemmeno lui seppe dare una risposta e si limitò a guardare il tutto con terrore, il tutto durò fin quando non arrivò un professore a dividere i due e portarli in presidenza per cercare di chiarire, jeongin invece rimase lì, tremante e con la mente che viaggiava nei ricordi, vedere momenti simili era sempre un trauma per lui, e quando seungmin provò a risvegliarlo dai suoi pensieri non si aspettò di certo di vederlo sobbalzare e mettersi le mani tra i capelli, aveva un attacco di panico e il maggiore non sapeva di certo cosa fare, cercò di calmarlo ma era quasi impossibile, vedeva le lacrime tracciare il suo viso pallido e con i lineamenti delicati, si mise davanti a lui e cercò di tranquillizzarlo ma non funzionò molto, notò che ci fosse ancora qualche studente nei paraggi e decise di chiedere aiuto ad uno di loro mandandolo a chiamare un professore o qualcuno che potesse aiutarlo.

il giorno dopo, jeongin entrò in classe con la testa bassa, si sedette al suo posto e cercò lo sguardo dell'australiano, sguardo che non trovò perché di lui non c'era nemmeno traccia, ancora più triste abbassò il suo sguardo verso i libri e tirò fuori un quaderno nel quale si mise a disegnare senza dare retta alla lezione.
una volta terminate le ore scolastiche, decise di rintanarsi nella camera condivisa con seungmin e magari dormire o giocare ai videogiochi ma prima che potesse continuare la sua strada una mano lo bloccò, si girò e notò proprio il biondo trattenerlo per il polso e sorridergli "ciao, scusa se ti disturbo ma dato che sono stato sospeso non sono potuto andare in classe oggi e pensavo ti facesse piacere salutarti" scioccato, jeongin era semplicemente scioccato, non se lo aspettava, di certo non da uno che il giorno prima ha fatto a pugni con un ragazzo, perso nei suoi pensieri, non si rese conto che chan gli lanciò uno sguardo misto tra interrogativo e preoccupato, ma quando se ne rese conto scosse la testa più volte cosa che alcuni potrebbero pensare che sia stupido, mentre chan si mise a ridere divertito e intenerito, prima di poter dire altro però, arrivò seungmin che inarcò un sopracciglio alla vista dei due e si avvicinò a loro "jeongin? come mai non sei in camera? ti ha fatto qualcosa?" all'inizio il più giovane si spaventò nell'udire una voce alle sue spalle ma appena capì a chi appartenesse si rilassò e scosse la testa sorridendo, prese il suo solito quaderno e cominciò a scriverci sopra per poi mostrarlo ai due "seungmin, ti presento chan, chan ti presento seungmin" i due allora si guardarono e si salutarono e presentarono nel modo più imbarazzante che potessero fare, jeongin alla vista scosse la testa rassegnato e dopo aver messo via il quaderno, li prese per il polso e li trascinò via con sé, i due confusi come non mai decisero di seguirlo senza obiezioni.

i due furono ancora più confusi quando si ritrovarono davanti ad un insegna in cui vi si trovava scritto il nome del bar contornato poi da gatti, era un cat caffè.

dopo essersi accomodati ad uno dei tanti tavoli posti all'interno, chan notò quanto era felice il più giovane tra i tre, notò come si allargò il suo sorriso quando gli si avvicinò un gatto miagolando e chiedendogli coccole, per quanto il riccio amasse di più i cani, si disse che forse poteva cominciare ad amare di più anche i gatti per aver reso il minore così felice e sorridente, rimase lì a guardare quel viso in quel momento rilassato, le ciocche di capelli che gli contornavano il viso, il sorriso che sembrava essere disegnato con tanta cura, l'apparecchio che lo rendeva solo ancora più adorabile, prima di continuare i suoi pensieri, fu riportato nel mondo reale da un cameriere che doveva ammetterlo, era bello, tanto, con i suoi capelli neri lunghi quasi fino alle spalle, un neo sotto ad uno dei suoi occhi, le labbra leggermente carnose e color ciliegia, chiede le ordinazioni, e inutile dirlo, anche la voce era bella, melodiosa, soffice, chan non negherebbe di certo di aver pensato ciò, ma il solo sorriso di jeongin lo distrasse da quei pensieri ritornando poi a sognare ad occhi aperti.
una volta ordinato, chan ritornò a guardare verso il cameriere, e notò quest'ultimo avvicinarsi ad un ragazzo e lasciargli un casto bacio sulle labbra, non poteva vederlo bene ma sembrava avesse delle lentiggini sparse per il viso, i capelli leggermente lunghi e biondi, venne per l'ennesima volta riscosso dai suoi pensieri quando sentì la risata di seungmin riecheggiare, si girò curioso e notò un ammasso di gatti sopra la persona che dovrebbe essere jeongin ma che in quel momento di lui non c'era più traccia ormai sommerso da quelle tenere palle di pelo, si mise a ridere anche lui e decise di fare una foto talmente era divertente e carino in quel momento.

usciti dal bar, decisero di tornare al dormitorio e prima che potessero dividersi, chan prese per il polso il minore e lo avvicinò a se "non so perché tu abbia deciso di portarci fuori ma mi sono divertito, grazie" jeongin gli sorrise e prese il quaderno scrivendoci come suo solito e lo mostrò al maggiore "mi sono divertito anche io, grazie anche a te" i due si sorrisero a vicenda per poi salutarsi e dirigersi ognuno nelle proprie stanze.

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Scusatemi davvero tanto per non aver aggiornato in questi giorni ma ho avuto un po' di problemi, cercherò di aggiornare il più presto possibile promesso <3

E lo so che il capitolo non è il massimo sorryy